Home Notizie Che Dio ci aiuti 2 – Ultima puntata – Un matrimonio e una caccia al tesoro portano Guido e Azzurra al loro “Per sempre”. Con Davide, naturalmente!

Che Dio ci aiuti 2 – Ultima puntata – Un matrimonio e una caccia al tesoro portano Guido e Azzurra al loro “Per sempre”. Con Davide, naturalmente!

Azzurra e Giannandrea si sposano, Guido se ne va a Berlino dalla Merkel, Riccardo e Chiara pure, Margherita falsifica le analisi per far operare Emilio, Nina si allea col padre di Chiara, e Davide sembra destinato a vivere col padre redivivo. E pensate che nulla di questo, alla fine, è successo davvero…

pubblicato 4 Aprile 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 19:37

Che Dio ci aiuti, è arrivata l’ultima puntata! Guido (Lino Guanciale) sta per partire per Berlino dove lo aspetta la carriera da professorone e una vita con Miss Moscetta e Davide (Cesare Kristian Favoino) è abbacchiatissimo perché gli vuole bene ma sa che non basta per fermarlo. Saggio pupo. Come lo sa Azzurra (Francesca Chillemi), che annuncia a Suor Angela (Elena Sofia Ricci) di avere accettato la proposta di matrimonio di Giannandrea (Jgor Barbazza) in modo da poter adottare Davide. Porella, in effetti si sacrifica proprio, col miliardario alto, bello, b(u)ono e generoso… Ma (giustamente) Suor Angela si arrabbia da morire e va da Guido a dargli la notizia, diventando ancor più nera quando lui le risponde “E’ la soluzione migliore per tutti”.

In tutto ciò Chiara (Rosa Diletta Rossi) è sempre più in crisi: quando è con Riccardo (Alessandro Borghi) le manca Gesù, e quando è con Gesù (vabbè, in chiesa) le manca Riccardo. Suor Angela le dice che secondo il suo padre spirituale così come l’alba sale gradualmente, così il cammino di chi ha scelto la grazia è graduale. La fretta non è di Dio, e questo il padre spirituale gliel’ha detto anche quando l’ha visto guidare il pulmino ma quello era un altro discorso… Quindi stia con Riccardo finché non ha certezze in merito. (Mi mancano le citazioni folli di Suor Angela, mi ci ero affezionata!)

La vita di Margherita (Miriam Dalmazio) intanto sembra sempre più complicata, con plurimi interventi della legge di Murphy nei suoi confronti. Prima ha l’incauta idea di dire ad Azzurra che è diventata buona e si sente enunciare uno dopo l’altro tutti i rischi letali che Emilio (Ludovico Fremont) corre di lì alla sua vecchiaia improbabile, poi Emilio stesso le ricorda tutti i problemi che condivideranno se staranno davvero assieme, poi Francesco Limbiati (Luca Capuano) la informa di avere lasciato la moglie per lei, e dulcis in fundo arriva la notizia che c’è un cuore per Emilio.

Che sarà disponibile solo se le sue analisi saranno perfette, come Francesco sottolinea in maniera a dir poco bastarda. E ovviamente le analisi non sono per niente perfette… Emilio non è idoneo e Francesco continua a ricordare a Margherita che lui può darle tutto ciò che quel ragazzo non può… Margherita incassa, annuisce, sorride, e poi cambia i risultati delle analisi facendolo risultare idoneo. Nina la scopre ma decide di appoggiarla. Quando c’è qualcosa di sbagliato da fare, d’altronde, ormai è sempre lei che chiamano.

Perla dialoghesca della puntata: Giannandrea e Azzurra annunciano a tutti che si sposeranno e chiederanno l’adozione di Davide. Chiara ricorda loro che servono tre anni di matrimonio o almeno di convivenza per poterla ottenere. Azzurra risponde serafica che hanno già stabilito cosa dire… si sono incontrati a Parigi tre anni fa, a una sfilata di Chanel. “Amore ma io tre anni fa ero in Azerbaigian!” “E’ vicino a Parigi l’Azerbaigian?” “No…” “E Chanel sfila in Azerbaigian?” E per finire, gran cazziatone di Azzurra a Guido quando la trascina in giardino e tenta una larvatissima protesta gelosa: “Amare vuol dire guardare la polo nei pantaloni e non vederla più!”

