Home Fabrizio Corona a Domenica Cinque: “Non esistono foto hard di Berlusconi. Le stanno comprando contraffatte dalla malavita napoletana”

Fabrizio Corona a Domenica Cinque: “Non esistono foto hard di Berlusconi. Le stanno comprando contraffatte dalla malavita napoletana”

Un Fabrizio Corona combattivo quello che si è presentato oggi a Domenica Cinque nello spazio curato dal direttore di Videonews Claudio Brachino. L’attuale compagno di Belen Rodriguez (della quale ha negato che sia incinta attaccando chi ha lanciato la notizia domenica scorsa e la rete che ipocritamente pur parlando di lui non lo vuole a

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pubblicato 6 Febbraio 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 08:56


Un Fabrizio Corona combattivo quello che si è presentato oggi a Domenica Cinque nello spazio curato dal direttore di Videonews Claudio Brachino. L’attuale compagno di Belen Rodriguez (della quale ha negato che sia incinta attaccando chi ha lanciato la notizia domenica scorsa e la rete che ipocritamente pur parlando di lui non lo vuole a Sanremo), ha avuto modo di rispondere alle domande riguardanti il furto subito la scorsa notte nei suoi uffici durante il quale sono stati sottratti due computer e vari cd contenenti l’archivio fotografico di tanti anni di lavoro.

“Ero via per lavoro, e sono tornato alle 6 del mattino. Il sabato mattina, è stato il mio autista ad avvertirmi del furto avvenuto nel mio ufficio. A pochi metri da quell’ufficio ho anche un piccolo pensatoio dove ho i conti della società, le mie cose personali, i miei libri e un archivio. Nessuno conosce la sede di questa agenzia dove non c’è nemmeno l’antifurto. Hanno rubato 2 computer su 3, hanno lasciato solo quello della contabile e rubato quello del mio assistente e del grafico hanno rubato cd fotografici, i server e il mio archivio segreto che avevo raccolto in tantissimo tempo; non hanno toccato né soldi né cambiali. Sono venuti per prendere quello che cercavano.”

Durante la puntata è stato mostrato un video esclusivo dagli uffici di Corona dove lo stesso ha mostrato come sul tavolo ci fossero assegni in bianco e materiale di lavoro che non sono stati minimamente toccati. Ma l’ex marito di Nina Moric (con la quale ha discusso indirettamente la settimana scorsa) non si è fermato qui, ha attaccato la procura e il modo di svolgere le indagini che mira a “sputtanare” prima l’imputato e poi a trovare le prove.

“Il mio archivio segreto rubato era lì, nella sede, ed è sempre stato a disposizione della questura. Se ho ancora qualche foto compromettente non lo tengo certamente in quell’archivio, magari le tengo sparse e le metto sotto terra. Non le tengo a casa né in ufficio. il floppy disc L’hard disk rubato raccoglieva 5 anni di foto, compromettenti, piccanti, non legate a personaggi di Vallettopoli. Ad ogni modo, il mondo del jet set non esiste più; il gossip oggi è cronaca e politica.”

Sulla notizia che circola da alcuni giorni secondo cui esisterebbero foto hard relative alle feste di Arcore, il re dei fotografi non ha dubbi nell’affermare che non ci sono ma esistono solo scatti delle cene e feste assolutamente normali.

“In Italia c’è impreparazione nei campi dell’editoria e della magistratura. Esistono foto delle feste di Arcore, con le ragazze e le cene, che ha anche la magistratura ma non esiste nessuna foto scandalosa del Premier in atti osceni. Ritengo che l’obiettivo di coloro che indagano è sputtanare le persone. Senza prove, ciò che affermano non vale niente. In questo Paese non si può più essere liberi. Senza che le indagini siano iniziate, rovinano la vita delle persone. In Italia non esiste la colpevolezza della magistratura ed è una cosa gravissima”.

E ha attaccato in maniera diretta la procura di Milano per come sta svolgendo le indagini su Silvio Berlusconi:

“La procura ha basato il suo attacco sullo sputtanamento mediatico, ma se fosse riuscita a fare il lavoro che fanno le polizie di tutto il mondo, ossia mettere una infiltrata nelle cosiddette orge, ora non si andavano a comprare, cercare le foto anche dalla malavita napoletana che non fa altro che cercare di contraffarre le foto perché non hanno niente in mano”.

Dopo la pubblicità, è toccato a Brachino fare una precisazione su Corona dissociandosi da lui e aggiungendo che si tratta della “sua” verità e della quale “si assume la responsabilità di quello che dice“.

“Forse prima ti è sfuggito un lapsus, hai detto cercano le foto anche dalla malavita. Non le cerca sicuramente la procura, le cercherà qualcun’altro”.

Subito dopo Corona è stato protagonista di una sorta di Uno contro tutti in studio e al termine Brachino gli ha offerto di lavorare per il programma. All’invito del direttore di Videonews di realizzre dei servizi per la trasmissione già dalla prossima domenica, Fabrizio Corona ha accettato.

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