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Rai 4 vs. La5: nasce la controprogrammazione anche sul digitale terrestre free

Può una ‘vecchia volpe’ della tv come Carlo Freccero, direttore di Rai 4, temere la concorrenza della neonata La5, diretta dal suo ‘dirimpettaio’ e capo di Canale 5 sulla generalista, Massimo Donelli? Sembrerebbe quantomeno prematuro anche solo pensarlo, anche perchè stiamo parlando di una rete, Rai 4, molto amata dai giovani, che ha già un

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pubblicato 15 Luglio 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 14:14


Può una ‘vecchia volpe’ della tv come Carlo Freccero, direttore di Rai 4, temere la concorrenza della neonata La5, diretta dal suo ‘dirimpettaio’ e capo di Canale 5 sulla generalista, Massimo Donelli? Sembrerebbe quantomeno prematuro anche solo pensarlo, anche perchè stiamo parlando di una rete, Rai 4, molto amata dai giovani, che ha già un proprio pubblico affezionato e che si sta affermando nel panorama del digitale terrestre da quasi 2 anni come una delle più viste in prima serata insieme alla sorpresa Boing. Al contrario La5 è nata solo il 12 maggio e, anche se sta scalando velocemente le vette degli ascolti più visti (come detto da Aldo Grasso sul Corriere) di strada ne deve giustamente ancora fare per catturare un pubblico stabile e duraturo.

Su segnalazione di un lettore molto attento, dopo una serie di riflessioni che anche noi abbiamo fatto, abbiamo seguito nelle scorse settimane fino a ieri ciò che veniva trasmesso dalla rete del digitale terrestre Rai e da quella del gruppo Mediaset per capire se fosse in atto la nascita di una controprogrammazione come ci era stato scritto. Non abbiamo la prova certa di quanto affermiamo logicamente, però da alcuni fattori sembrerebbe che l’ex direttore di Italia 1 e poi di Rai 2, dall’alto della sua esperienza pluriennale e della sua storia televisiva anche internazionale (ha diretto anche La Cinq, la tv francese di Fininvest), stia temendo l’ingresso nel panorama del digitale terrestre di una tv tematica come La5 e la stia controprogrammando anche in maniera ‘chirurgica’.

Nulla di male s’intende, anzi questa è la dimostrazione che certi soloni (soprattutto giornalisti politicizzati e sia detto senza che nessuno si debba ritenere offeso) che affermano che Rai e Mediaset non si controprogrammano, che esiste solo RaiSet e che sono tutti dello stesso padrone, come al solito vengono smentiti dai fatti, ma la cosa assai divertente della faccenda è proprio come Freccero controprogrammi Donelli, con prodotti sullo stesso genere e talvolta simili. Andiamo a vedere in dettaglio alcune sere che abbiamo analizzato.

la mia super ex ragazza Partiamo dal 12 maggio, giorno del kick-off di La5. Il canale del dtt free trasmetteva la prima tv dedicata, come prevede il target di riferimento 15-40 giovane femminile, Come tu mi vuoi, con Nicholas Vaporidis e Cristiana Capotondi nel ruolo di una bruttina. Come rispondeva allora Rai 4? Con un film sicuramente femminile, La mia super ex ragazza interpretato da una Uma Thurman alle prese con la sua doppia identità di supereroe e ragazza normale. Trovate anche voi analogie con il film di Volfango De Biasi o è una semplice coincidenza?

Shall we dance? Optiamo per la seconda ipotesi e vediamo ciò che è accaduto ieri. Come noto, ieri sera su La5 è partito uno degli appuntamenti più attesi della stagione estiva della rete, “Amici in Tour“, con i ragazzi protagonisti della nona edizione del talent show ideato e condotto da Maria De Filippi ad esibirsi in 10 tappe in giro per l’Italia. Ebbene, Rai 4 per fronteggiare questo prodotto senz’altro forte ha addirittura sparato un filmone come Shall we dance? con Richard Gere e Jennifer Lopez. Si dirà, ma era una replica: vero, però andiamo a vedere cosa tratti Shall we dance, ossia il ballo e il ballo a coppia, una delle componenti trainanti di “Amici”. Ecco cosa intendiamo quando parliamo di controprogrammazione chirurgica, studiata nei minimi dettagli.

Million Dollar Baby Infine, la prova del nove di questo ‘attacco’ a La5 da parte di Rai 4 è data da ciò che il bravissimo e capace Freccero programmerà mercoledì prossimo contro la seconda tappa di “Amici in Tour“. Ebbene, nonostante Rai 4 sia un canale più dedito a film ‘di secondo piano’ che non troverebbero collocazione in prima serata sulla tv tradizionale o alle serie tv, trasmette dopo solo 2 passaggi su Rai 1 (e come segnalato da un lettore anche su Rai 3) un film come Million Dollar Baby diretto da Clint Eastwood, vincitore anche del Premio Oscar. Anche in questo caso possiamo dire di trovarci di fronte ad una controprogrammazione a tavolino, dato che la pellicola si avvicina, con le dovute proporzioni, al talent con una ragazza che tenta di arrivare a diventare campionessa nel mondo della boxe facendo molti sacrifici nella propria vita e arrivando anche ad un gesto estremo.

Se come dicono i cultori dei gialli, 3 indizi fanno una prova, possiamo dire senza temi di smentita che Rai 4, che per molto tempo ha cavalcato indisturbata nella prateria del digitale terrestre, ora con l’avvento di La5 teme di perdere la leadership guadagnata con sudore (e pochi soldi assegnatigli da Viale Mazzini) e fa di tutto per controprogrammarla. La cosa che lascia sorpresi è la mission delle due reti: Rai 4 non ‘dovrebbe’ controprogrammare La5 poichè la prima non è una rete tematica ma è aperta a tutti i target, seppure giovanili, mentre la seconda è tematica, più femminile, giovane e non può discostarsi da ciò che l’azienda le ha assegnato onde evitare di andare a dare fastidio alla generalista. La tv diretta da Freccero non ha i vincoli di La5 e sfrutta questa potenzialità per controprogrammarla, ma allo stesso tempo potrebbe dare fastidio alle altre reti in chiaro. Se i dati diffusi da Grasso sono veri il timore di un esperto di tv quale è Freccero è giustificato: si pensi che Rai 4 esiste dal 14 luglio 2008 e La5 solo dal 12 maggio 2010 e quest’ultima sta scalando le classifiche tra le reti più viste nonostante non abbia la copertura totale del territorio (in alcune zone d’Italia non si vede neppure) e non sia ancora stata lanciata con prodotti ad hoc e spin-off di reality come accadrà dal prossimo autunno. La ‘guerra della controprogrammazione‘ quindi è solo all’inizio e sarà senz’altro senza esclusione di colpi. Ci aspettano anni di variazioni forsennate come già accade con la tv generalista: chi la spunterà?

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