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Il Cda Rai precisa su Santoro e Annozero: “Se lui rimane, la trasmissione andrà in onda”

Tempi di palinsesti Rai, l’abbiamo visto. Giustamente la questione legata ai talk show invisi alla Maggioranza tiene banco. Tutti sembrano essere stati confermati nelle misure gradite ai rispettivi conduttori, ma il dubbio è dietro l’angolo, come si sa, e fino a quando non sarà la “carta” a cantare le parti sembrano destinate a rimanere fortemente

pubblicato 18 Giugno 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 14:52

Tempi di palinsesti Rai, l’abbiamo visto. Giustamente la questione legata ai talk show invisi alla Maggioranza tiene banco. Tutti sembrano essere stati confermati nelle misure gradite ai rispettivi conduttori, ma il dubbio è dietro l’angolo, come si sa, e fino a quando non sarà la “carta” a cantare le parti sembrano destinate a rimanere fortemente appese al cappio. Antonio Verro, componente di maggioranza del Cda della Rai, ha provato a fare un minimo di chiarezza ai microfoni di KlausCondicio. Anzitutto la questione legata ad Annozero: dai palinsesti non si capisce granché, sebbene risulti previsto un programma di “approfondimento” affidato a Santoro. Dice Verro:

“Tutto è legato alla decisione di Michele Santoro di rimanere in Rai o meno. Stando alle sue parole, in conferenza stampa, pare che abbia deciso di restare, smentendo così quello che noi avevamo votato su proposta del direttore generale in consiglio di amministrazione ovvero un pre-accordo consensuale in cui Santoro accettava uno scivolo per l’esodo volontario dall’azienda. Se comunque Santoro rimanesse è chiaro che la trasmissione andrà in onda regolarmente. La mia sensazione è che tutto rimarrà come prima”.

Verro ha anche fatto il punto sul programma di Serena Dandini, Parla con me, precisando come l’eventuale decisione di “tagliare” qualche puntata settimanale non sarebbe da addurre a pratiche censorie, bensì a logiche aziendali, relative ai costi della trasmissioni (elevati) rispetto ai ricavi pubblicitari (molto scarsi).

In più aggiunge:

“Parla con me parte da una posizione di 4 serate, in conflitto con il fatto che alcune seconde serate di RaiTre dovrebbero essere destinate alla celebrazione dei 150 anni dell’Unita’ d’Italia. Quindi e’ abbastanza logico ipotizzare e prevedere almeno 2/3 delle serate alla Dandini e il resto a Minoli”.