Home Amici di Maria De Filippi Gigi D’Alessio contro Valerio Scanu e la ‘carne’ da talent show: “Ha vinto Sanremo senza fare una piega”

Gigi D’Alessio contro Valerio Scanu e la ‘carne’ da talent show: “Ha vinto Sanremo senza fare una piega”

Lo devo dire da subito: riporto quest’intervista perché mi ha interessato la tematica di fondo e cioè: i talent show fanno bene o male alla musica? Tuttavia a rispondere è stato Gigi D’Alessio in un’intervista a La Stampa di Torino. Il cantante napoletano asserisce che tali spettacoli televisivi facciano invero molto male soprattutto ai giovani

pubblicato 3 Marzo 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 17:58


Lo devo dire da subito: riporto quest’intervista perché mi ha interessato la tematica di fondo e cioè: i talent show fanno bene o male alla musica? Tuttavia a rispondere è stato Gigi D’Alessio in un’intervista a La Stampa di Torino. Il cantante napoletano asserisce che tali spettacoli televisivi facciano invero molto male soprattutto ai giovani artisti. Lo scrivente è d’accordo ma non può non dire che, a suo modestissimo parere, alla musica italiana faccia assai più male Gigi D’Alessio stesso e il neomelodico in senso più lato, che il peggiore dei talent show. Specificato questo per amore di verità e di dibattito, va detto che il cantante campano ha centrato il punto:

“La mia è stata una gavetta lunga, faticosa. Non come quella di tanti ragazzi oggi che diventano subito famosi. Scanu ha vinto Sanremo senza emozionarsi, come se gli fosse dovuto. Mi faceva impressione guardarlo. Io avrei pianto per venti giorni, ancora oggi, figurarsi alla sua età. Ho fatto Sanremo nel 2000, avevo 33 anni e prima di salire sul palco ero gelato, tremavo mentre cantavo, mentre tutti questi ragazzi erano tranquilli. Non è bene per loro. Rischiano grosso”.

La televisione, lo diciamo spesso, ha una gigantesca responsabilità sociale, civile, artistica e politica. Se la musica italiana sta diventando una specie di colossale immondizia è soprattutto colpa di quella scatoletta che siamo soliti tenere in salotto davanti alle poltrone. D’Alessio non lo nega e spiega:

“Questi ragazzi rischiano di essere triturati dal meccanismo che li ha fatti diventare subito famosi. Perché passato il loro anno, ecco un’altra trasmissione, facce nuove. Le case discografiche non esistono più. Ai talent vanno come al mercato della frutta, scelgono quella di stagione, poi aspettano l’altra. Non voglio che queste occasioni diventino solo una vendita di illusioni. Solo una gavetta seria, accompagnata da persone del mestiere, può dare stabilità. Oggi diventano subito famosi io dieci anni fa esultavo per un passaggio all’alba a Uno Mattina, dalle 4 aspettavo in macchina. E mi ha visto solo mia zia”.

Ricordiamo che Gigi D’Alessio sarà protagonista giovedì 4 e 11 marzo di due serate dal titolo Gigi, questo sono io, in onda nel prime time di Raiuno, in compagnia di ospiti come Claudio Baglioni, Massimo Ranieri, Renato Zero e Lucio Dalla. Si vocifera di Sofia Loren nella prima puntata.

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