Dopodiché Azzurra si prepara all’intervista per l’adozione con l’aiuto più o meno volontario di Nina: deve scrivere un memorandum sulla sua vita da scambiare con quello redatto da Giannandrea in modo da essere pronti a fingere di conoscere tutto l’uno dell’altra e ottenere il piccolo Davide. Ovviamente, Azzurra è sempre Azzurra. Animale preferito. Il pitone della borsa Chanel vale? Libro preferito. Di Sex and the city l’hanno scritto? E di colazione da Tiffany? Colore preferito? Rosso Valentino.”

Suor Costanza ha un nemico personale: la raccolta differenziata. I fazzoletti buoni si buttano da una parte, quelli usati dall’altra, le posate di plastica non vanno nella plastica… è troppo. Rischia di fare zac per un sacchetto di immondizia. Invece mentire alla giustizia per favorire l’adozione di Davide da parte di Azzurra e Giannandrea è una cosa buona, quindi non una di quelle che fanno fare zaac. Anzi, Suor Angela si tenga pure le sue pillole… perché chiunque può fare zaac, pure lei. Io questo “fare zaac” inizio ad adorarlo. Ha il potere del virale.

Solo che mentre Guido è impegnato a decifrare le istruzioni dei bidoni, il cestino della differenziata della carta all’improvviso rivela qualcosa che doveva restare segreto… ovvero l’originale delle analisi di Emilio. Suor Angela diventa una belva e si mangia anche Nina che non ha detto nulla: “Chi ci piace ha più diritto di vivere degli altri? Perché al momento tu non mi piaci per niente!”

Davide ovviamente è tutta la puntata che non perdona a Guido la prossima partenza per Berlino e soprattutto il fatto che non si decida ad ammettere che gli vuole bene. Quindi mette in atto tutta una serie di rappresaglie che vanno dal fargli sparire il piatto a tavola al dormire in camera di Azzurra.

Riccardo sull’altro fronte esaurisce la pazienza, e in effetti come dargli torto… porta Chiara al museo della Ferrari e le annuncia che l’ampliamento del museo è il suo primo lavoro importante, il primo passo per una vita borghese e felice con lei… e lei si chiede se basterà. Riccardo sbrocca. Può accettare tutto ma deve sapere ora se Chiara ama di più lui o Gesù. Chiara tace, e Riccardo se ne va.

Scontro al vertice del cuore tra Margherita e Suor Angela: la religiosa non può accettare la menzogna che dà a Emilio il cuore di un altro, e Margherita non può accettare di perderlo. Tra l’altro dev’essere la scena che la Dalmazio citava come la più difficile della serie per lei. Quindi quelle analisi resteranno “idonee”, e se necessario poi ne affronterà le conseguenze. Ma come se Suor Angela non avesse mai detto bugie in vita sua!

Azzurra chiude il cerchio della generosità,
sentendo Davide che si lamenta alla radio della carognaggine della specie di papà che lo vuole abbandonare per andare a Berlino a inseguire una promozione. Guido lo becca in flagrante e gli dice che in fondo lui non è suo padre, e prima o poi deve accettare questa realtà. Azzurra invece dice a Suor Angela che ama Guido e non Giannandrea ma sposerà il secondo perché non potrebbe mai essere felice se Davide stesse male. Suor Angela ripete ad Azzurra per la novantesima volta che è fiera di lui.

La vocazione non è una strada lieve e Chiara lo impara dolorosamente, andando a litigare col povero Cristo della cappella (secondo me da qualche parte in paradiso Fernandel guarda questa serie in differita e sorride) e urlandogli che non farà mai soffrire Riccardo per colpa sua. Suor Angela si trova a vedere le sue ragazze impegnatissime a sacrificarsi per gli altri… ed è orgogliosa di loro ma non le ha mai viste così infelici. E così l’indomani Chiara annuncia a Riccardo che lo sposerà e fisseranno la data delle nozze quanto prima, e Azzurra e Giannandrea vanno in comune per fare la domanda di matrimonio. Suor Angela alza gli occhi al cielo e perde la pazienza “Lo so, la fretta non è di Dio. Però se non ti dai una mossa…!”

E così la prima mossa della divina provvidenza arriva: Margherita restituisce a Francesco Limbiati le vere analisi ed esclude Emilio dalla lista momentanea per il trapianto. Per tutta reazione Emilio si presenta in convento e invece di farle un mazzo tanto le chiede di sposarsi! “Io voglio vivere con te per il resto della mia vita, anche se la vita che mi resta è un po’ meno di quella che pensavo.”

Invece la proposta di matrimonio di Riccardo non va a lieto fine: quando sotto l’anello di fidanzamento vede domiciliato sull’anulare quello per dire il rosario, si rende finalmente conto che Chiara non è più sua. Da mesi, ormai… E giurandole tra le lacrime che la amerà sempre, la lascia andare. Azzurra e Giannandrea invece sembrano pronti a fare il grande passo. Non perché si amino, lei è sincera su questo, ma perché si vogliono sposare e basta.

