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Simona Ventura intervista “con le palle” Lele Mora (nella sua web tv)

L’operazione che Simona Ventura sta facendo con la sua web tv è vera democrazia della comunicazione. La conduttrice non ha praticamente sponsor, né odiose pubblicità che inframezzano i suoi contenuti esclusivi per la rete. Contenuti che spaziano dalle serate mondane alle occasioni più private e familiari (vedi la cresima e la comunione dei suoi figli),

pubblicato 3 Novembre 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 11:25


L’operazione che Simona Ventura sta facendo con la sua web tv è vera democrazia della comunicazione. La conduttrice non ha praticamente sponsor, né odiose pubblicità che inframezzano i suoi contenuti esclusivi per la rete. Contenuti che spaziano dalle serate mondane alle occasioni più private e familiari (vedi la cresima e la comunione dei suoi figli), e in cui Super Simo si mostra al suo pubblico senza filtri.

Di tanto in tanto la conduttrice pubblica anche interviste a personaggi di spicco, che meriterebbero un one woman show tutto suo in seconda serata per la rilevanza delle dichiarazioni rilasciate. Quest’oggi è il turno di Lele Mora, storico ex agente della Ventura con cui quest’ultima era ai ferri corti da anni.

I due decidono di ritrovarsi e confrontarsi dinanzi agli occhi attenti del popolo web, con un’intervista ‘con le palle’ e di strettissima attualità. Ve ne riproponiamo quasi integralmente, dopo il salto, le dichiarazioni della parte relativa alle ragioni del loro divorzio, per non snaturarne l’efficacia. Il video completo è disponibile, appunto, sulla web tv della Ventura.

Ventura: “C’è stato un momento in cui le strategie dell’azienda sono cambiate, per via dei grandi numeri è difficile occuparsi di tutti. C’è stato il successo dirompente di Costantino e di tutta la selva di tronisti che sono venuti dopo… Costantino e Daniele sono arrivati prima di Corona…”.

Mora: “In realtà Costantino è arrivato nel 2000, Corona nel 1998. Ma all’inizio Fabrizio era uno più tranquillo, sapeva starsene in disparte. Il suo distruggere quello che io creavo è arrivato quando ha iniziato a fare l’agente fotografico. La prima idea sua era fare il giornalista, poi ha voluto seguire le orme del papà in una maniera diversa. Attaccava sempre i miei artisti”.

Ventura: “Ad oggi io non voglio parlare di lui, ma di te. Io negli ultimi anni ti ho sempre seguito, al di là del fatto che ci siamo allontanati. Il fatto che io ti abbia lasciato nel 2006 è stato visto come un tradimento, come forse è giusto che sia. Per me è stata una scelta molto sofferta. Ho avuto problematiche anche mie. Nessuno di noi voleva andare da Woodcock, io ero in questura per il passaporto. Mi sono trovata di fronte a venti giudici per rispondere alle domande incalzanti di un pm. Ad oggi come fai a trovarti impelegato in una vicenda come quella di Ruby? Trovo che lei sia l’espressione di una ragazza dei nostri tempi. Io a questo mi ribello un pochino”.

Mora: “Vallettopoli potevo evitarla, evitando Corona. Me la sono voluta io”.

Ventura: “Hai iniziato a prendere ragazze che non avevano più gavetta e professionalità, ma che avevano altre qualità e funzionavano. Da lì non è cominciato un po’ il degrado? Via la credibilità, solo impatto mediatico?”

Mora: “C’è stato un cambio, in televisione andava bene tutto. Non selezionavo più come facevo una volta. Cercavo, viste le mie spese e la mia voglia di apparire e fare feste, un meccanismo in cui essere in prima persona. Prima tutti conoscevano il mio nome, non la mia faccia”.

Ventura: “Mentre un agente dovrebbe stare ‘dietro’… Lì pensavi a un discorso economico, soldi a palate su questi personaggi”.

Mora: “Ero dell’idea che stesse cambiando il sistema televisivo. Quella è stata una fase molto calante di qualità, ma a livello economico era molto più redditizia. A volte bisogna saper rinunciare a cose a cui io non ho saputo rinunciare: macchine, case… Ecco che ho fatto dei grossi errori. Poi mi sono ammalato… Mi metto a letto, non riesco più ad alzarmi. Ho avuto una depressione. Fedele, che è la persona che sta sempre con me, mi ha fatto ricoverare. Ho cominciato una cura pesante. Queste cose ti segnano. Ancora oggi sono sotto cura ridotta”.

Simona Ventura