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Eddy Martens a TvBlog: “Scommetto su Antonella in versione Oprah Winfrey”

Di Eddy Martens, da quando è arrivato in Italia come fidanzato di Antonella Clerici, si è parlato molto. Tante parole e polemiche sull’ingaggio come autore dei programmi della compagna conduttrice e su presunti stipendi a 5 stelle. Ora Eddy parla a TvBlog facendo chiarezza con sincerità e disponibilità sul suo ruolo e sul suo ingresso

di Hit
pubblicato 19 Maggio 2010 aggiornato 21 Gennaio 2021 16:06

Di Eddy Martens, da quando è arrivato in Italia come fidanzato di Antonella Clerici, si è parlato molto. Tante parole e polemiche sull’ingaggio come autore dei programmi della compagna conduttrice e su presunti stipendi a 5 stelle. Ora Eddy parla a TvBlog facendo chiarezza con sincerità e disponibilità sul suo ruolo e sul suo ingresso nella Tv italiana senza pretendere di riuscire a fermare le facili critiche. Una chiaccherata dove c’è spazio anche per lanciare qualche nuova idea per il suo futuro e quello di Antonella Clerici.

Come è nata la tua voglia di far televisione?

“Io sono un appassionato di televisione da sempre. Non mi era mai venuto in mente di lavorarci. Stando con Antonella ogni tanto capitava di darle qualche consiglio ed un giorno mi chiese di fare un test a “La Prova del Cuoco” e mi ha proposto per farmi fare uno stage alla Endemol. Da lì poi è partito tutto.”

Hai subito resistenze da parte dei tuoi colleghi?

“Non ho avuto resistenze dai colleghi autori perché è gente di grande intelligenza. Sanno che prima di criticare devono dare la possibilità di far vedere quanto uno vale. Ho avuto con loro un feeling istantaneo e una ottima sintonia. Hanno capito che ero capace di fare quel lavoro, che sicuramente pian piano con l’esperienza sarei migliorato.”

Si è discusso molto sui tuoi impegni come autore. Hai scelto volutamente di non difenderti?

“Sicuramente sono stato raccomandato da Antonella ed era normale che tutti dicessero che lavoro qui grazie a lei. Finché non hai fatto vedere quello che puoi valere è inutile parlare. Non avrebbe senso. Volevo far vedere quello che valevo e poi lascerò dire alla gente se sono capace a fare questo lavoro o no. Ci saranno sicuramente quelli che continueranno sulla loro strada senza darmi nessuna possibilità. A loro non ha senso rispondere. Devo rispondere a chi mi fa un contratto e loro devono dirmi se posso servirgli o se valgo. Io sono soddisfatto di quello che ho fatto e cercherò di migliorare ancora imparando da chi mi sta accanto.”

Come reagivi leggendo sui giornali tutte queste polemiche sul tuo ingaggio nei programmi di Antonella?

Come reagivi leggendo sui giornali tutte queste polemiche sul tuo ingaggio nei programmi di Antonella?

“All’inizio ci rimani sicuramente male perché leggi cose false che non capisci nemmeno da dove vengano. Dicevano che rimanevo in camerino a giocare alla playstation, assolutamente falso visto che odio giocare alle consolle e videogiochi. Leggevo e lo trovavo anche ingiusto voler inventarsi cifre assurde sul mio stipendio. Non solo per chi mi stava intorno in televisione ma anche per la gente normale che magari guadagna poco e leggendo queste cose mi vedeva per quello arrivato in Italia che era diventato ricco. Lo trovavo pericoloso anche per me, avevo paura di portare in giro il cane e trovare qualcuno che non potesse invece arrivare alla fine del mese con lo stipendio che mi volesse aggredire…”

Come si comportavano con te le persone dell’ambiente televisivo?

“Le persone con cui stavo vedevano che mi impegnavo e lavoravo. Ho avuto problemi magari con le redazioni dei programmi che ovviamente si chiedevano perché io facessi l’autore e non loro. Da lì sono partite tante cattiverie che poi sono arrivate sui giornali. Strada facendo però ho dimostrato anche a loro che facevo il mio lavoro e meritavo di stare lì. Non pretendevo di non far niente perché sono il fidanzato di Antonella Clerici. In tanti mi hanno detto di avere cambiato idea con il tempo.”

I tuoi primi passi come autore li hai mossi all’interno de “La Prova del Cuoco”. Come è stato iniziare questa avventura professionale?

“Vedere la Tv e farla è sicuramente diverso. Guardandola hai delle idee ma una volta dentro capisci che ci sono meccanismi sicuramente diversi. Dovevo prima imparare e conoscere certi meccanismi per poter parlare. All’inizio avevo delle idee ma erano le stesse che probabilmente avevano già scartato loro o testato 4 o 5 anni prima. Quando sono entrato ho voluto imparare certe cose inserendo le mie idee solo con il tempo. Il mio lavoro è iniziato veramente il secondo anno proponendo e producendo le mie idee che al terzo poi sono stato messe in scaletta come l’aggiunta di “Chi batterà lo chef?” o la gara eliminatoria dei giovani cuochi.”

A Sanremo invece non figuravi nello staff degli autori. Una scelta forzata o voluta?

“Non mi sono certo volutamente tirato indietro ma sapevamo che si sarebbe creato un altro caos. Allora abbiamo detto ok mi tiro indietro però voglio far comunque il mio lavoro. Anche lì è stata una bella vittoria perché con alcune scelte ho portato grana anche a chi non voleva che rimanessi.”

