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Toto Emmy 2010 – Miglior attore non protagonista per una serie drama e per una serie comedy

Secondo turno per i nostri Toto Emmy 2010: dopo avervi chiesto di votare per il Miglior attore di una serie drama (siete ancora in tempo per partecipare, cliccate qui), ora tocca alle categoria Miglior attore non protagonista per una serie drama e per una serie comedy.Se per i drama le novità sono poche (segnaliamo la

pubblicato 28 Luglio 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 13:57


Secondo turno per i nostri Toto Emmy 2010: dopo avervi chiesto di votare per il Miglior attore di una serie drama (siete ancora in tempo per partecipare, cliccate qui), ora tocca alle categoria Miglior attore non protagonista per una serie drama e per una serie comedy.

Se per i drama le novità sono poche (segnaliamo la doppia nomination di “Lost”), sorprende invece la categoria comedy, dominata (in tre casi su sei) da “Modern Family”, che compare con tre degli attori più significativi della sua prima stagione.

Avete tempo per votare fino a pochi giorni prima della cerimonia ufficiale, che si terrà il 29 agosto. Dopo il salto, l’elenco dei nominati ed una breve descrizione.

Toto Emmy 2010


A chi assegneresti l’Emmy 2010 per la categoria “Miglior attore non protagonista per una serie drama”?

John Slattery per il ruolo di Roger Sterling Jr. in “Mad Men” (Amc): 48 anni, già nominato altre due volte agli Emmy per lo stesso ruolo, Slattery in Italia è conosciuto anche per essere stato in “Desperate Housewives”, dove ha interpretato Victor, sindaco di Fairview e marito di Gabrielle. Con lo stesso fascino con cui ha conquistato la casalinga disperata, John, figlio del fondatore della Sterling Cooper, ha sedotto numerose donne nella sua vita. E gli incidenti di percorso non l’hanno fermato, nè lo fermeranno, anche se con Jane potrebbe aver messo la testa a posto.

Aaron Paul per il ruolo di Jesse Pinkman in “Breaking Bad” (Amc): 30 anni, già visto in “Big Love”, anche per lui due nomination agli Emmy per questo ruolo, che non solo gli ha regalato popolarità, ma si è anche imposto nella storia, nonostante non sia il protagonista. Socio in affari con Walter, da ex studente a spacciatore, il percorso di Jesse sembra destinato ad altre sorprese.

Martin Short per il ruolo di Leonard Winstone in “Damages” (Fx): 60 anni, entra nella serie nella terza stagione, per interpretare Leonard Winstone, avvocato della famiglia Tobin. Affidabile e onesto, fin quando Patty Hewes non inizia ad indagare. Sarà a quel punto che il vero volto di Winstone uscirà allo scoperto. Short ha già vinto un Emmy per “Second City Television”.

Terry O’ Quinn per il ruolo di John Locke in “Lost” (Abc): 58 anni, vincitore di un Emmy nel 2007 e di un Saturn Award. Doppio lavoro per lui quest’anno nell’ultima stagione di “Lost”, dove è stato sia l’ex impiegato a cui l’Isola ha dato una seconda possibilità che l’incarnazione del mostro di fumo tanto temuto dagli altri protagonisti. Se dovesse vincere, sotto quale forma andrà a ritirare il premio?

Michael Emerson per il ruolo di Benjamin Linus in “Lost” (Abc): 56 anni, ha già vinto due Emmy. Uno per un ruolo da guest star in “The Practice”, un altro per il personaggio di Ben Linus. Sarebbero in tanti a volere che Emerson facesse il bis: il suo Ben, prima cattivo, poi buono, poi ancora cattivo, è entrato nella storia dei migliori personaggi dei telefilm, superando anche i protagonisti della serie stessa.

Andre Braugher per il ruolo di Owen Thoreau Jr. in “Men of a Certain Age” (Tnt): 48 anni, si è già portato a casa due Emmy, uno per la miniserie “Thief”, l’altro per il ruolo di Frank Pembleton nella serie “Homicide”, e quest’anno l’abbiamo anche visto come psicologo del Dr. House. In questo caso, però, viene nominato per un altro personaggio: l’iperstressato e diabetico Owen, venditore di auto nella concessionaria del padre, con cui ha un rapporto sempre in bilico.

A chi assegneresti l’Emmy 2010 per la categoria “Miglior attore non protagonista per una serie comedy”?

Chris Colfer per il ruolo di Kurt Hummel in “Glee” (Fox): 20 anni e già una candidatura agli Emmy. Colfer ha conquistato tutti grazie a Kurt, l’unico gay presente nel Glee Club della Fox. E come tutti gli altri, la sua voce (e l’amicizia con gli altri “losers”, come Mercedes e Finn) è l’unica arma per combattere gli arroganti del liceo.

Neil Patrick Harris per il ruolo di Barney Stinson in “How I Met Your Mother” (Cbs): l’attore 37enne, divenuto popolarissimo in questi anni tanto da guadagnarsi altri ruoli (come in “Glee” ed in “Dr. Horrible”) è alla quarta nomination. Il casanova ed allergico alle relazione Barney è ormai uno di casa agli Emmy, tant’è che Harris ha condotto la cerimonia l’anno scorso. Da ospite sarà più fortunato?

Jesse Tyler Ferguson per il ruolo di Mitchell Pritchett in “Modern Family” (Abc): il 35enne Ferguson è alla sua seconda nomination assoluta (l’altra è dei Sag Awards). Mitchell, gay dal difficile rapporto col padre Jay, è diventato papà da poco, ma questo non gli è servito molto ad acquistare maggiore fiducia in sè stesso, così come non aiuta l’eccentrico compagno Cameron, il cui interprete Eric Stonestreet è nominato nella stessa categoria, insieme al “cognato” Ty Burrell. Quando si dice una sfida in famiglia…

Jon Cryer per il ruolo di Alan Harper in “Due uomini e mezzo” (Cbs): nominato tre volte e vincitore già di un Emmy, l’attore 45enne protagonista della sit-com più vista d’America ci riprova. Sarà difficile per il suo Alan, tranquillo e tanto diverso dal fratello Charlie, vincere un’altra volta la statuetta, per via anche degli avversari più “di moda”, ma se Cryer è stato nominato in tutto cinque volte ci sarà un motivo…

Eric Stonestreet per il ruolo di Cameron Tucker in “Modern Family” (Abc): 39 anni, anche lui è nominato per la prima volta, insieme all’interprete di Mitchell, di cui è la spalla ideale. Fidanzati ma spesso in contrasto, sempre uniti per la figlia adottiva Lily. Cameron ha messo da parte il lavoro ed altre passioni per crescere la bambina, ma questo non vuol dire che sia un perfetto casalingo…Forse è questo che lo rende irresistibile alle risate.

Ty Burrell per il ruolo di Phil Dunphy in “Modern Family” (Abc): prima nomination anche per l’attore 37enne già visto in “Back to you” e “Out of Practice-Medici senza speranza”. Avete presente quei padri che fanno di tutto per sembrare moderni, che parlano coi figli come fossero degli amici e che rimediano sempre qualche figuraccia? Ecco, se non fate parte di questa categoria Phil è uno dei personaggi della comedy che vi farà più ridere.