Home Provaci ancora Prof! Rosso San Valentino, Elisabetta Pellini a TvBlog: “Mi sono divertita nei panni della dark lady”

Rosso San Valentino, Elisabetta Pellini a TvBlog: “Mi sono divertita nei panni della dark lady”

Parte questa sera su Rai 1 la fiction Rosso San Valentino. TvBlog ha intervistato Elisabetta Pellini, una delle protagoniste, che veste i panni della dark lady Daria Danieli, donna cinica e senza scrupoli. Elisabetta ci racconta la fiction e il suo personaggio.

23 Aprile 2013 11:27

Parte questa sera la nuova fiction di Rai 1, Rosso San Valentino, e oggi vi proponiamo l’intervista a una delle protagoniste, Elisabetta Pellini, che abbiamo recentemente ritrovato nel film tv di Rai1 Il paese delle piccole piogge e prima ancora nel cast de Le tre rose di Eva, successo della scorsa stagione televisiva Mediaset. In questo momento Elisabetta è sul set della seconda stagione della fiction, che vedremo prossimamente in onda su Canale 5, ma è stata così gentile da trovare del tempo per rispondere alle nostre domande su questo suo nuovo impegno televisivo in Rai.

Intanto va subito detto che il suo personaggio in Rosso San Valentino, a differenza di quanto accadeva ne Le tre rose di Eva, sarà una vera e propria dark lady. Daria Danieli, questo il nome della donna che interpreta, è un personaggio cinico, ambizioso e senza scrupoli, una ex attrice sposata con uno dei figli di Guido Danieli, proprietario di un’azienda che produce profumi, ma anche madre anaffettiva e fredda. Ed è una donna bellissima, proprio come Elisabetta, anche se quest’ultima tende a non fermarsi mai all’apparenza fisica, ma ama anzi andare oltre ed essere apprezzata più per le sue doti artistiche che fisiche. Ma lasciamo che sia lei a raccontarvi qualcosa in più sul suo personaggio e su questa fiction.

Sappiamo che in questo momento sei sul set de Le tre rose di Eva 2, nuovamente nei panni di Laura Sommariva. Intanto, sei felice del successo avuto dalla prima stagione?

Sì, ho iniziato a girare sul set Le tre rose di Eva e sono molto felice, anche perché la sceneggiatura, a parere mio, è molto bella e sul set si respira un’aria serena, gioiosa… La prima serie è stato un grande successo, ovvio che son felice per me, per il mio personaggio Laura Sommariva e tutto il cast, regia, produzione e reparti. Come si dice? Squadra vincente non si cambia! Bello ritrovarsi tutti di nuovo sul set…

Ci sarà tempo e modo di parlare più avanti della seconda stagione de Le tre rose di Eva, per il momento ti chiedo solo quanto devi a Laura Sommariva?

A tutti i personaggi che interpreto devo qualcosa, perché per me sono fonte di approfondimento di vita, visto che ho interpretato personaggi sempre diversi tra loro e da me, che mi hanno dato la possibilità di conoscere e approfondire personalità e profili psicologici e quindi di crescere anche come persona.

Laura Sommariva è un bellissimo personaggio: fragile, vittima dell’amore e dell’uomo sbagliato e quindi di se stessa. È un personaggio che è stato difficile da interpretare, ma che mi ha dato tanto e sono felice che il pubblico lo abbia apprezzato.

Passiamo invece a parlare di Rosso San Valentino, la fiction di Rai1 in cui ti ritroviamo da stasera. Ci puoi raccontare chi è Daria Danieli, il tuo personaggio?

Rosso San Valentino è una fiction in 6 puntate e il regista, che stimo moltissimo, è Fabrizio Costa. È un thriller melò, ambientato nella bellissima e fiorita Liguria.

Daria Danieli è la seconda moglie del primogenito della famiglia Danieli, una donna ambiziosa e senza scrupoli, manipolatrice, ex attrice, che non è riuscita ad affermarsi e farà di tutto per affermare se stessa e la posizione di suo marito. È cinica e fredda. Per lei, come diceva Macchiavelli, il fine giustifica i mezzi, buoni o cattivi che siano.

