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Intervista Incrociata: Botta e risposta fra Miriam Leone e Tiberio Timperi

Sono i padroni di casa del week end mattutino di Rai1 con il programma campione di share della prima rete del servizio pubblico radiotelevisivo “Unomattina in famiglia”. Parliamo di Miriam Leone e Tiberio Timperi, oggi ospiti e contemporaneamente padroni di casa della nostra speciale rubrica “Intervista Incrociata”.

di Hit
pubblicato 26 Marzo 2013 aggiornato 21 Gennaio 2021 16:44

Miriam, attualmente in campo, oltre che nelle dirette del fine settimana di Rai1 anche nel programma in onda il lunedì in seconda serata su Rai MovieMovie Drugstore” , oltre che essere candidata per condurre la prossima Vita in diretta e Tiberio (che “Vita in diretta” potrebbe condurla ad occhi chiusi) impegnato anche su Rai Premium il giovedì in seconda serata con “Attori e divi Italiani” e che proprio quest’anno compie 30 anni di carriera (di cui parleremo presto con lui proprio qui su TvBlog). Spazio dunque alle 5 domande di Miriam Leone a Tiberio Timperi e viceversa. Iniziamo come sempre in ordine alfabetico con le domande di Miriam a Tiberio.

Miriam: Quando eri piccolo cosa sognavi di diventare?

Tiberio: Da piccolo, al contrario dei miei coetanei schierati a favore di pompieri o agenti segreti, sognavo di fare quello che poi avrei fatto. Radio, giornalista, televisione. Era un sogno talmente folle, parliamo di tempi in cui c’era solo la Rai, che non osavo dirlo a nessuno. Tantomeno a me stesso. Ma sapevo che in qualche modo ce l’avrei fatta.

Miriam: Se potessi rinascere donna,quale sarebbe la prima cosa che vorresti capire e sperimentare?

Tiberio: Se, rinascendo, fossi donna, sarei curioso di sperimentare la maternità. Essere dall’altra parte della barricata. Indispensabile pero’, sarebbe avere la memoria della vita precedente.

Miriam: La tua è una carriera trasversale(a proposito,ancora auguri per i 30 anni da poco compiuti!): hai saputo spaziare dalla radio al giornalismo,dalla recitazione all’intrattenimento;hai anche scritto dei libri. C’è qualcosa che non rifaresti? Qualcosa cui vorresti tornare a dedicarti e che ti sei lasciato alle spalle? E in quale,tra queste attività,senti di esprimerti al meglio?

Tiberio: Rifarei tutto perche’ anche le cose meno belle sono servite a fare di me quello che sono. Diciamo che se avessi avuto la possibilita’ di esprimermi meglio come giornalista, forse sarei ancora a Mediaset, al TG4. O nei dintorni. A causa dei rapporti non proprio idilliaci con il mio direttore di allora, invece, mi sono rimesso in gioco e ho sperimentato e approfondito nuovi campi del settore televisivo. Cogliendo la possibilita’ di tornare in Rai dove ho mosso i miei primi passi nella radio, nell’ormai lontano 1983. Credo di essere molto duttile, la qual cosa unita alla mia passione del mondo della comunicazione fa si che non abbia problemi a sperimentarmi nei diversi ambiti offerti dal mondo della comunicazione.

Miriam: Parafrasando Karl Popper,quanto la televisione può essere “cattiva maestra” ? E quali sono i tuoi programmi preferiti?

Tiberio: La televisione di per se non e’ una cattiva maestra. I cattivi maestri sono certi autori e certi dirigenti televisivi che calpestano la sensibilita’ dei telespettatori e la dignita’ di chi lavora in tv. Ultimamente sto navigando nel digitale terrestre e trovo molto interessante l’offerta di canali come Rai Movie, Premium, La7 e DMax. In particolare non perdo una puntata di Top Gear.

Miriam: E tu,a conti fatti,cosa hai imparato dalla televisione e cosa ancora hai da imparare?

Tiberio: Dalla televisione ho imparato a calibrare le parole, a capire che la molteplicita’ e la varieta’ di chi segue hanno una sensibilità di cui si deve tener conto. Ho imparato che a volte i silenzi o le pause valgono piu’ di mille parole. Ho imparato che non e’ importante quanto uno sia inquadrato ma piuttosto quello che dice. Ho imparato che la televisione e’ ginnastica, mentale e fisica. E che non la puoi improvvisare. Il talento serve ma solo se supportato dall’impegno, dal sacrificio e dalla costanza.

Miriam: P.S. Avrei voluto chiederti quale,tra le tue partner professionali,fosse la tua preferita,ma preferisco non sapere e poi non mi pareva elegante…

    Scambio di ruoli
    E’ venuto ora il momento di invertire i ruoli, con Tiberio Timperi nelle vesti di intervistatore e Miriam Leone in quelle di intervistata, via dunque con la prima domanda.

Tiberio: Scegli un primo piano…in televisione o un attico a Trastevere?

Miriam: Meglio una casa sull’acqua con cui poter partire per godersi ancora il viaggio (appena iniziato). Meglio la fluidità. Meglio le tappe,che i piani.

Tiberio: Dietro ad un uomo di successo c’e’ sempre una donna. Vale il contrario?

Miriam: Non riuscendo a rifugiarmi nei “sempre” credo che dipenda dai casi. Ci si può salvare,sostenere o,viceversa,distruggersi a vicenda. A volte,dietro grandi persone,ci sono grandi madri e grandi padri.A volte anche no. Ma credo che,donna e uomo,uomo e uomo,donna e donna,l’importante sia starsi accanto.

Tiberio: Le veline con i calciatori e le conduttrici…?

Miriam: Non saprei rispondere al plurale. Comunque,la questione vera era quella di Venditti sulle segretarie con gli occhiali e gli avvocati.

Tiberio: Meglio un politico buon agente o un agente buon politico? C’e’ confine tra l’essere paraculi e diplomatici?

Miriam: Meglio talento, impegno, passione, fortuna e un buon agente. Paraculi si nasce,diplomatici si diventa.

Tiberio: Dopo George Clooney, Tiberio Timperi. What else?

Miriam: Un caffè in riva al mare,ma non la mattina troppo presto.

Ringraziamo Miriam Leone e Tiberio Timperi per aver accettato il nostro invito ad essere i protagonisti di una puntata della nostra speciale rubrica “Intervista Incrociata” ed ovviamente i nostri più sinceri in bocca al lupo per tutto.