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Cucine da incubo Italia, prima puntata: Cannavacciuolo è il Gigante Buono

Se Ramsay è parola, Cannavacciolo è gesto: Ramsay detta tempi e narrazione, Cannavacciuolo non può che seguire un canovaccio non suo: ma sembra l’abbia fatto proprio. E questo è un grande punto a favore.

pubblicato 15 Maggio 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 18:20



Altro che Gordon Ramsay o Joe Bastianich! Antonino Cannavacciuolo è un pezzo di pane (e olio, verrebbe da dire), un consulente in fondo bonario, che sembra doversi sforzare a battere i pugni sul tavolo, a sputare le cose nel piatto, a sgridare il personale. Chissà perché, ma io nella sua cucina lo immagino con lo sguardo che uccide, non con l’abbaiata furiosa. Più che è un pitbull alla Ramsay sembra un bulldog, musone sì, ma affettuoso.

Perché parliamo solo di Cannavacciuolo? Perché è l’unica sostanziale differenza che c’è tra Kitchen Nightmares e Cucine da Incubo, ovvero tra la versione anglosassone e quella italiana.

Sul fronte ‘fabula’ il copione è identico a tanti altri: un proprietario incapace di svolgere lucidamente il proprio mestiere e soprattutto un uomo che non sa affrontare la realtà, ingenuo e un po’ presuntuoso che si circonda di deboli, come uno chef 19enne che non ha mai fatto cucina e un piazzaiolo che non basta a se stesso. Cucina sporca, materie prime di scarsa qualità, largo uso di cibi vecchi e surgelati e il fallimento è servito.
Basta una rinfrescata agli ambienti e un un po’ di aria nuova in cucina con il menu asciutto e semplice del vero chef e la rinascita è servita.

Sul fronte ‘intreccio’ non ci sono variazioni: dall’arrivo all’assaggio, dal servizio serale alla trasformazione fino alla riapertura lo schema è rispettato. La regia è meno dinamica, meno ‘sporca’ di KN, ma naviga sull’onda della linearità. Anche la voce over sembra meno ansiogena di quella usata per l’adattamento di Gordon. Il risultato che tutto sa di sereno, pacifico  ma non per questo è noioso o lento, anzi. La puntata sembra essere durata persino meno di quelle USA e UK nonostante vengano abbandonate molte  ripetizioni e molti tempi morti che le caratterizzano.

Quindi torniamo allo chef: nonostante la stazza, Cannavacciuolo è meno invadente di Ramsay, meno protagonista e sempre al servizio dei clienti. Poche parole, baritonali, e pochi consigli, precisi e diretti. Alle urla di Ramsay contrappone un ‘guaglio’‘ o un ‘vabbuo” che valgono mille strigliate.

Gordon e Antonino come Asterix e Obelix: uno guizzante e loquace, l’altro posato e taciturno. Ma con poche parole ben assestate, come un saggio indiano. Ma non provate a ingannarlo: ‘cca nisciun’ è fesso. E lo dimostra anche la sicurezza con cui ha fatto confessare a Roberto l’intero ammontare dei debiti, che forse per vergogna taceva..

Insomma Cannavacciuolo è il vero Gigante Buono, per riprendere un personaggio di Carosello. E come Carosello fa tanta pubblicità, forse anche troppa: rivederselo a metà e a fine puntata in veste di testimonial per Lavazza e Ferrarelle rischia di ‘ridimensionarlo’ a puro personaggio tv. E poi da napoletano non può non sapere che prima ci vuole l’acqua e poi il caffè… (e qui ci vorrebbe un bel “‘Guaglio'” assestato a chi ha ‘venduto’ i break, ma questa è un’altra storia).
Ciò detto, lo stile Cannavacciuolo non mi dispiace: non c’è quella tensione, quell’ansia che si vive con la versione di Ramsay (onore agli adattatori e ai doppiatori, eh) ma c’è tutta l’impronta italiana. Anzi, infastidisce un certo ‘indirizzamento’ di scrittura a imitare l’originale, soprattutto nella prima parte, quella dell’ispezione, che a tratti, come dicevamo, sa di forzato.

Beh, siamo solo alla prima puntata: seconda storia e secondo ristorante da trasformare mercoledì prossimo sempre alle 21.55 e sempre su Fox Life.

Cucine da incubo Italia, prima puntata 15 maggio 2013, live: da Borgo Antico a Pane e Olio


22.51 Alla fine la serata fila liscia, i clienti sono talmente soddisatti da voler conoscere Mirko, le lacrime si sprecano e Cannavacciuolo può dire “Quest’incubo è finito. Adiòs“. Non era megiio ‘Jammùcenne guaglio”?

