Home Canale 5 A Mattino Cinque, l’On. Mussolini e la sua idea di giustizia

A Mattino Cinque, l’On. Mussolini e la sua idea di giustizia

Non so se avete letto, ma c’è un fatto di cronaca che riguarda Alessandra Mussolini: un uomo, tal Massimiliano Credico, 35 anni, ieri ha sequestrato per sette ore una ragazza di 14 anni nel foggiano, chiedendo di poter parlare con la Mussolini. L’uomo fu protagonista di un gesto identico nel 2007. Arrestato, si fece il

pubblicato 20 Gennaio 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 19:15


Non so se avete letto, ma c’è un fatto di cronaca che riguarda Alessandra Mussolini: un uomo, tal Massimiliano Credico, 35 anni, ieri ha sequestrato per sette ore una ragazza di 14 anni nel foggiano, chiedendo di poter parlare con la Mussolini. L’uomo fu protagonista di un gesto identico nel 2007. Arrestato, si fece il carcere e poi ha replicato.

A Mattino Cinque, l’On. Mussolini (nell’immagine, quano fu ospite a Il fatto del giorno per parlare del caso – già smontato – video-hard) dice la sua in merito:

Sono state ore angosciose; io credo che chiunque si sarebbe messo in contatto e avrebbe dato la propria disponibilità quando si presentano questo tipo di richieste. C’è stato un contatto con la squadra mobile, però Massimiliano Credico non credeva che fossi realmente io al telefono, perché questo già era successo nel 2007.
Allora, mi chiedo come mai è stato messo in prigione solamente per diciotto mesi per poi essere scarcerato, e dopo due mesi, ritenta questi gesti estremi? Questo è molto grave, questo non deve assolutamente più accadere, perché ieri è andata benissimo e va fatto un applauso alle forze dell’ordine, però la ragazza di quattordici anni è stata sette ore lì. Io mi sono immedesimata nella madre anche perché ho una figlia di quell’età

Il che è (quasi) tutto condivisibile dall’uomo della strada: l’angoscia, le ore di tensione, la rabbia a caldo. Il punto è che la frase come mai è stato messo in prigione solamente per diciotto mesi seguita da La cosa importante è che persone di questo tipo non siano libere perché lo possono rifare. E’ davvero troppo da uomo della strada e racconta una curiosa visione della giustizia, che passa attraverso la televisione.

E’ chiaro: è una reazione che viene, a caldo. Ma commentando in televisione, occorrerebbe ricordare – da parte di politici – che c’è una legge e che evidentemente non si può chiudere dentro qualcuno e buttar via la chiave perché secondo la televisione potrebbe rifarlo. Curioso, poi, che i messaggi che passino siano a volte contro i giudici perché troppo severi, a volte contro i giudici perché troppo morbidi.

Riuscirà, prima o poi, questa beneamata televisione a prendere una posizione chiara sul tema giustizia – senza, magari, intralciarla troppo?

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