Il colpo di coda della provvidenza però arriva: proprio mentre Guido sta per lasciare il convento alla chetichella, con una valigia grigia, di nascosto da tutti… Suor Angela lo rincorre e gli dice come diceva Davide che “i principi non scappano!”, e che l’unico vero padre di Davide è e resterà lui. E in quello stesso istante dal taxi scende un giovane uomo (spuntato dritto dritto da Tutti pazzi per amore, è Luca Angeletti) che Guido guarda in cagnesco: è Paolo Marino, il padre naturale di Davide!

II EPISODIO – IL VERO PADRE

Caro Angelo custode… inizia a dire Suor Angela, con uno stile giusto giusto un po’ diverso rispetto a quello di Davide, il bimbo è stato con loro per nove mesi…. e in nove mesi si nasce o si rinasce. Quindi si può sapere perché ora spunta questo padre naturale? Suor Angela gli riassume le vicende degli ultimi mesi, e gli ricorda che Manuela (Valentina Chico, quando la rivedremo in una serie da protagonista?) aveva chiesto di affidare il bambino a Guido e non a lui.

In tutto ciò tutte le ragazze stanno osservando, anzi origliando da dietro una colonna, ma nonostante tutta la comprensione per Azzurra, che tanto è interessata al colloquio, sul più bello Margherita e Chiara esplodono
Margherita: “Ragazze io mi sposo!”
Chiara: “E io mi faccio suora!”
Suor Costanza: “E io faccio ZAAAAC!” E sviene.

Le novità si affrontano dopo la pubblicità, in coda per il bagno: Azzurra vuole sapere come è presa “la suorite” a Chiara e ripete in continuazione che “Un’amica che si sposa con un moribondo, un’altra che si fa suora, altro che Sex and the City, qui nemmeno il libro Cuore!” “E smettila di chiamarlo moribondo! Ci sposiamo presto perché il vescovo ha concesso la dispensa.” “Appunto, perché è moribondo!”.

Primi approcci tra Davide e suo padre, per ora presentato al bambino come un amico della madre: la comune passione per Spiderman sembra unirli, Guido assiste silenzioso ma geloso, e Suor Angela sciorina tutti i fatti privati di questo Paolo Marino, compresa la pseudo adozione da parte del terzo marito di sua madre, tale Giannini. Peraltro non è che Guido non abbia fatto lo stesso… però sembra che solo Azzurra abbia qualche dubbio sulla sincerità della presenza di Paolo Marino a Modena. “Questo torna dall’Indonesia…” “Thailandia!” “Tu te ne andrai e sarà come se nulla FOSSE successo” “Nulla… hai imparato il congiuntivo!”

Momento commovente al limite della lacrima (e il colpo al cuore c’è tutto): Chiara annuncia al padre (il rettore Alfieri) che si farà suora e lui sbraita e sbrocca. Suor Costanza invece la accoglie in cappella e le racconta la sua vocazione. “Avevo diciassette anni, mio padre non c’era più e io ero l’unica che portava uno stipendio a casa. Sapevo che mia madre non mi avrebbe mai dato il permesso e così la sera prima di andarmene ho messo la valigia fuori dalla porta e ho dormito nel letto della mia sorellina minore… l’ho rivista due anni dopo. La vocazione non è mai una strada piana. Tuo padre può distruggere tutti i conventi ma non l’amore per Gesù. Benvenuta.” Che pezzo di bravura della Fabrizi, da brividi, caldi.

E però, vocazione o no, così inizia la guerra tra il rettore Alfieri e Suor Angela: lui le manda i carabinieri per accusarla di sequestro di persona e plagio. E cerca di convincere Nina ad aiutarlo. Nina non sa cosa fare, ma di fronte a Chiara che impacchetta i vestiti da avvocato e la sua vita come se niente fosse, decide di agire e appoggiare il rettore. Lo chiama e gli chiede di cercare informazioni su Paolo Marino, che vive in convento e ha precedenti per droga… magari spaccia ancora.

A proposito di Paolo Marino, il tipo nasconde qualcosa, visto che al telefono dice a qualcuno che è a Modena ma nessuno lo sa né lo saprà. Guido lo sente e non è per niente convinto della sua buona fede… per di più la sera dopo Davide mormora nel sonno “Papà, non mi lasciare…“, così la mattina dopo si appresta a seguirlo, ma arriva sempre secondo, perché c’è già Azzurra che ha tutte le intenzioni di pedinarlo. E soprattutto di non permettere a Guido di guidare!