Cucine da incubo Italia, prima puntata - 15 maggio 2013

22.47Guaglio’, devi stare al tuo posto non in cucina o a togliere i piatti! Azz’o!“. Il problema è lui, è sempre Roberto e Cannavacciuolo cerca di convincerlo, ma con gentilezza, da amico bonario a non rompere gli zebedei agli altri.

22.45 Spaghetti pane e olio sarà il piatto della casa, che vede comunque piatti a base di pesce, pollo, e funghi come prima, ma più semplici e di qualità. Menu ridotto, successo garantito. .

22.44 La cosa più importante è che Paola diventa reposnabile di sala e Roberto viene rispedito alle pizze. “Così non rompi più il cazz* in giro“.sentenzia lo Chef.

Cucine da incubo Italia, prima puntata - 15 maggio 2013

22.40 Esterni ripuliti, interni alleggeriti, rimfrescati, rinnovati, più ariosi. E con la sala dimezzata, perché così sembra sempre pieno. C’è anche un nuovo nome, Pane e Olio, per sottolineare la semplicità e la freschezza.

22.38 No, vabbè, ma Cannavacciuolo è anche nella pubblicità, come testimonial di Lavazza… si esagera…

22.30 Messo a punto il nuovo menu e motivato il team si può continuare. Adesso arriva il bello: la trasformazione del Borgo Antico. Dopo la pubblicità.
Cucine da incubo Italia, prima puntata - 15 maggio 2013

22.27 Lo chef all’opera insegna le basi a Mirko. Persino a togliere l’anima dall’aglio. E crea un nuovo menu per pranzo, fresco e leggero

22.25 Ma sulla musica di ‘Ritorno al futuro’ scatta la rinascita: 1) visto che davanti al ristorante di giorno c’è traffico si aprirà a pranzo; 2) lo chef spinge Mirko a creare qualcosa di suo, senza panna e con le spezie.
Cucine da incubo Italia, prima puntata - 15 maggio 2013

22.24 Pentole sporche, frigo marcio, cibo scaduto e surgelato, anche i topi. Bella l’ispezione in cucina! Lo chef arriva anche a vomitare, come nella migliore scuola Gordon.

Cucine da incubo Italia, prima puntata - 15 maggio 2013

22.16 “Avete cucinato senza comunicazione” e riecco Gordon … (ma è troppo bello Cannavacciuolo che nel promo fa ‘CCiao, seguimi su tuitterrr”). Pubblicità.

Cucine da incubo Italia, prima puntata - 15 maggio 2013

22.14 C’è anche la mosca morta nel piatto. Poteva mancare? “C’ho mal di pancia, ho visto troppe cose brutte” dice lo Chef. Son bastati 30 coperti per far andare cucina e sala nel panico. La domanda a fine servizio, a staff riunito, è quella di Gordon: “Secondo voi come è andata?”. E la sua stessa risposta è “Secondo me è andata una merd*!”.

Cucine da incubo Italia, prima puntata - 15 maggio 2013

22.12 Scatta la cena: Mirko perde subito il controllo delle comande. Di roba in cucina ce n’è poca (e di scarsissima qualità per di più) e Roberto si lamenta della gestione della sala: bisogna spingere i tavoli a mangiare quello che vuole la cucina, non 80 cose diverse per tavolo. Ovviamente Adina, la cameriera, si adira (scusate. è stato più forte di me). E quando Massimo si impappina con le pizze il caos è completo.

Cucine da incubo Italia, prima puntata - 15 maggio 2013

22.11 E’ il momento dei conti: Roberto parla di 40.000 euro di debiti, ma lo chef non è fesso e capisce che sono almeno 60.000. Possono andare avanti per altre tre settimane al massimo, non i tre mesi che si erano dati come termine.

22.10 Terminato il terribile pasto (buono solo il caffè) Cannavacciuolo vuol conoscere lo staff. E lo chef, Mirko, ha solo 19 anni.

22.08 E meno male che Paola e Roberto insistono a dire che passano il tempo a  controllare tutto. E meno male!

22.06 Puzzano di vecchio sia il pane che i bicchieri, mentre dell’antipasto le alici son vecchie (e vengono sputate nel piazzo Bastianich style) e le cozze non le darebbe manco al cane. E il risotto tartufato lo chef, Mirko, non l’ha mai fatto. E si vede.


22.04 Cannavacciuolo ordina, ma  metà di quello che aveva ordinato scegliendo tra ben 40 pagine di menu in cucina non c’è. Non si può fare. Non si sono gli ingredienti. E te credo, con 40 pagine di menu…

22.02 Primo consiglio di Cannavacciuolo: “Anche se siete chiusi a pranzo le serrande devono restare sempre aperte. E’ pubblicità. Quando sono arrivato ho pensato che eravate chiusi, ma per sempre”.

22.01 Come Ramsay, arriva prima dell’orario concordato per l’appuntamento per un primo sopralluogo: saracinesca chiusa (serrande alla napoletana), grande anfora di terracotta usata dai passanti come secchio dell’immondizia, piatti ritrovati nelle aiuole da pulire.

