Home AperiStorie al via su La7, Rossella Brescia a Blogo: “Tanti temi, ma il fil rouge è la sincerità. Le telecamere? Le dimentico”

AperiStorie al via su La7, Rossella Brescia a Blogo: “Tanti temi, ma il fil rouge è la sincerità. Le telecamere? Le dimentico”

AperiStorie, Rossella Brescia torna in tv per un aperitivo…

pubblicato 19 Settembre 2020 aggiornato 20 Settembre 2020 13:59

Debutta domani, domenica 20 settembre, alle 12.50, su La7, AperiStorie, condotto da Rossella Brescia con la partecipazione dello chef Roberto Valbuzzi, già volto di Cortesie per gli ospiti, e del bartender Bruno Vanzan. Un ‘aperitivo’ vero e proprio che accompagna i telespettatori verso il Tg che vede il ritorno di Rossella Brescia sul piccolo schermo per un format ‘defatigante’ e incentrato sulla parola, esercitata quotidianamente nel suo impegno radiofonico con RDS. Ma abbiamo avuto il piacere di sentirla poco prima del debutto e abbiamo chiesto proprio a lei di raccontarci un po’ il programma.

Mi piace molto chiacchierare e questo è un programma fatto apposta: ogni puntata ha un tema che diventa lo spunto per iniziare questa chiacchierata con un ospite. Cosa c’è di meglio se non parlare davanti a un aperitivo? Ovviamente non parliamo di aperitivi ‘standard’, ma di creazioni ricercatissime, pensate apposta da Bruno Vanzan e Roberto Valbuzzi. Un’idea semplice che diventa un’occasione per conoscere tanti personaggi diversi.

Quest’idea dell’aperitivo recupera quella dimensione di socialità che negli ultimi mesi è stata messa necessariamente per ragioni di sicurezza sanitaria e di benessere collettivo: l’incontro, finora dato per scontato, diventa un fulcro narrativo…

Beh, sì. Nei periodo del lockdown i social hanno permesso di mantenere i contatti, ma il ‘contatto diretto’ sia pur col giusto distanziamento fisico che pure ai tavolini di un bar è possibile, resta ovviamente un’altra cosa. Guardarsi negli occhi, raccontarsi dal vivo, condividere la convivialità del bere e del mangiare insieme è una dimensione che va salvaguardata. E poi la cucina mette tutti d’accordo, è un balsamo per tutto (ride).

Cibo buono e un pizzico di alcool del resto aiutano ad aprirsi, no?

Assolutamente sì. A parte che le creazioni di Vanzan hanno spinto all’assaggio anche gli astemi, ma poi anche alcuni ospiti che avevano fatto sapere di non voler affrontare determinati argomenti si sono lasciati andare, spontaneamente. Anche perché questo non è un programma che vuole tirar fuori argomenti scabrosi, gossip o temi che possano mettere in difficoltà l’ospite: chi viene da noi parla di quel che vuole, con un punto di partenza dato dal tema di puntata, che sia l’amore, lo sport, la danza, la bellezza… Si parte da lì e poi si va a ruota libera, dove ci porta il racconto. È come trovarsi a casa di amici, per un aperitivo.

Quante puntate sono state realizzate finora?

Abbiamo completato 12 incontri, che vanno in onda in 6 puntate. Tra gli ospiti ci sono Gaia Trussardi, Filippo Magnini, col quale ovviamente parleremo di sport ma anche della difficile vicenda che ha segnato la sua carriera, Raimondo Todaro per la danza… Ogni incontro mi ha dato qualcosa: in alcuni casi ho ritrovato degli amici, come Tosca D’Aquino, che per me è una sorella e con la quale ho fatto anche molti spettacoli; in altri casi ho rivisto colleghi di lavoro che non incontravo da tempo, come Gigi e Ross che non incrociavo dai tempi di Colorado. Ma ho anche avuto l’opportunità di fare nuove conoscenze, come Gaia Trussardi o “L’estetista cinica”, il cui messaggio mi ha molto colpito. E tra gli incontri che vedrete ci sono anche quelli con Paola Marella, la wedding planner Alessandra Grillo e poi la mia amica Chiara Maci, che con la sua passione per la tradizione mi ha riportato ai valori della famiglia, ai pranzi con la nonna… È stato un viaggio anche per me. Come vedi c’è un po’ di tutto, ma penso che il filo conduttore sia la verità, la sincerità, il piacere di conoscersi, stando a proprio agio.

E tu ti sei sentita a tuo agio tornando davanti alle telecamere? Vero è che la radiovisione ormai rende visibile anche l’invisibile, ma la tv resta un altro linguaggio…

Sì, devo dire di sì. Anche se a essere onesta tendo a dimenticarle le telecamere… Una delle cose che più mi stato ‘rimproverato’ mentre giravamo è che non guardavo mai molto in camera ma ero sempre rivolta verso l’ospite, ma per me è normale guardare la persona con cui sto parlando. È un po’ quel discorso che si faceva all’inizio, sul guardare negli occhi le persone dopo tanto tempo che non si è potuto fare in presenza.

Beh, in fondo rompi ‘un canone’ della tv…

La realtà è che per lo più mi dimentico, ma da un’altra parte mi piace fare così, mi piace rivolgermi all’interlocutore più che alla telecamera. Per cui magari mi ‘vedrete poco’ (ride)…

Beh, la vedremo sicuramente da domani, domenica 20 settembre, alle 12.50 su La7 in questo AperiStorie, format originale di branded entertainment in sei puntate realizzato da 3Zero2Tv – in collaborazione con la divisione Brand Integration di Cairo Pubblicità. E buon aperitivo a tutti.

La7