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Francia, dieci giorni senza tv per bambini e genitori

Dal prossimo 25 maggio e fino al 3 giugno gli alunni della scuola elementare di Saint-Martin di Le Mans, nella regione dell’Alsazia in Francia rinunceranno con i loro genitori alla tv, ai videogiochi e al computer, non solo a scuola ma anche a casa. L’iniziativa vuole porre uno stop alla dipendenza da teleschermo e re-insegnare

di marina
pubblicato 10 Febbraio 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 18:40


Dal prossimo 25 maggio e fino al 3 giugno gli alunni della scuola elementare di Saint-Martin di Le Mans, nella regione dell’Alsazia in Francia rinunceranno con i loro genitori alla tv, ai videogiochi e al computer, non solo a scuola ma anche a casa. L’iniziativa vuole porre uno stop alla dipendenza da teleschermo e re-insegnare a bambini e genitori che ci sono molte valide alternative ai programmi televisivi, a internet e ai videogiochi.

Per ora, dal 2008, hanno aderito allo stop solo poche scuole. L’iniziativa è nata con Edupax Quebec, l’associazione che da sei anni organizza la manifestazione per insegnare a ridurre il consumo di tv e video di bambini, adolescenti e adulti. Spiega Jérôme Gaillard direttore della scuola (in alto nella foto con alcuni alunni) e promotore dell’iniziativa nel suo plesso:

L’obiettivo non è quello di dimostrare che la televisione è cattiva, ma essere consapevoli della dipendenza che potrebbe generare e aiutare a riscoprire le cose si possono fare invece di stare dietro uno schermo.

L’80% dei 165 alunni della Saint-Martin al mattino, prima di andare a scuola guarda la tv e dunque, hanno fatto notare i genitori, la proposta di smettere di guardarla potrebbe non sortire gli effetti sperati. Spiega Gaillard che non basta dire da oggi non si guarda più la televisione, ma insegnare ai propri figli le alternative e condividerle con loro. Il periodo della sfida non è stato scelto a caso, nella bella stagione e prima dei mondiali e per superare lo scoglio del weekend la scuola assicura il suo sostegno restando aperta e offrendo attività alternative extra scolastiche.

Il direttore Gaillard, dunque, per riuscire nel suo proposito ha coinvolto il quartiere e le associazioni della zona, assicurandosi per ora lezioni di basket e grazie a una mamma che lavora in un vivaio, lezioni di giardinaggio.

[Via | OuestFrance]