L’unica cosa che scoprono, però, è che Paolo Marino incontra una donna con cui scambia una busta. Ora devono indagare. E si mettono d’accordo: Azzurra fa il palo (perché sa fischiare e lui no), Guido entra nella stanza e… becca in flagrante Suor Angela che sta già frugando allegramente. I due trovano velocissimamente un documento con il trasferimento di un milione di euro e si chiedono di chi sia. Perla di Suor Angela che guarda malissimo Guido: “E non mi dire che fa strano pure a te vedermi coi capelli o io…” “Perché, gliel’hanno già detto?”

La spiegazione sul milione di euro arriva da Alfieri, che lo sapeva già: quel milione Paolo Marino l’ha fregato alla famiglia del patrigno e se si sapesse che il convento gli ha dato asilo, per le religiose sarebbe la fine. In sostanza, Alfieri ricatta la figlia imponendole di partire con lui e allontanarsi dal convento per un anno prima di prendere i voti. E tra questo, la richiesta di sottoporre la figlia a perizia psichiatrica e la minaccia di far sfrattare le suore, direi che è un triplice bastardo.

Per la cronaca, Davide non ha studiato niente pur di giocare ai videogiochi con Paolo. E ha preso 2 all’interrogazione. Ed è arrabbiatissimo. E Azzurra è felicissima.

Ma la storia di Paolo Marino non è così semplice, sennò non saremmo in questa fiction. Sei fratellastri, tre padri e due madri… che lo hanno usato come corriere per evadere il fisco. Quel milione di euro è stato evaso allo stato e lui ha solo chiesto la sua parte, dopo essersi fatto sei mesi di galera in Thailandia perché i parenti serpenti non scucivano diecimila euro per l’avvocato. Un po’ meno facile giudicarlo male ora, sicuramente non è uno spacciatore che vuole far male a qualcuno… E ora Paolo vuole solo acchiappare Davide e portarselo via: è suo figlio, vuole comprare una casa al mare e crescerlo. Non ha diritto anche lui a una famiglia? Davide ovviamente in questo momento è dietro la porta e sente tutto… e scappa.

Così mezzo cast si trova a cercare il pupo sparito, ma ovviamente è Guido a capire che è al campetto da calcio, l’unico posto dove si sente al sicuro, impegnato a massacrare palloni che non vogliono finire in alcun modo dentro la porta. Guido gli spiega che per tirare un rigore l’unico modo è non avere paura, e gli giura che ovunque andrà per lui ci sarà sempre. Davide guarda la porta, si concentra e… fa goal!

Giannandrea e Paolo Marino guardano impotenti Guido e Azzurra che abbracciano Davide e lo sollevano al cielo. “La mamma aveva ragione, tu sei il mio principe!” strilla Davide citando indirettamente “La vita è bella”. E di fronte a quel quadretto Suor Angela impedisce a entrambi gli aspiranti padri Paolo e Giannandrea di andare a impicciarsi.

Poco dopo in convento Guido e Giannandrea gareggiano in generosità: il primo permette a Paolo Marino di prendersi Davide (“Ma se lo fai soffrire vengo in capo al mondo e te la faccio pagare, per Manuela non l’ho fatto ma per lui sì!”), il secondo rinuncia definitivamente a sposare Azzurra. Sa che ama Guido, e se quello parte per Berlino e la lascia lì è proprio un imbecille. Ad Azzurra spuntano due lacrimoni. La fila per consolare Giannandrea nel frattempo da Modena arriva in Puglia.

Margherita intanto sono due giorni che vorrebbe sbattere la testa al muro e in mancanza di meglio traccia croci sul quaderno del matrimonio dei suoi sogni peggio di Emily appena entrata in scena a Revenge. Il matrimonio in carrozza, cancellato. L’abito da sposa da favola, cancellato. L’addio al nubilato, cancellato. Emilio si presenterà in jeans e lei continua a fare buonissimo viso a cattivo gioco peeeeerò…

Ma anche lì Suor Angela ha vigilato, e così ecco le soluzioni: Emilio viene prontamente convocato et impinguinato sennò all’altare la suora non ce lo fa arrivare vivo (non che di suo… vabbè), Chiara offre a Margherita l’abito da sposa di sua madre e di fronte alle sue remore interviene Azzurra a risolvere tutto con la proverbiale delicatezza “Un corno! Quella si fa suora…”. E per finire sempre Azzurra prima caccia Emilio dal convento (è la notte prima delle nozze!) e poi porta trionfalmente in camera di Margherita un vassoio con “tisane e orridi pigiamoni per tutti!”. L’addio al nubilato ci sarà!

