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La battuta del giorno

Chiamato a commentare il Festival di Sanremo nel contenitore de L’Arena (seconda parte di Domenica In) – ma saggiamente in differita – Chiambretti dice cose condivisibili e provocatorie, a modo suo. Mentre tutti o quasi, nella Domenica In da Sanremo, si affannano a salvare il Festival di quest’anno[…]

pubblicato 5 Marzo 2006 aggiornato 11 Febbraio 2021 07:34

Chiamato a commentare il Festival di Sanremo nel contenitore de L’Arena (seconda parte di Domenica In) – ma saggiamente in differita – Chiambretti dice cose condivisibili e provocatorie, a modo suo. Mentre tutti o quasi, nella Domenica In da Sanremo, si affannano a salvare il Festival di quest’anno con motivazioni del tutto risibili, Chiambretti lancia le sue bordate senza esagerare e mostrando una visione lucida e una profonda conoscenza del carrozzone sanremese. Le sue parole si distinguono dalla marea di banalità che ci propinano i membri de L’Arena.
Giunto al momento di commentare Ilary Blasi, la salva in pieno – giustamente, a mio avviso, e poi chiosa la presenza del di lei marito-calciatore con una battuta che sul palco dell’Ariston avranno capito in tre:

trasportato come un totem da Roma a Sanremo per risollevare gli ascolti, Enrico Toti o Francesco Totti, non so come chiamarlo […]

Infine, mentre i signori di Domenica In si affannano a salvare anche l’insalvabile scenografia, perché Ferretti non si deve toccare, non si può dire che ha sbagliato, che non ha studiato. Per fortuna Chiambretti c’è:

menomale che non hanno messo i fiori, se no la tomba era fatta.

Nessuno però che noti anche un altro particolare: l’orchestra in quel golfo allontana il pubblico – notoriamente freddo – dal palco, e la cosa ha contribuito al danno.