Home Serie Tv Raising Hope: la rivincita del creatore di My Name Is Earl (che richiama Jason Lee come guest star)

Raising Hope: la rivincita del creatore di My Name Is Earl (che richiama Jason Lee come guest star)

E’ la prima nuova serie di questa stagione ad aver ottenuto una stagione completa. Una buona notizia, visto che molte delle novità non stanno navigando in ottime acque, o almeno non stanno diventando dei fenomeni. “Raising Hope” (in onda sulla Fox), invece, sta conquistando settimana dopo settimana il pubblico americano.Creatore della serie è Greg Garcia,

pubblicato 19 Ottobre 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 11:49


E’ la prima nuova serie di questa stagione ad aver ottenuto una stagione completa. Una buona notizia, visto che molte delle novità non stanno navigando in ottime acque, o almeno non stanno diventando dei fenomeni. “Raising Hope” (in onda sulla Fox), invece, sta conquistando settimana dopo settimana il pubblico americano.

Creatore della serie è Greg Garcia, ideatore di “My Name Is Earl”, la comedy della Nbc sospesa dopo quattro stagioni. Garcia si è messo subito al lavoro, realizzando questa graziosa serie che porta in tv un’altra famiglia disfunzionale, puntando tutto sulla comicità ed irrazionalità dei protagonisti.

Al centro della storia c’è Jimmy (Lucas Neff), un giovane ragazzo che vive tra feste ed il lavoro di pulitore di piscine insieme al padre Burt (Garret Dillahunt, “Terminator: The Sarah Connor Chronicles”, “John From Cincinnati”). Una sera, l’incontro fugace con Lucy (Bijou Phillips) gli cambierà la vita. Non solo Lucy è una ricercata, ma resta anche incinta dopo quell’incontro.

Raising Hope
Raising Hope Raising Hope Raising Hope

Per Lucy c’è poco da fare: la condanna è la sedia elettrica e, una volta nata sua figlia, viene giustiziata. Ora tocca a Jimmy occuparsi della bambina, lui che è ancora un po’ bambino e che deve invece assumersi la sua prima vera responsabilità. Se le premesse non vi fanno pensare a nulla di comico, aspettate di vedere gli episodi: questo è solo l’inizio di un’avventura che porterà l’intera famiglia Chance a reinventarsi e rimanere unita grazie all’arrivo della piccola, che Jimmy deciderà affettuosamente di chiamare Hope, “speranza”.

Puntata dopo puntata, dicevamo, ci si appassiona a come Jimmy affronterà la paternità: dalle ninne nanne senza buon esito alle “fughe” della bambina, passando per quei piccoli dettagli che un ragazzo padre impegnato fino a qualche tempo prima nel puro cazzeggio non poteva conoscere. E’ in questi casi che la serie si fa davvero esilarante, con situazioni ai limiti del politically correct e della follia.

Ma Hope dà anche una possibilità a Jimmy: quella di crescere e di trovare la sua strada. Stufo di una vita di routine e senza uno scopo vero e proprio, la paternità diventa così non solo un incarico nei confronti di un altro essere umano, ma anche un atto di consapevolezza di sè stesso e dei propri desideri, come quello di trovare l’amore, sogno che si fa sentire dopo aver incontrato la commessa Sabrina (Shannon Woodward, “The Riches”). Una ventata d’ottimismo, a cui Jimmy resta fedele nonostante la famiglia sia inizialmente scettica di fronte alla sua scelta di tenere la bambina.

La famiglia sarà infatti l’ostacolo più grande per il protagonista, almeno inizialmente: la madre Virginia (una strepitosa Martha Plimpton, Stef ne “I Goonies”, di recente comparsa in “The Good Wife”), che ha avuto Jimmy da giovanissima, sarà spiazzata nel dover crescere la bambina, essendo andata “a tentoni” con Jimmy (e lo vedremo in alcuni flashback) così come suo marito Burt, anche lui contrario alla scelta del figlio, per via anche della presenza in casa della nonna Maw Maw (Cloris Leachman, Frau Blucher in “Frankestein Junior”), che ormai vive in un mondo tutto suo.

Jimmy non demorde, insiste e riesce a convincere la sua famiglia a tenere Hope: è l’inizio di una storia che ha come sfondo l’America di provincia, fatta di tanti sogni, di difficoltà economiche ma anche della speranza, appunto, e dell’ottimismo incontrollato anche quando le cose non vanno benissimo. Un piccola lezione di vita, un po’ come quella che Garcia ci aveva dato con Earl, interpretato da Jason Lee, ora in “Menphis Beat”.

E sarà proprio Lee una delle prime guest star di “Raising Hope”: l’attore si riunirà al creatore della comedy della Nbc interpretando Smokey Daniels, una rock star in fallimento assunta dal supermercato in cui lavora Sabrina per il Grocery-Palooza, un concerto, al quale vorrà partecipare il padre di Jimmy, anche lui con un passato da musicista. Un bel modo per Garcia, insomma, per riprendersi la sua rivincita verso la sospensione di una serie che secondo molti sarebbe potuta durare ancora.


Raising Hope
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