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Sky: l’Europa sta per dire sì, presto nel mercato del Digitale Terrestre

Ve ne avevamo parlato circa 15 giorni fa: Sky ha chiesto all’Europa di ridurre i limiti antitrust impostigli nel 2002 quando avvenne la fusione di Telepiù e Stream (i due operatori italiani della pay tv satellitare sull’orlo del fallimento) che prevedevano l’impossibilità per la società di entrare su altre piattaforme trasmissive fino al 1 Gennaio

pubblicato 4 Marzo 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 17:56


Ve ne avevamo parlato circa 15 giorni fa: Sky ha chiesto all’Europa di ridurre i limiti antitrust impostigli nel 2002 quando avvenne la fusione di Telepiù e Stream (i due operatori italiani della pay tv satellitare sull’orlo del fallimento) che prevedevano l’impossibilità per la società di entrare su altre piattaforme trasmissive fino al 1 Gennaio 2013. La nuova notizia, anticipata sempre dal quotidiano economico Milano Finanza, è che il nuovo commissario alla Concorrenza pare pronto a dare il suo assenso considerato il “cambiamento quantitativo del mercato televisivo italiano” degli ultimi anni.

Quando si parla di cambiamento ci si riferisce all’ingresso nel mercato attraverso il Digitale di Mediaset con la sua Mediaset Premium che presto, addirittura entro l’anno 2010 o al massimo all’inizio del 2011, potrebbe ritrovarsi la concorrenza di Murdoch “in casa” e non sotto la forma dell’innocuo e ostracizzato canale free Cielo.

Insomma, la richiesta di News Corp agli organismi di controllo europeo sembra destinata a ricevere una risposta positiva in tempi brevissimi, il tutto senza che l’Europa abbia mostrato interesse a sentire altri pareri sulla questione provenienti sia dal Governo e dagli altri operatori grandi (Rai e Mediaset) e piccoli (la galassia delle tv locali) che sono presenti sul mercato.

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