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TV E UNITA’ D’ITALIA: concerto italiano tra video e musica, siete invitati

Domenica 19 settembre, ore 20.30, Teatro Carignano: prima del film “Concerto italiano”, per l’inaugurazione del Prix Italia. Siete invitati. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti. Scrivere al biblioto@rai.it, telefonare a 011.8104486, per prenotare. Vi presento “Concerto italiano”. Ricordo la prima tappa. Sento ancora il suono degli applausi che al Piccolo Regio torinese accolsero il

14 Settembre 2010 07:22

Domenica 19 settembre, ore 20.30, Teatro Carignano: prima del film “Concerto italiano”, per l’inaugurazione del Prix Italia. Siete invitati. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti. Scrivere al biblioto@rai.it, telefonare a 011.8104486, per prenotare.
Vi presento “Concerto italiano”. Ricordo la prima tappa. Sento ancora il suono degli applausi che al Piccolo Regio torinese accolsero il film doc “Torino Gira”, presentato alla inaugurazione del Prix Italia dello scorso anno. E’ quel suono che mi ha accompagnato nel nuovo lavoro che realizzato per il 19 settembre. E’ il suono che mi ha aiutato a pensare, e poi a fare, il nostro, il mio “Concerto italiano”.
Non è mai facile trovare una strada per ripetee un successo. Ma la musica degli applausi e la musica-musica mi sono venuti in aiuto. Potevo così raccontare la seconda tappa del Prix Italia a Torino, dove mi considero ormai di casa, sui 150 anni dell’Unità d’Italia con la musica, dagli inni al melodramma e alle canzoni; e poi però dovevo lavorare con le immagini, Non volevo fare un salto troppo all’indietro, cioè non volevo percorrere solo la strada rievocativa del passato; o meglio il passato risorgimentale e unitario desideravo farlo vivere, anzi rivivere. Non so se ci sono riuscito.
Penso che la storia di ieri, ai giorni nostri, non possa, non debba concentrarsi sulle celebrazioni, ma che vada cercata con scrupolo e, si spera, con inventiva. La storia di oggi parla di italiani, cioè di milioni di persone (nel 1861 erano sui ventitre milioni), che hanno compiuto un cammino non lunghissimo: in fondo cos’è un secolo e mezzo? circolano nel nostro paese diverse persone che hanno raggiunto o addirittura superato i cento anni di vita.
Questo cammino è stato in gran parte seguito da esperienze che non esistevano. Prima la fotografia poi il cinema e quindi la televisione hanno avuto la potenza di moltiplicare la storia nella storie degli italiani, tutti. Li possiamo vedere gli italiani com’erano nell’Italia appena unita e soprattutto dopo, quando nel nostro Paese sono cominciate le rappresentazioni dei media senza fine di persone, spostamenti, nuovi radicamenti, trasformazioni; una realtà in continuo movimento tra entusiasmi, delusioni, illusioni, tragedie, commedie, scommesse, fermate e riprese.
“Concerto italiano” utilizza, e mescola le carte, dei documenti delle Teche Rai. L’idea è quella di “svegliare” una storia raccontata dagli sceneggiati, nelle trasmissioni giornalistiche e culturali, negli show e nei talk show.
Gli italiani, nel film, sono irrequieti, arrabbiati, ma anche privi di illusioni facili, intendono sapere cosa possono fare per il nostro paese, al quale i media tolgono la voce troppo spesso. Il “Concerto italiano” è dedicato a loro.
Italo Moscati