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Barbara d’Urso: “A gentile richiesta l’ha voluto Piersilvio. Apprezzo la critica di TvBlog, altri si fanno pubblicità”

Barbara d’Urso, dopo l’intervista esclusiva a TvBlog realizzata dal nostro Share, si mette a nudo sul Giornale e Libero alla vigilia della sua nuova sfida impossibile, il preserale estivo dal titolo A gentile richiesta. L’intuizione alla base? Catturare il pubblico femminile stufo dei Mondiali di calcio. Dopo le nostre prime anticipazioni assolute, ecco come sarà

pubblicato 5 Giugno 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 15:11


Barbara d’Urso, dopo l’intervista esclusiva a TvBlog realizzata dal nostro Share, si mette a nudo sul Giornale e Libero alla vigilia della sua nuova sfida impossibile, il preserale estivo dal titolo A gentile richiesta. L’intuizione alla base? Catturare il pubblico femminile stufo dei Mondiali di calcio. Dopo le nostre prime anticipazioni assolute, ecco come sarà questo programma sperimentale dalla viva voce della conduttrice. A Donatella Aragozzini di Libero la D’Urso dichiara:

“Ci sarà un po’ di tutto: i veri protagonisti saranno le persone comuni, che verranno a raccontare le loro storie, a far vedere magari delle loro invenzioni strane, a esibirsi o a cercare di ritrovare qualcuno che hanno perso… cercheremo di rappresentare tutte le richieste che arrivano da casa e il pubblico potrà interagire attraverso il telefono e la e-mail, perché abbiamo attivato il centralone. E poi ci sarà un piccolo giochino molto semplice. L’apparenza inganna: ci sono un gruppo di genitori e un gruppo di figli, il concorrente dovrà accoppiarli pensando che appunto… l’apparenza inganna!”.

Quanto al fido Corazzon, anche lui dovrebbe essere confermato vista la sua presenza nei promo. Pare che rivestirà i panni di un inviato speciale… nelle spiagge “più sfigate” d’Italia. In ogni caso, la padrona di casa vola basso e non vuole mettersi contro il titolare indiscusso della fascia preserale di Canale 5:

“Si combattono anche le guerre perse in partenza. Andremo a coprire una roccaforte che è – e continuerà ad essere – di Gerry Scotti, che è bravissimo e il suo programma è molto seguito. Sostituire un quiz con un talk, con la parola, è rischiosissimo. Ne usciremo sicuramente bastonati ma combatteremo. Mi ha chiamata Piersilvio Berlusconi in persona per propormi questo programma. E quando il capo chiama io eseguo, mettendomi al lavoro con Claudio Brachino e Fabio Pastrello”.

Come ospite del prossimo anno la d’Urso spera di intervistare, invece, il papà Silvio, ma nelle vesti di uomo anziché di premier. Quanto all’anno appena trascorso, eccone un suo breve bilancio:

“Pomeriggio Cinque è un grande successo. Anche se c’è sempre la parte ludica e il gossip, mi gratifica ricevere complimenti dai politici di destra e di sinistra, perché ogni santo giorno c’è l’argomento serio di cui non parla nessuno. Quanto a Domenica Cinque, non mi piace gloriarmi per aver battuto Pippo Baudo. Abbiamo fatto una trasmissione molto accesa, ma molto, molto viva, che ha lanciato nuovi stili. Ad esempio i politici che vengono a raccontarsi senza mai parlare di politica. Alla partenza abbiamo avuto un paio di episodi forti per i quali abbiamo chiesto scusa, ma mi piace ricordare che sono cose avvenute nei primi due mesi, negli altri sette non è più successo”.

A gentile richiesta
Domenica Cinque 16 maggio 2010
Domenica Cinque 16 maggio 2010
Domenica Cinque 16 maggio 2010

urso domenica cinque Sempre su Libero quotidiano la D’Urso cita noi di TvBlog:

“Io stimo molto i critici quando fanno critiche costruttive. Una volta TvBlog ha detto ad esempio che sbagliavo a mettere i guantini di pelle con le borchie per affrontare temi seri, ho apprezzato e non li ho messi più. Se mi dicessero perché sono il peggior personaggio e perché le mie sono le peggiori trasmissioni, io migliorerei. Così invece farò sempre peggio, per vincerne sempre di più”.

A Vincenzo Pricolo de Il Giornale aggiunge:

“Sono contenta di essere servita agli ideatori dei Teleratti a ottenere visibilità. Spero di farlo ancora. Massì. Quanti ne ho vinti? Sei, sette… Se mi spiegavano il perché, mi impegnavo a migliorare. Visto che non l’hanno fatto, vuol dire che l’anno prossimo ne vincerò dieci”.

La d’Urso, insomma, ci insegna che ciascuno ha il suo stile e non si può dire che lei si vergogni, né si vanti, del suo. Noi, come sempre, la aspettiamo al varco, senza negarle un doveroso in bocca al lupo per questa ennesima scommessa aziendale. A seguire vi facciamo un regalo: la storia di tutti i suoi esilaranti trash-promo, fino allo stesso di A Gentile Richiesta.