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Rubicon, il drama cospirativo arriva su Joi

Quante volte, negli ultimi anni, abbiamo sentito parlare di cospirazioni all’interno delle serie televisive? Tante (l’ultimo caso è “The Event”, ma non possiamo non ricordare “24”, in cui Jack Bauer doveva lottare ogni “giorno” con nuovi complotti ai danni dell’America), e “Rubicon”, la nuova serie in tredici episodi che Joi di Mediaset Premium manda in

pubblicato 28 Ottobre 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 11:35

Quante volte, negli ultimi anni, abbiamo sentito parlare di cospirazioni all’interno delle serie televisive? Tante (l’ultimo caso è “The Event”, ma non possiamo non ricordare “24”, in cui Jack Bauer doveva lottare ogni “giorno” con nuovi complotti ai danni dell’America), e “Rubicon”, la nuova serie in tredici episodi che Joi di Mediaset Premium manda in onda da stasera alle 21, non è da meno.

Potremo anzi dire che questo drama, scritto da Jason Horwitch, ha nell’idea di cospirazione il suo punto di forza (non è un caso che l’autore abbia dichiarato di essersi ispirato a film come “I tre giorni del condor” e “Tutti gli uomini del Presidente”), che ci trascina in una storia fatta di misteri, strane coincidenze ed enigmi risolvibili solo da menti contorte.

Come quella di Will (James Badge Dale, “The Pacific”), giovane analista di un’associazione politica non governativa, che non si è mai ripreso dalla perdita di moglie e figlia negli attentati alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001. Il lavoro di Will lo aliena dal resto del mondo, di cui lui vuole sapere il meno possibile, fin quando una serie di coincidenze contenute in alcuni cruciverba non farà scattare nella sua mente una molla che darà il via ad una serie di sospetti.

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La morte del suocero nonchè superiore David (Peter Gerety) in un incidente, getta Will nel dubbio che qualcuno abbia voluto ucciderlo di proposito. Ricoprendo la carica che il suocero ha lasciato libera, il protagonista verrà a conoscenza della vera natura dell’agenzia per cui lavora.

L’American Policy Institute, infatti, altro non è che una copertura per una società segreta che ambisce a controllare i grandi eventi del mondo attraverso una serie di cospirazioni. Il nuovo lavoro di Will lo porterà a trovarsi dentro questi complotti e, suo malgrado, anche di fronte ad una realtà della quale non avrebbe voluto fare parte.

A suo fianco, troverà il team con cui aveva lavorato fino a qualche giorno prima, ovvero Maggie (Jessica Collins), assistente di Will, Miles (Dallas Roberts), Grant (Christopher Evan Welch) e Tanya (Lauren Hodges). Nel cast, anche la candidata due volte al premio Oscar Miranda Richardson. Il titolo della serie è un chiaro riferimento al Rubicone, il fiume che nel 49 a.C. Giulio Cesare attraversò provocando una guerra civile e da allora diventato metafora dei punti di non ritorno, oltre i quali la storia cambia per sempre.

Sono alte le intenzioni di “Rubicon”: la poca mancanza di azione nello show (che secondo alcuni fa perdere fascino alla serie) denota un chiaro intento di voler realizzare qualcosa di sussurrato ma fortemente significativo, che sappia entrare nelle menti dei telespettatori così come gli enigmi si insinuano tra i protagonisti.

L’obiettivo è centrato, e la poca durata della stagione (tredici episodi) consente alla suspence di reggere senza snervare, anche se, in vista di una seconda stagione, bisognerà ragionare in altro modo. A questo proposito, Amc, che manda in onda la serie in America, non ha ancora deciso se rinnovare “Rubicon” o no.

Dopo il successo della prima puntata, il telefilm non ha ottenuto grandi numeri, ma neanche risultati da flop. La rete, ora, sta decidendo se confermare la serie per una seconda stagione che dovremmo vedere su Amc la prossima estate.



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