È insomma un personaggio molto ‘negativo’, senza scrupoli e fortemente anaffettiva. Come sei riuscita a immedesimarti in un personaggio del genere? Hai avuto qualche attimo di ‘crisi’?

È stato molto difficile, perché in ogni personaggio che faccio, anche quello più negativo, cerco sempre di trovare un risvolto umano. Ma Daria Danieli non ha nemmeno questo, è una dark lady di genere completa con tanti cambi psicologici a secondo delle persone con cui entra in contatto.

Sì, sono anche entrata in crisi e in quel momento ho capito che avevo preso la strada giusta. A dire il vero mi sono anche divertita molto a interpretarlo. Un personaggio che ogni attrice vorrebbe fare nella vita. E poi sul set in Liguria siamo stati benissimo!

Adoro la Liguria, vado al mare da sempre nella Riviera Ligure e lavorare in quei posti meravigliosi, al mare, è stato bellissimo e siamo stati accolti con grande affetto. Grazie!

Quando hai letto la sceneggiatura, hai avuto qualche dubbio nell’accettare la parte o ne sei stata subito coinvolta?

Quando ho letto la sceneggiatura sono rimasta entusiasta della storia e felice che avessero scelto me per quel ruolo difficilissimo ma molto bello, stimolante, e soprattutto nuovo per me! Una vera sfida per me come persona e come attrice. Quindi ho riletto la sceneggiatura, studiato il personaggio psicologicamente e mi sono affidata al regista, cercando di seguire le sue indicazioni al meglio.

Quali sono state le scene di questa fiction che ti sei divertita di più a girare?

Non posso svelare le scene nel dettaglio, ma ci sono state scene d’azione in macchina nei campi cariche di adrenalina. Mi piace guidare e le scene d’azione mi divertono molto.

In Rosso San Valentino sei madre, anche se in una versione ‘negativa’. Non essendo ancora mamma, è stato complicato immedesimarti nel ruolo?

Quando vedrete la fiction capirete meglio che tipo di madre è Daria Danieli. Non posso svelare troppo purtroppo…

Nella vita non sono madre, ma adoro i bambini, mi diverto con loro e non escludo la maternità. Come ho detto prima, spesso ho interpretato ruoli molto distanti da quello che sono io, Elisabtta Pellini: sono stata drogata (Olga) nella fiction Un amore e una vendetta, sono stata suora missionaria e dottoressa senza frontiere nella fiction Un coccodrillo per amico e La stagione delle piccole piogge, sono stata tanti altri personaggi. Ma nella mia vita non sono mai stata drogata, suora, dottoressa, stratega. L’importante e’ conoscere, approfondire, guardare il mondo, conoscerlo, parlare con la gente, mettersi in discussione, leggere, ascoltare e conoscersi e dimenticarsi di se stessi quando si è in scena, ma vivere il personaggio che interpreti. Per me, nell’interpretare Daria, la cosa più difficile è forse stata proprio interpretare una madre così, poco materna ed anaffettiva. Capirete vedendo la fiction!

Quale credi sia il punto di forza della fiction, quello per cui merita di essere vista?

Ci sono diversi punti di forza, secondo me. La storia è un trhiller – melò, quindi ricca di colpi di scena, con un filone sentimentale molto bello.

L’ambientazione in Liguria è bellissima e credo che la trama sia originale, perché si parla di una azienda di Profumi, di cosmetica, argomento mai trattato.

È girata molto bene e la fotografia, per quel poco che ho visto, è molto bella.

Ora aspettiamo la risposta del pubblico e speriamo piaccia!

Ti senti più a tuo agio nei panni della dark lady o in quelli di un personaggio positivo?

Ultimamente ho anche interpretato personaggi in commedie. Ho appena finito di girare con Veronica Pivetti in Provaci ancora prof, e una web series dove sono protagonista di puntata, Forse sono io, per la regia di Vincenzo Alfieri, molto divertente! Mi diverte molto la commedia, così come mi diverte fare la dark lady, la suora o la drogata… Sono tutti personaggi che, se ben approfonditi nella storia, sono tutti bellissimi!

L’importante quindi è che ci sia il personaggio e non sia, come si dice in gergo, un personaggio “tinca”. È bello riuscire a interpretare personaggi diversi e non sempre uguali.

