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Bienvenue dans ma tribu, il reality che in Francia sta scatenando le proteste degli antropologi

Prendete una famiglia francese tipo: genitori e figli e spediteli a contatto con una tribù che non vive secondo i diktat consumistici e di urbanizzazione. Che comportamento avranno? Sapranno adeguarsi alle difficoltà di una vita non protetta? Ci saranno contaminazioni culturali? Lo scopo del programma è rendere showbiz l’incontro tra culture diverse in un contesto

di marina
pubblicato 13 Agosto 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 13:36


Prendete una famiglia francese tipo: genitori e figli e spediteli a contatto con una tribù che non vive secondo i diktat consumistici e di urbanizzazione. Che comportamento avranno? Sapranno adeguarsi alle difficoltà di una vita non protetta? Ci saranno contaminazioni culturali? Lo scopo del programma è rendere showbiz l’incontro tra culture diverse in un contesto lontano dalla civiltà urbana. Il programma che in Francia sta destando polemiche si chiama Bienvenue dans ma tribu, è andato in onda dal 13 luglio al 10 agosto su Tf1 tutti i martedì dalle 22,30. Le famiglie francesi in gioco sono state in 3 continenti ospiti presso i Zaparas nella Foresta Amazzonica; dagli Hulis in Papua Nuova Guinea; dai Surmas in Etiopia.

Le famiglie arrivano da Marsiglia, Parigi e Eure. Il meccanismo è semplice: 3 famiglie, 3 tribù, 3 settimane per provare a vivere in un ambiente, se non ostile, certamente difficile per chi come le famiglie francesi è abituato a comodità e lussi.

Bienvenue dans ma tribu
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Ma gli antropologi non ci stanno e gridano allo scandalo. A alzare la voce è anche Samuel Montigau studente che ha fondato proprio un collettivo di ONG Action contre Bienvenue dans ma tribu con l’obiettivo di fermare la trasmissione attraverso un coro di proteste.

Una lettera contro il programma è partita anche da SurvivalFrance, organizzazione umanitaria che ha spedito la missiva a Alexia Laroche-Joubert, la produttrice del programma e a capo di Endemol France poiché, l’accusa è quella di aver rispolverato tutti i cliché del buon selvaggio. Come ha spiegato Sophie Baillon portavoce di SurvivalFrance:

Abbiamo chiesto di ritirare il programma poiché la formula usata è tra le peggiori. Non si possono descrivere le tribù come “primitive” o che “vivono all’età della pietra”. Sono viste come bestie feroci ed è esattamente l’immagine chi ci attendiamo sia un selvaggio Non sono vestiti come tali e non bevono sangue, sia chiaro. Non sono primitivi, vivono semplicemente in maniera diversa rispetto alla nostra.

Sotto accusa è proprio il meccanismo dei reality: contengono una dose di fiction che almeno nel caso di Bienvenue dans ma tribu è intollerabile. Infatti, sarebbe proprio l’impianto narrativo, spettacolarizzato all’estremo, a essere considerato indecente e lontano da ogni parvenza di approccio scientifico. Il messaggio che arriva al grande pubblico è insostenibile: i membri della tribù passano per incivili contro invece l’esaltazione dei costumi dei rappresentanti francesi.

Montigau è cosciente che la battaglia per questa stagione è persa, ma il suo obiettivo è presentare al CSA un dossier in cui viene spiegato il perché non debba esserci una seconda edizione del reality, così come già annunciato da TF1.

Spiega Montigau:

Come molti, sono rimasto scioccato dalle immagini dello show. Ricordo ancora le parole usate in fuoricampo: “le popolazioni più remote della terra”, “primitivo” … Per me, essendo uno studente sul campo, questo vocabolario, questa presentazione non era ammissibile. Ho pensato alla denuncia immediatamente e ho avuto la fortuna di incontrare Jeremy Assous, cioè colui che viene descritto come “l’avvocato che ha scosso il reality” (ride). Mi ha consigliato di non concentrare i miei sforzi sulla denuncia proprio proprio perché TF1 si aspettadella polemica per ottenere più ascolti. Mi ha proposto, invece di attaccare il problema in maniera generale sul concetto stesso e sul perché Tf1 ha scelto un programma del genere che, tra l’altro, spaccia come “grandioso”. Ecco perché è nato il collettivo.

Il promo:

[Via | France Soir , humanite, Melty, Tele 2, TF1]
[Foto | TF1]