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Tvblog intervista in esclusiva Michele Bertocchi, volto della tv dei ragazzi di Raigulp e Raidue

E’ simpatico, piace tanto ai bambini, è il volto inconfondibile di Michele Bertocchi meglio conosciuto dai piccoli come Miky, l’avido “mangiatore di panini” di “Pausa Posta” su Raigulp. Triestino, classe 1977, trapiantato a Roma dal 2003 racconta i suoi inizi, la passione per i bambini e la tv dei ragazzi. Vulcano di idee, svela come

pubblicato 17 Novembre 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 12:45

E’ simpatico, piace tanto ai bambini, è il volto inconfondibile di Michele Bertocchi meglio conosciuto dai piccoli come Miky, l’avido “mangiatore di panini” di “Pausa Posta” su Raigulp.

Triestino, classe 1977, trapiantato a Roma dal 2003 racconta i suoi inizi, la passione per i bambini e la tv dei ragazzi. Vulcano di idee, svela come vede il futuro della tv dei ragazzi e di cosa ha bisogno un programma per i più piccoli per avere successo. Inoltre anticipa qualcosa sui nuovi programmi in preparazione di Raigulp e dei canali Rai che lo vedranno in veste di conduttore.

Come é iniziata la tua passione per la tv dei ragazzi? Come hai iniziato, in quale occasione particolare?

E’ nato quasi per caso quando, io ingegnere elettronico sono arrivato a Roma per ben due sfide alla seconda edizione di “Amici”, nella seconda edizione del programma di Maria de Filippi. Dopo la partecipazione alla sfida sono stato notato da un talent scout della Rai dell’epoca che mi ha provinato e sono finito su di un canale sperimentale della Rai, Futura tv, più per teenager che per bambini. Da lì poi é nata la passione per un pubblico in divenire che è poi il pubblico che mi piace di più, i bambini piccoli. E’ nato tutto per caso, tutto pensavo tranne che fare il conduttore anche perchè ai tempi balbettavo. Poi con il video ho smesso di farlo, è stato terapeutico.

Cosa dici della tv dei ragazzi sui canali Rai che si dice avrà meno spazio rispetto al passato?

Intanto si dice male perchè so di alcuni progetti che stanno per partire. L’unica cosa che posso dire della Rai è che ha poco coraggio a parlare ad un pubblico di bambini, ai ragazzi come se fossero delle piccole persone, molto spesso si confonde la tv dei ragazzi con i cartoni animati. Oggi grazie alle nuove tecnologie, per la generazione Y, come la chiamano su Internet, il mondo off line non esiste più, un ragazzino dà per scontato delle cose come Facebook e Messenger che quando ero bimbo io non esistevano. I ragazzi hanno bisogno di un altro tipo di informazione. La tv deve sfruttare la tecnologia, ma ci sono progetti in ballo che dovrebbero ribaltare la situazione.


Come è il tuo rapporto con i bambini, e cosa ti chiedono in particolare nelle letterine che arrivano a “Pausa Posta”?

Quando vedo un bambino penso sempre a “grandi possibilità”, una persona che un domani potrebbe divenire qualsiasi cosa. Il target di Raigulp ti mette a contatto con i bambini che ti raccontano i problemi più disparati, mi scrivono perchè hanno i brufoli, perché quando stanno a scuola una bambina non ha voluto dare loro la manina, piccoli con grandi problemi. Sono molto sinceri, se vogliono dirti che sei antipatico, che preferiscono la tua collega piuttosto che te, non hanno problemi a dirlo. Un aneddoto particolare: in una delle primissime puntate quando era appena partito il canale, quando ancora lavoravo con Georgia Luzi che mi prendeva in giro che avevo sempre fame e mangiavo troppi panini, ogni letterina dei bambini che arrivava in redazione iniziava con “Michele, ti prego di non mangiare troppi panini”, un tormentone nato in quell’occasione che non mi ha più abbandonato. Passo per il Poldo della situazione..invece la comunità fisica internazionale dice che ho un fisico abbastanza prestante…

In base alla tua esperienza a Raigulp quale cartoon e quali programmi preferiscono i bambini?