Cucine da incubo Italia, prima puntata - 15 maggio 2013

22.00 Principali difetti? Roberto non si fida di nessuno e vuole fare tutto a modo suo. Però ha rinunciato alla cosa che sapeva fare meglio, le pizze. Gli altri fanno di tutto, quindi niente. E in cucina si va di surgelato. E Massimo il pizzaiolo è già un mito.

Cucine da incubo Italia, prima puntata - 15 maggio 2013

21.58 Eccola la presentazione di Roberto e Paola, i proprietari, con la desolazione dei camerieri e le prime lacrime di disperazione. Si son dati 3 mesi di vita con i costi altissimi che ha il ristorante, da sempre in perdita.

21.56 Ci siamo: ecco la presentazione del caso disperato, il Borgo Antico, ristorante pizzeria a Casalotti, alle porte di Roma.

Cucine da incubo Italia, diretta prima puntata su TvBlog: per antipasto un Cannavacciuolo in salsa Bastianich

Poco meno di due ore al debutto di Cucine da Incubo Italia, che seguiremo live su TvBlog a partire dalle 21.55. Un assaggio della prima puntata ce lo siamo già divorato grazie a Fox Life (Sky, 114) che ha pubblicato sul proprio sito un’anteprima del menu di stasera, incentrata su un ristorante pizzeria ai confini del nulla, difficile da trovare, difficile da digerire per i clienti alle prese con cibi surgelati, vecchi, improponibili.

Per Antonino (nome perfetto per un armadio a tre ante) prime disavventure culinarie dunque: e al primo soutè di cozze della stagione basta un’annusata per affermare

“Questo piatto qua non lo darei neanche al mio cane”

E il pensiero corre subito al cane di Joe Bastianich da MasterChef e a quello del BastardChef di Crozza. Una cosa è certa: non sentiremo Cannavacciuolo domandare “Vuoi che muoro?”, al massimo un più carnale “Ma mi vuo’ accir’?”: il che, detto grugnendo e dall’armadio di cui sopra, avrebbe effetti decisamente diversi sul malcapitato di turno. Altro che sorrisetto malcelato per l’italiano, scatterebbe sano terrore da dialetto opportunamente sfoderato.

A tra poco per la prima puntata di Cucine da incubo Italia, con Antonino Cannavacciuolo

Cucine da incubo Italia al via su Fox Life con Antonino Cannavacciuolo

“Ma dovi lavori? In una stalla?”

Questo uno dei primi rimproveri dello chef Antonino Cannavacciuolo al cuoco del Borgo Antico, ristorante alle porte di Roma cui spetta l’onore di inaugurare la prima stagione italiana di Cucine da incubo, da stasera (15 maggio) ogni mercoledì in esclusiva su Fox Life alle 21.55. Non è un errore, la puntata va in onda proprio alle 21.55: Fox ha scelto una collocazione più agevole per la serie, seguendo il ‘modello americano’ del prime time col piatto forte alle 22.00. Per noi italiani è un’ occasione per assistere al peggio delle cucine nostrane lontano dai ‘pasti’.

Già dal promo, infatti, si capisce che lo stile di Cucine da Incubo Italia è molto, molto vicino a quello conosciuto con Gordon Ramsay nelle versioni UK e USA finora divorate dal pubblico italiano: chef che sputano nel piatto, alimenti marci, frigo in cerca di disinfestazione e via così. L’illusione di essere al riparo dagli eccessi anglosassoni per la nostra ‘maggior/miglior’ cultura del cibo va rapidamente in frantumi: sarà inevitabile invocare i Nas.

Intanto veniamo al primo dei 10 casi affrontati in questa prima stagione, quello in onda stasera: Roberto e Paola, marito e moglie, dopo ua ventennale esperienza nel settore della pizza al taglio decidono di passare alla ristorazione ‘seria’ e acquistano il Borgo Antico, un ristorante di ‘frontiera’, tra campagna e città, del quartiere Casalotti di Roma, reduce di una serie di cattive gestioni. 200 coperti, cucina e pizzeria, proprietario onnipresente che ha rinunciato alla sua vera qualità, fare le pizze, per impicciarsi degli altri, ovvero del giovane cuoco Mirko – telecomandato da Roberto – e Massimo, un ottico prestato alla pizza che gestisce al massimo quattro/cinque pizze alla volta.

Premesse davvero molto simili a quelle che abbiamo finora visto anche con Ramsay, ma sentire per la prima volta la storia raccontata in ‘romanesco’ non ha prezzo. L’appuntamento con Cucine da Incubo e con il commento di TvBlog è per stasera alle 21.55. Da non perdere.

 


Cucine da incubo Italia, prima puntata – 15 maggio 2013

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Cucine da incubo (Italia)