Home La Pupa e Il Secchione Vittorio Sgarbi contro La Pupa e il Secchione: “Noi giurati seguivamo un copione”. A che prezzo?

Vittorio Sgarbi contro La Pupa e il Secchione: “Noi giurati seguivamo un copione”. A che prezzo?

Come volevasi dimostrare, il comedy show più recitato della tv, partito bene (complice una conduzione sprint) e finito peggio – per la vittoria pilotata di Francesca Cipriani – è rinnegato dai suoi stessi “volti”. In particolare da Vittorio Sgarbi, lo stesso che comodamente seduto in giuria sparava a zero sul Più Grande (non perdendosi una

pubblicato 17 Giugno 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 14:53


Come volevasi dimostrare, il comedy show più recitato della tv, partito bene (complice una conduzione sprint) e finito peggio – per la vittoria pilotata di Francesca Cipriani – è rinnegato dai suoi stessi “volti”. In particolare da Vittorio Sgarbi, lo stesso che comodamente seduto in giuria sparava a zero sul Più Grande (non perdendosi una puntata e il relativo, nonché lauto, cachet). E che ora sul settimanale Visto sconfessa la credibilità de La Pupa e il Secchione, su cui è campato per settimane.

L’intellettuale si è reso conto solo a programma finito, forse perché ‘protestando a riflettori spenti’ non pagherà nessuna penale, di essere stato strumentalizzato dagli autori, trincerandosi dietro la differenza di spontaneità rispetto alla prima edizione (in cui pure era insorto):

“Quattro anni fa lo show rappresentava una novità perché c’era più verità, soprattutto grazie allo scontro tra me e Alessandra Mussolini. Ho saputo che a lei venivano date delle indicazioni di voto da parte degli autori. A me nessuno diceva nulla e così mi arrabbiavo tantissimo quando discutevo con lei. I nostri scontri avevano una spontaneità che in questa edizione è mancata. Ogni giudizio nasceva dal divertimento”.

Ecco le sue recriminazioni a posteriori:

La Pupa e il Secchione - seconda puntata 25 aprile 2010
La Pupa e il Secchione - seconda puntata 25 aprile 2010
La Pupa e il Secchione - seconda puntata 25 aprile 2010
La Pupa e il Secchione - seconda puntata 25 aprile 2010

“Quest’anno la giuria si è mossa sulla base di un accordo con la produzione. Non abbiamo avuto la possibilità di avere contraddittorio tra noi: anche noi seguivamo un copione, una sceneggiatura. Il programma sarà divertente per chi lo guarda, sono divertenti le coppie, ma per noi è stressante. Claudio Sabelli Fioretti non ha detto niente, Angela Sozio ha fatto degli interventi da tifosa, Platinette ha avuto dei momenti di arrabbiatura, quando ha attaccato Elena per esempio, ma non so se è stata imbeccata dagli autori. La Parietti, con la sua solita smania di farsi vedere, non riesce a mettersi in luce e quindi è frustrata. Abbiamo tutti caratteri forti, ma non ci siamo potuti esprimere. Io, per esempio, mi sono rassegnato a fare da notaio”.

Ma Sgarbi si è dimenticato che anche a Domenica Cinque, una delle tante trasmissioni in cui è stato ospite (di lusso) quest’anno, sosteneva a spada tratta le Pupe? E dire che lì andava in diretta e poteva permettersi di non essere tagliato o strumentalizzato (forse). Il fatto poi che si sia accanito così pesantamente contro la Parietti, dopo averci fintamente amoreggiato in ogni puntata, è segno della sua naturale abilità nel recitare.

Il punto è che il silenzio da contratto imposto a certi opinionisti rischia di trasformare anche quelli più autorevoli in “complici” del sistema. Al di là del fatto che l’intera edizione della Pupa si è autodenunciata come farsa – e i più allocchi di tutti a cascarci sono stati i secchioni – è più grave il finto valore aggiunto dato da una giuria rivelatasi, in fondo, connivente e mercenaria. E dunque a sua volta non difendibile.

Chissà se il capoprogetto, Simona Ercolani, vorrà replicare…

La Pupa e Il Secchione