Secondo me quello che piace agli adulti piace anche ai piccoli. A me interessa molto la liturgia di un programma: dopo la sigla c’è la presentazione del problema, poi c’è il programma del comico, poi la spiegazione della ricetta. I bimbi allo stesso modo sono attratti da quei cartoni animati che seguono una liturgia ben precisa, cose che possono ripetere e ricordare facilmente. Tra i i cartoon più amati gli spin-off: un esempio é Dofus, un videogioco di ruolo famoso che è anche un cartoon che funziona molto.

Da bambino cosa guardavi in tv?

Da bambino sono cresciuto a pane e Bim Bum Bam su Mediaset con Bonolis, con Big su Raiuno. Da più grandicello guardavo Arrivano i nostri su Tmc con una giovanissima Alessia Marcuzzi.

Oggi quale programma per bambini ti piace e quale è un esempio di buona tv per ragazzi?

Non voglio essere presupponente, ma con l’anno nuovo due nuove produzioni saranno tasmesse su Raigulp e saranno valido materiale per le nuove generazioni. Guardo poca tv, mi concentro sulle serie tv americane che guardo su internet, diciamo che non studio la concorrenza.


Music Gate ha avuto un grande successo di pubblico tanto che i fan sono in fibrillazione e in attesa della nuova serie. Secondo te in cosa si differenzia dagli altri programmi?

La caratteristica è la formula che non siamo riusciti a far esplodere come volevamo, i bambini dovevano scegliere tra 16 personaggi ben distinti tra loro, e forse il meccanismo del videogioco con cui si componeva la squadra è la chiave del programma. Anche per il feeling che c’era in puntata con zero spazio legato alla chiacchiera, tutti concentrati solo sui personaggi e il divertimento. Il programma si guardava con piacere.

Ci sarà una nuova edizione?

Abbiamo fatto i provini tutta l’estate, sicuramente ci sarà modo di impiegare tutti i talent che abbiamo selezionato in giro per l’Italia ma siccome la filosofia non solo di Raigulp ma del programma è di trasformarsi, magari non ci sarà “Music Gate” ma “Music Gate 2.0”.


C’è un programma in tv che ti piacerebbe condurre?

Mi piace molto Neapolis dedicato alle nuove tecnologie e alla scienza e anche Tvtalk anche se il sogno del cassetto è fare un Mi manda Raitre digitale dove occuparmi di problemi legati al digitale. Tanti cittadini hanno problemi in questo settore, e manca un punto di riferimento di questo tipo, vorrei diventare i paladino della giustizia digitale per il pubblico televisivo. All’estero, al contrario ci sono molti esempi.

Quali elementi deve avere un programma per ragazzi per avere successo?

Un programma per ragazzi deve essere connesso costantemente con il social network, via web, meglio un programma in streaming su internet piuttosto che una diretta tv su Rai, Mediaset o Mtv, un programma per ragazzi deve puntare sul divertimento e le tecnologie. Pensate che conosco persone che magari non hanno lavoro ma hanno 500 giochi caricati su iPhonee…la chiave è intrattenere

Riprenderai a lavorare con Georgia Luzi?

Mi piacerebbe, anche perchè da Georgia ho imparato tantissimo. Spero che quanto prima si possa fare qualcosa insieme. Anche il portone di Raigulp è sempre aperto per Geo. Ora c’è una nuova collega con cui ho fatto una decina di puntate, già trasmesse, di Pausa Posta che è in gamba, siamo interscambiabili. E’ Romina Minadeo che ha lavorato già su Mediaset Premium. Ora siamo in pausa, in attesa di nomine, della prossima programmazione che dovrebbe partire il mese prossimo.

Progetti in corso?

Ho fatto per la prima volta in vita mia il regista registrando le clip di presentazione dei 13 bambini dell’edizione della 53esima edizione dello Zecchino D’oro. Strizzando l’occhio alle note clip di X-Factor, sono venute molto carine. Una nuova edizione di Pausa Posta, un appuntamento quotidiano di Music Gate che si chiama Music Planet, e due programmi sui videogiochi, uno he dovrebbe andare su Raisport, uno su Raigulp all’interno di un magazine di intrattenimento. Stiamo scrivendo il format. E poi, ti dò un’anticipazione, grazie a una collaborazione tra Raigulp e Raidue, parte il primo quiz legato alla cultura digitale, primo quiz sul web che andrà in onda su Raidue.

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