Home Notizie Il logo di SkyTg24 listato a lutto per la “legge bavaglio”. Emilio Carelli: “Ricorreremo alla Corte dei diritti umani”

Il logo di SkyTg24 listato a lutto per la “legge bavaglio”. Emilio Carelli: “Ricorreremo alla Corte dei diritti umani”

Abbiamo parlato spesso di Emilio Carelli e del suo SkyTg24 in termini elogiativi, considerato soprattutto la pattumiera informativa in cui è caduto questo Paesello miserrimo. Da ieri, dopo l’approvazione della cosiddetta “legge bavaglio” che limiterà di molto il diritto del cittadino di essere informato (e, soprattutto, l’attività della Magistratura) il logo del telegiornale della rete

pubblicato 12 Giugno 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 15:01

Abbiamo parlato spesso di Emilio Carelli e del suo SkyTg24 in termini elogiativi, considerato soprattutto la pattumiera informativa in cui è caduto questo Paesello miserrimo. Da ieri, dopo l’approvazione della cosiddetta “legge bavaglio” che limiterà di molto il diritto del cittadino di essere informato (e, soprattutto, l’attività della Magistratura) il logo del telegiornale della rete di Murdoch è listato a lutto. Una provocazione che Carelli spiega ai colleghi di Repubblica:

“Ci sembrava un modo efficace per esprimere ai nostri telespettatori la preoccupazione di Sky per questa legge che è un attacco grave alla libertà di informazione e nasconde una vera insofferenza verso la libertà di stampa. Significa che non potremo parlare delle grandi inchieste chissà per quanto tempo. Noi, però, riconfermiamo il nostro impegno a dare tutte le notizie anche se questa norma intende limitare sia i giornalisti sia il diritto dei cittadini ad essere informati in maniera completa”.

Carelli non adotta mezze misure e in qualità di direttore, e quindi responsabile principale, di un telegiornale, che è anche l’organo principale attraverso cui informare i telespettatori e i cittadini, prende il toro per le corna e non ammette fraintendimenti circa la sua posizione:

“Tale voto è uno spartiacque per questa legislatura, una legge che limita il dovere dei giornalisti di informare e dei cittadini di essere informati, una situazione unica in Europa e un’anomalia che Sky segnalerà in tutte le sedi, fino alla corte dei diritti dell’uomo”.