Home Rai 2 Cicchitto alla Camera: “Annozero nel network della campagna d’odio, Travaglio terrorista mediatico”

Cicchitto alla Camera: “Annozero nel network della campagna d’odio, Travaglio terrorista mediatico”

Sarà un giovedì a dir poco campale per Annozero, la trasmissione di Michele Santoro, che è attesa fra due giorni “al varco” da un autentico fuoco di fila già all’opera da diversi mesi ed intensificatosi dopo pochi minuti dall’increscioso attentato al premier Silvio Berlusconi. Secondo la maggioranza, praticamente compatta, l’aggressione messa in atto da Massimo

pubblicato 15 Dicembre 2009 aggiornato 5 Settembre 2020 20:14


Sarà un giovedì a dir poco campale per Annozero, la trasmissione di Michele Santoro, che è attesa fra due giorni “al varco” da un autentico fuoco di fila già all’opera da diversi mesi ed intensificatosi dopo pochi minuti dall’increscioso attentato al premier Silvio Berlusconi. Secondo la maggioranza, praticamente compatta, l’aggressione messa in atto da Massimo Tartaglia sarebbe il frutto “di una campagna d’odio basata su infamanti accuse come la mafiosità e la responsabilità nelle stragi del 92-94 messa in piedi da un network composto dal gruppo editoriale Repubblica/L’Espresso, da quel mattinale delle procure che è Il Fatto Quotidiano, una trasmissione televisiva condotta da Michele Santoro e da un terrorista mediatico di nome Travaglio“, Fabrizio Cicchitto dixit.

A questo punto Annozero ed il suo più controverso collaboratore, Marco Travaglio, avranno la loro prova del fuoco: la puntata di giovedì, incidentalmente l’ultima prima della pausa natalizia. La trasmissione sarà come sempre, ma stavolta più che mai, posta sotto la lente d’ingrandimento, in un ambiente sempre più ostile. Di fatto è iniziata una “contro-campagna”, con in prima fila il quotidiano Il Giornale, contro i “mandanti morali” dell’attentato al Premier.

Il dibattito durante la puntata di Pomeriggio 5 ha inquadrato nel mirino proprio Travaglio, che si dice pronto ad andare in tribunale dopo l’accusa di essere “un terrorista mediatico“, ma è chiaro che sarà decisivo quello che verrà detto e verrà mostrato nella puntata di giovedì. L’idea, ribadita dal giornalista de Il Fatto nella sua rubrica “Passaparola” sul sito di Beppe Grillo, che fatta salva la condanna della violenza “ogni persona debba essere libera di odiare il politico che gli pare” potrebbe non trovare cittadinanza sulla Rai ancora a lungo.

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