Home Enrico Mentana Confronto tv tra candidati, Mentana: “Non è previsto in Costituzione”

Confronto tv tra candidati, Mentana: “Non è previsto in Costituzione”

Il commento del direttore del TgLa7 al mancato dibattito televisivo tra Bersani, Berlusconi, Monti e Grillo.

pubblicato 19 Febbraio 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 21:16

Enrico Mentana non si scompone quando La Repubblica gli chiede un commento sul mancato confronto tv tra i candidati alle politiche del prossimo weekend. Il direttore del TgLa7 infatti sostiene che molto semplicemente “ognuno fa il suo gioco e non possiamo protestare in nome della democrazia perché non c’è scritto da nessuna parte che bisogna accettare i dibattiti in tv”. Peraltro a questa argomentazione, ne aggiunge un’altra che difficilmente può essere smentita: “non si può certo dire che le persone non conoscano il loro pensiero”.

Mentana definisce il confronto “interessante e giornalisticamente utile”, tuttavia invita a non scandalizzarsi né a gridare alla morte della democrazia. E smaschera – non che sia un’impresa titanica – le strategie comunicative dei principali competitor:

Non possiamo stupirci del fatto che tutti la usano (la tv, Ndr) strumentalmente. Era chiaro che Grillo non avrebbe fatto nulla, così come era chiaro che i sei non si sarebbero confrontati: Bersani non ha nessun interesse ad andare in televisione per parlare una volta ogni 6 minuti. Berlusconi vuole solo il dibattito con Bersani, perché lo insegue. Monti con Bersani e Berlusconi perché insegue tutti e due. Detto questo, non è che le elezioni ne siano inficiate.


L’ex fondatore e direttore del Tg5 sintetizza con la frase “il confronto logora chi non lo fa, ma non è nella Costituzione la sfida tv” il suo punto di vista. E ricorda quanto successe nel 2001 quando la sfida era tra l’eterno Berlusconi e il ‘giovane’ Rutelli. Un esempio che funge da illuminante spiegazione di quanto evidentemente ancora oggi accade:

Nel 2001 (Berlusconi) disse: “Col cavolo che faccio il faccia a faccia con un mezzo metro più alto e 20 anni più giovane che mi deve inseguire”.

Enrico Mentana