Gli ascolti televisivi, il cosiddetto share, sono diventati molto importanti per chi fa televisione. Quanto contano per te, nel momento in cui devi decidere se accettare una parte? E credi che uno share alto sia sempre sintomo di qualità del prodotto?

Obiettivamente lo share è importante per la televisione e gli sponsor che permettono di farla. Come è importante la sala per i lungometraggi. In sostanza, credo sia importante il pubblico.

Non sempre lo share, a mio parere, è garanzia di qualità, ci sono anche cose trash e volgari che si vedono purtroppo in tv, che fanno ascolto incuriosendo il pubblico. Lo stesso pubblico che poi però magari col tempo le rifiuta.

Sei una donna molto bella. Quanto conta, nel tuo lavoro, l’aspetto fisico?

Non mi son mai ritenuta molto bella. Mi sento carina e semplice con diverse insicurezze. Forse anche per questo mi piace recitare, per poter vivere, interpretare ed essere, per un breve periodo, quello che non sono.

L’aspetto estetico conta nel mio lavoro, ma credo che non basti. Bisogna arricchirlo con esperienza, studio, professionalità, altrimenti la bellezza, associata al vuoto, stanca e sopratutto non trasmette nulla e un attore invece deve trasmettere emozioni.

Se ti proponessero un ruolo in cui, per esigenze di copione, dovessero ‘imbruttirti’, come a volte accade, accetteresti?

Ho fatto ruoli dove mi imbruttivano ed io ero più che contenta, perché era inerente e mi aiutava nell’interpretare il mio personaggio. Ti faccio degli esempi: nel film tv thriller Souvenir di E. Margheriti, ero una ragazza che veniva rapita del killer e sporca e piena di ferite cercavo di scappare. Ero impressionante,l a preparazione era di 5 ore di trucco per effetti speciali, ma era un progetto molto bello, nel quale credevo ed ero quindi entusiasta di farne parte.

Nella fiction Un amore e una vendetta, regia di R.Mertez, interpretavo Olga, donna problematica, fragile e spesso sotto uso di stupefacenti. Al trucco insistevo perché mi facessero pallida e con grandi occhiaia, stanca, emaciata.

Nella fiction La stagione delle piccole piogge, regia di S.Martino, ero completamente struccata, sudata e con i vestiti e il viso truccato di fango. In quanto medico senza frontiere non potevo essere credibile se fossi stata truccata e ben messa nella savana!

Ripeto, l’importante è che ci sia un bel ruolo e la possibilità di interpretarlo bene. La bellezza non conta anzi, se ingombrante va assolutamente modificata, anche con effetti speciali. Lo ha dimostrato Charlize Theron che con il film Moster ha vinto un Oscar trasformandosi. O Robert De Niro che è ingrassato di 50 kg per interpretare il bellissimo film Toro Scatenato.

La bravura, il carisma contano. Il resto è qualcosa che può aiutare.

Quale ruolo ti piacerebbe interpretare prossimamente, in tv o al cinema?

Mi piacerebbe avere un bel ruolo da protagonista, chissà! La speranza è l’ultima a morire, e la costanza e la volontà pure!

Per concludere e salutarci, visto che noi di TvBlog ci occupiamo di programmi televisivi, quando hai tempo guardi mai la tv? Cosa ti piace seguire?

Seguo quasi quotidianamente i telegiornali. Programmi come Ballarò, la Bignardi, Che tempo fa, Report. E anche di intrattenimento, che mi diano spensieratezza se resto a casa e magari dopo una giornata di lavoro ho bisogno di svagarmi.

Guardo molti film in dvd o, se li danno, in tv e ovviamente guardo alcune fiction per capire come sono gli attori, le storie, i registi con cui magari ho lavorato o lavorerò. Molte mi appassionano e continuo a seguirle, altre le abbandono, ma almeno una puntata la guardo.

Un caro saluto e un abbraccio a voi di TvBlog e grazie!

Ringraziamo Elisabetta Pellini per la sua disponibilità e simpatia. Per i telespettatori, l’appuntamento con lei è per stasera alle 21.10 su Rai 1.

Foto di scena: Ufficio stampa Katya Marletta press agent

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