Quali sono state le tue soddisfazioni da questo Sanremo?

“Ho lavorato tantissimo sulla quarta serata. Volevo fortemente Bob Sinclair e Giovanni Vernia di “Zelig”. Nessuno ci credeva perché era troppo per un pubblico giovane, non quello di Raiuno. Ho spinto ad andare avanti e sapere ora che è stata la quarta serata più vista da un bel po’ di edizioni mi da sicuramente una grande soddisfazione.”

Cosa pensa Antonella delle tue idee?

“Lei mi ascolta tantissimo ma ovviamente non mi dice subito si, anche se sono il suo fidanzato. Lei ha 20 anni di televisione alle spalle e quando mi dice che una idea non potrebbe funzionare mi fa anche capire il perché. Io le dico quali sono secondo me i punti di forza e se lei mi convince che non puo’ funzionare lasciamo perdere senza problemi. Lei è una donna che ama anche mettersi in gioco, osare così come è successo quando ha ballato con Bob Sinclair. In tanti hanno sicuramente detto che era ridicola vestita così però il riscontro il giorno dopo c’è stato. Quando crede in una idea la porta fino in fondo senza esitazioni.”

Come trovi il panorama televisivo attuale?

“E’ molto difficile perché anche nel resto del mondo è rimasto poco di nuovo. E’ da 10 anni che il reality ha cambiato la televisione e il mercato sta arrivando ad una saturazione. Non è ancora stato trovato un nuovo punto di svolta da dove ripartire. Oggi poi con la crisi c’è poca voglia di rischiare e inventarsi. Secondo me però in Italia continueranno a funzionare i programmi che parlano al cuore, ma non in modo triste. Oggi non c’è troppo bisogno di piangere, c’è voglia di divertirsi lasciando da parte la crisi e la tristezza. Poi ovviamente culo e tette funzionano sempre anche se lo reputo un po’ triste.”

C’è spazio per proporre idee nuove su Raiuno?

“Si. Anche se dicono che è una rete per vecchi in realtà ogni anno si è provato a fare qualcosa di nuovo. C’è stata la scommessa de “I Migliori Anni” ed è stata vinta. “Tutti Pazzi per La Tele” è una altra scommessa che è stata vinta nonostante poi il secondo anno non sia stata gestita al meglio. Anche in “Ti Lascio Una Canzone” all’inizio nessuno ci credeva. E’ una rete che da anche spazio alle novità. Non capisco perché a Mediaset con tutti i mezzi che hanno alla fine finiscono per copiare.”

Hai già in mente qualche idea per la nuova edizione di “Ti lascio una canzone”?

“Il programma è forte, non si può cambiare tanto perché il meccanismo è quello. La cosa forse da cambiare per non stancare il pubblico è l’immagine dello spettacolo e dell’esecuzione dei brani da parte dei bambini. L’impatto visivo. Non solo belle luci e bei bambini ma portare quasi il telespettatore a sentirsi a Napoli mentre il bambino canta una canzone napoletana. Anche sulle canzoni ci sarà da fare una nuova bella ricerca.”

In quale nuovo programma vedresti bene Antonella?

“Ne abbiamo parlato molto. Lei ha già fatto molto nell’ambito della cucina, giornalismo, musica, sport ma lei è veramente amata dalle donne e la vedrei proprio in un programma stile Oprah Winfrey. Un programma aperto a tutti, che si rivolge alla stessa gente che la ferma per strada e che le scrive messaggi o le chiede consigli. E’ una di famiglia con una età che le permetterebbe anche di dare consigli. La vedrei bene in questo contesto ma anche in un programma spensierato dove può fare veramente casino.”

La vedresti bene anche in un Talent Show?

“Sto preparando un bel talent show, che spero si possa fare. E’ secondo me uno dei talent show più belli del mondo con semplicità e classe ed una eleganza veramente alta.”

Che ne pensa Antonella di questo progetto?

“Quando glielo ho mostrato mi ha detto che fra i programmi visti negli ultimi due anni quello era il più bello. Per la realizzazione poi si vedrà, non quest’anno perché si rischierebbe la sovraesposizione dopo tutte le puntate di ” Ti Lascio Una Canzone” che faremo. E’ un programma che necessita di almeno 10 puntate.”

Per il futuro immediato a quali nuovi impegni ti stai preparando?

“C’è in ballo un progetto che sto scrivendo. Una idea nuova. Un programma del cuore di circa quattro puntate che stiamo mettendo apposto in questo periodo. La gente comune sarà l’elemento centrale. Si baserà su una situazione che tutte le persone hanno vissuto almeno 3 o 4 volte nella vita.”

Hai nuove aspirazioni professionali per il tuo futuro?

“Mi piacerebbe crescere e confermarmi come buon autore e credo mi servirà ancora un po’ di tempo. Poi due settimane fa parlando con il regista di “Ti Lascio” mi ha detto che mi vedrebbe bene come regista. Non mi è mai venuto in mente di pensare a quel lavoro però sono aperto a tutte le strade.”

Potremmo vederti anche protagonista in video?

“Non ho le capacità adatte. In realtà ho lavorato per 7 anni nei villaggi vacanze dove tutte le sere ero sul palco a ballare, cantare, recitare con bambini e adulti. In 7 anni impari qualcosa ma per fare questo lavoro in Tv devi sicuramente avere un bel vocabolario e sapere bene la lingua. Io parlo italiano ma sicuramente non a sufficienza per andare in video. Sono anche abbastanza timido per andare in onda. Preferisco creare qualcosa e poi vederlo in onda in mano ad altri.”