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Valerio Merola a Grasso: “Si aggiorni, il merolone è storia vecchia di 14 anni”. Intervista esclusiva

Ho sentito Valerio Merola al telefono per l’intervista. La voce è limpida e corposa. Era in pausa di registrazione del programma che lo vede volente o nolente protagonista di questa coda d’estate: La Giostra sul 2. Mi ringrazia Merola per l’articolo scritto. Onestamente non credo di meritare i suoi ringraziamenti, ho solo espresso legittimamente la

di marina
pubblicato 12 Agosto 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 13:38

Ho sentito Valerio Merola al telefono per l’intervista. La voce è limpida e corposa. Era in pausa di registrazione del programma che lo vede volente o nolente protagonista di questa coda d’estate: La Giostra sul 2. Mi ringrazia Merola per l’articolo scritto. Onestamente non credo di meritare i suoi ringraziamenti, ho solo espresso legittimamente la mia opinione e per scansare ogni equivoco gli svelo che non sono una sua fan e che lui non mi ha mai entusiasmato troppo. Però, non trovo giusto, che a 14 anni da una vicenda giudiziaria che si è conclusa con un nulla di fatto, in cui è stata riconosciuta la sua innocenza, ancora ci si marci su. Sopratutto, gli ribadisco che vorrei vedere cosa sa fare, come è cresciuto professionalmente, quanto è maturato.

Ci chiariamo entrambi su un punto: l’Italia televisiva è piena di vicende giudiziarie analoghe o forse anche peggiori. E spesso i personaggi protagonisti di tali vicende sono riabilitati, si riabilitano, si ricostruiscono, si rinnovano, si rimettono in gioco senza essere impallinati alla stessa maniera di Merola.

Io la trasmissione l’ho vista. E non soloen passant, ma ho seguito già tre puntate. Trovo che Valerio Merola, con i suoi autori, abbia deciso di rientrare in punta di piedi nelle case degli italiani. Di fatto è stata evitata una trasmissione strombazzante e caciarona e evidentemente hanno preferito planare più semplicemente su un programma costruito per funzionare già al primo collaudo. La Giostra sul 2 è certamente professionale e non è raffazzonata, casinara, superficiale o insulsa..Semmai, l’appunto che io faccio è che è forse troppo distaccata, quasi timorosa o spaventata nel poter destare anche una piccola discussione. Ecco non è neanche asciutta e lineare. Piuttosto è come se vi fosse tutt’intorno un sentimento di profonda esitazione.

Dopo il salto l’intervista.

D.: Dico a Merola delle mie sensazioni e di come trovo che tutto proceda in binari così definiti da sembrare che la sua sia una conduzione da pilota automatico: senza sbalzi, sbavature o sforamenti…ma anche molto frenata. Il che non mi aiuta a capire ancora che forma abbia oggi il suo stile e la sua conduzione.

R.: La mia conduzione è tranquilla, senza sbavature. Gli autori mi hanno chiesto questo e io eseguo. Tu lo hai notato. Grasso no. Grasso è ancorato al merolone. Ma è una storia vecchia di 14 anni. Ma si aggiornasse. Nel frattempo ho anche fatto altre cose. Che scriva della trasmissione senza andare a ripescare quella storia. Proprio non ne posso più. Le persone crescono, cambiano, vanno avanti, si evolvono…

D.: Hai vissuto già un bel po’ di anni di purgatorio. Ora finalmente questo rientro che mi sembra tu viva come riscatto.

R.: Finalmente. (sospira e la sua voce è raggiante) Torno alla conduzione dopo anni di lavoro in silenzio.

D.: Si chiede Grasso se tu sia in quota alla Lega.

R.: Ma perfavore. Sono un professionista che lavora da 25 anni in Tv.

D.: Dunque, proseguiamo con le critiche: fai cazzeggio estivo e c’è troppa gnocca…

R.: Cazzeggio estivo…mica in una trasmissione estiva a metà mattina si può parlare di filosofia…si chiacchiera, si fa compagnia a pubblico che per un motivo o per un altro è a casa davanti alla tv. Eppoi voglio precisare una cosa: questo programma non costa un centesimo alla Rai e in un momento di austerity mi sembra giusto che chi può faccia la sua parte.

D.:Capitolo gnocche, Merola…

R.: In trasmissione abbiamo poche ballerine, ben vestite, con cui neanche parlo…

D.: Ti leggo un po’ di commenti lasciati dai lettori al mio post. Dimmi cosa ne pensi. (passo alla lettura dei vostri commenti).

R.: Posso solo dire che molti mi accusano di cose non vere. Non è vero ad esempio che io sia stato una figura marginale in tv. Anzi ero molto presente, se non sovraesposto e avevo anche delle mie trasmissioni. Oppure, non è vero che non ho 25 anni di carriera in tv. Eccome se ho esperienza e professionalità. Discutiamo pure sul fatto che posso non piacere, che non piace la mia trasmissione o la conduzione. Ma sono comunque un professionista che a suo tempo ha lanciato il primo talent show. Era Bellissima su Italia1.

D.: Lo sai che sul web non c’è traccia? Che spiegazione ti dai?

R.: Ho sempre lavorato e agito da solo. In questo senso sono un personaggio atipico. Non mi sono mai affidato a potenti agenti; non ho mai pensato di curare attraverso i contatti e le conoscenze la mia carriera. Ad esempio, nel 1985 fui contattato, attraverso un telegramma che ancora conservo, da Dino Vitola che all’epoca era uno degli agenti più forti, uno scopritore di talenti. Ebbene mi offriva la sua collaborazione, definendomi, dopo avermi visto a Fantastico5 “il miglior presentatore italiano”. Io rifiutai perché volevo essere indipendente. Perciò non ho mai pensato di lasciare traccia di quel che facevo. Sono andato avanti e basta.

D.: Leggiamo assieme i dati Auditel pubblicati dal nostro Hit nella sua Analisi? Che ne pensi?

R.: Un miracolo! Dunque: la trasmissione è partita di domenica 8 agosto, senza promo, senza lanci pubblicitari sui quotidiani. Nessuno sa che esiste. E già facciamo questi ascolti. Io lo definisco un miracolo. Poi se tra i miei telespettatori ci sono persone anziane ne sono felice. Pensiamo in che giornate siamo: nel pieno del mese di agosto. Saranno persone costrette a casa. Mi sta bene fargli un po’ di compagnia.

D.: Gradito rientro quello di Gegia che presta la voce al Polpo Miranda.

R.: Gegia è una grande professionista che negli anni ’80 è stata la beniamina di una intera generazione di bambini. La sua voce però ha catturato anche i bambini di oggi che già l’adorano. Miranda, poi, sta diventando una star.

D.: Con te, l’alfiere Rosanna Cancellieri…

E’ una rara amicizia nata in un mondo difficile. Rosanna per essermi vicino, nel momento del mio rientro, ha mollato le sue sacrosante ferie, ha preso diversi aerei ed è venuta qui in Calabria.

D.: Che feedback hai ricevuto per ora?

R.: Tantissime mail, e moltissimi complimenti dalle mie pagine su facebook. Posso solo chiederti un favore, una cosa a cui tengo moltissimo?

D.: Prego

R.: Puoi scrivere che finalmente alla tv è stato restituito un professionista e che io sono uno dei pochi presentatori in Italia che ancora sa parlare l’italiano?