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Claudia Mori: in progetto serie tv sulla violenza contro le donne

Claudia Mori pronta a produrre una serie tv per la Rai dedicata alla violenza contro le donne, per scardinare quell’idea maschilista della donna sempre subalterna

pubblicato 7 Maggio 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 18:34

In questi ultimi giorni non si fa altro che parlare, e a ragione, di violenza contro le donne: cinque vittime in pochi giorni, e nessuno che riesca a trovare la strada per arginare questi terribili femminicidi. La nostra tv ha dedicato persino un programma televisivo a questo tema così caldo, Amore criminale, la cui nuova edizione è appena cominciata su Rai3. La trasmissione lavora bene, spiega alle donne quello che devono fare in caso violenza, per rompere quelle catene di soprusi e umiliazioni che possono solo portare al peggio. Ma non basta.

Due anni fa la casa di produzione di Claudia Mori ha realizzato quattro film per la tv dedicati al tema della violenza contro le donne, film affidati a Liliana Cavani, Margarethe Von Trotta e Marco Pontecorvo, trasmessi poi su Rai1 con il titolo Mai per amore. Oggi l’idea è quella di preparare una serie tv sull’argomento, sempre per la Rai, come spiega la stessa Mori a Repubblica:

“Dobbiamo proprio cambiare schema di gioco. Cambiare linguaggio, stile, velocità. Dobbiamo avere il coraggio, lo dico con pudore, di fare una vera rivoluzione. So che le nostre forze da sole non bastano, ma dai simboli e dai messaggi che passano in tv dipende moltissimo la cultura diffusa. Allora pensiamo, Adriano e io, che sia venuto il momento di uscire dal pessimismo e dal vittimismo, di uscire dal lamento e di proporre invece un modo positivo e aperto, forte, anche ironico, per parlare di come le donne sono considerate nel nostro Paese”.

La moglie di Celentano insiste sull’importanza che la tv può avere nel compito di scardinare l’idea secondo cui la donna deve essere sottomessa, subalterna all’uomo:

“Nella nostra società, da millenni maschilista, la donna è comunque subalterna. Io stessa ricordo mia madre che mi parlava di mia nonna, di come l’insegnamento fosse: tutto deve restare in famiglia, non si si ribella, in fondo si sopporta. Ecco, è questo che bisogna scardinare: il modello che fa sì che anche le più giovani, alla fine, sopportino le umiliazioni. La tv, ne ho parlato molto con Tinny Andreatta, direttore di Rai Fiction, in questo può fare moltissimo”.

In questo momento la casa di produzione della Mori è alle prese con un nuovo progetto riguardante il Santo di Assisi, dal titolo Francesco, per la regia di Liliana Cavani, e dovrà subito dopo dedicarsi a un lavoro sul gioco d’azzardo:

“Ma il tema della violenza contro le donne viene prima, viene subito. È arrivato il momento di scalare la montagna, serve la forza di tutti”.