E sarà peraltro una notte di lunghe riflessioni: ad Azzurra che le chiede se non abbia paura a rinunciare al suo mondo e alle sue amiche per farsi suora, Chiara risponde che la stessa cosa varrebbe per Margherita, ora che si sposa… ma nella vita c’è un solo “per sempre”, e il suo è con Dio. Non so perché ma m’è venuto in mente Shrek, vabbè.

Il discorso del “per sempre” però colpisce Nina che si fa un rapido esame di coscienza e capisce di averne fatta una più di Bertoldo. Si presenta dunque in chiesa e chiede a Suor Angela un piiiiccolissimo intervento. Tipo svegliare di nuovo le ragazze appena addormentate e chiarire a Chiara un semplice concetto: se vuole partire col padre deve farlo in libertà, non per altri motivi. E non si preoccupi per Paolo Marino… hanno le spalle forti. Chiara non ci pensa più di un attimo “Io voglio prendere i voti”. Bella anche l’interpretazione di Rosa Diletta Rossi che trasmette una gioia senza fine al solo pensiero di rinchiudersi in convento. Mica era facile. La notte dei bagordi pre nuziali insomma si conclude con un abbraccio corale sul pigiamone e pronti perché ora arriva il finale romantico.

Anzi no, prima c’è quello paterno: nella stessa notte infatti, Paolo Marino si presenta da Guido e gli restituisce la cavalierata del giorno prima. Sta per partire, ha un milione di euro, un bambino lo rallenterebbe solo. Davide resterà lì. Ma non è così credibile, il cinismo nella sua voce: “Sei fortunato, sai? Nessuno mi ha amato come Manuela ha amato te, e Davide non mi guarderà mai come ha guardato te ieri.”. Paolo se ne va, Davide che ha sentito tutto controlla e poi corre e zompa in braccio a Guido “Quindi tu sarai il mio papà per sempre?” “Per semprissimo“. E direi che è pazzeschissimo.

Ah, sì, nel frattempo Guido aveva mollato Beatrice. Presenza meno presente del crocefisso… e quando un uomo inizia un discorso con “Tu sei una donna stupenda” si può star certi che sul finale la donna stupenda in questione lo vorrà vedere morto. Qua Miss moscetta nemmeno reagisce più di tanto… non c’è mai stata gara con Azzurra.

Non c’è gara nemmeno con Guido, perché il risveglio e la caccia al tesoro dell’indomani è una tale botta di romanticismo che sarà difficile superarlo come esempio… Azzurra si sveglia, è tardi, il convento sembra deserto. Disseminate tra la cucina e le camere però ci sono delle scatole piazzate lì per lei, che contengono ciascuna un indizio e un insulto. Scatole da aprire rigorosamente con indosso l’abito rosso della festa. Nelle scatole c’è scritto via via
“Sei ignorante
“Sei superficiale”
“Sei pericolosa”
“Sei manipolatrice”
“Però sei romantica”
“Mi hai fatto fate cose che non pensavo di poter fare”
“E cose che non credevo avrei mai più fatto”

IN fondo alle scatole, con tanto di scarpette rosse ai piedi (lei) e vestito da pinguino perfetto (lui) Guido e Azzurra si incontrano, e c’è la scatola più importante. “Ti amo Azzurra Leonardi, per come sei, per come mi fai essere, per come potremmo diventare stando assieme”. E mentre noi siamo tutti lì a pensare… “Rispondiiii!” ci pensa Davide, dalla balaustra, circondato da tutti gli altri membri della grande famiglia allargata che vive nel convento: “Gli devi dire anche io!”
“Anche io”, dice Azzurra, ed è bacio, è favola, è Emilio che tra un po’ spende l’ultimo fiato per andare a separare a scapaccioni i piccioncini che gli faranno fare tardi in chiesa.
Conclusione di Suor Costanza: “Io oggi faccio ZAAC. Ma io, non tu, mi raccomando!”
Conclusione di Suor Angela: “Che Dio ci aiuti!”

P.s. e per gli interessati: in attesa di notizie (il prima possibile) sulla terza serie, da Giovedì prossimo su RaiUno va in onda in replica tutta la prima serie di Che Dio ci aiuti.
p.s.2. sì, al termine della serie ho controllato di sfuggita l’altro target, quello materno, presente sul divano: aveva lo sguardo lucido, mi pare, ma non ho visto proprio benissimo perché mi era finito un pelucco nell’occhio…