Home Rai 1 Rai Fiction, Eleonora Andreatta: “Servono racconti per riflettere ed immaginare il futuro”

Rai Fiction, Eleonora Andreatta: “Servono racconti per riflettere ed immaginare il futuro”

Eleonora Andreatta, direttrice di Rai Fiction, annuncia i titoli che vedremo in autunno, e parla della creazione di racconti in tempo di pandemia

pubblicato 15 Maggio 2020 aggiornato 30 Agosto 2020 01:53

La prossima sfida di Rai Fiction sarà tradurre questi mesi di paura ed incertezza in racconti universali che trasmettano emozione e sappiano coinvolgere il pubblico: parola di Eleonora Andreatta, direttrice di Rai Fiction, che in un’intervista a Maria Berlinguer su La Stampa non solo anticipa i titoli in arrivo il prossimo autunno, ma spiega anche la mission della fiction Rai alla luce della pandemia.

Iniziamo con l’autunno: numerosi i titoli che vedremo. Da L’Allieva 3 (le cui riprese sono temporaneamente bloccate) a Nero a Metà 2 -le riprese sono state completate; la prima stagione andrà in replica da mercoledì prossimo-, passando per le ultime quattro prime serate di Doc-Nelle tue mani, vera rivelazione di questa primavera.

Vedremo anche Il Commissario Ricciardi, tratto dai libri di Maurizio De Giovanni con Lino Guanciale; Io ti cercherò con Alessandro Gassman; Vite in fuga; Mare fuori (quest’ultimo destinato a Raidue) ed il film-tv su Rita Levi Montalcini, interpretata da Elena Sofia Ricci. Titoli, questi, che erano previsti per la stagione in corso, ma che l’emergenza Coronavirus ha spinto più in là.

A proposito dell’emergenza sanitaria, la Andreatta innanzitutto garantisce che la Rai manterrà intatto l’investimento nelle fiction che, forse, più di tanti altri generi, riesce ad intrattenere ed a trasporre il sentimento comune della gente. “Abbiamo attivato una rete di scambi, dai produttori agli autori, per riflettere sull’immaginario che verrà”, dice, con l’obiettivo di “restare in contatto con i sogni ed i bisogni profondi di narrazione del pubblico”.

Passando dal tempo dalla concezione di una serie alla sua messa in onda, la fiction dovrà non solo “intercettare il presente, ma cercare di immaginare gli sviluppi futuri”. La Andreatta parla di “visione”, sottolineando la necessità di “affrontare situazioni pratiche per ripartire, ma soprattutto immaginare storie e personaggi che traducano le paure ed i valori universali che questa emergenza ha tirato fuori”.

Non solo i cambiamenti climatici, la crisi economica e la pandemia, ma anche “il bisogno di una condivisione profonda, di rapporti radicati ed affidabili, la percezione che non si deve lasciare indietro nessuno”. Proseguirà la valorizzazione delle figure femminili, “per cercarne di darne una rappresentazione realistica, moderna ed articolata della molteplicità dei ruoli” che ricoprono, con “personaggi forti nelle loro imperfezioni, giuste nelle loro fragilità”.

A questo sguardo al futuro, però, Rai Fiction affianca anche uno sguardo sul presente, che viaggia soprattutto grazie a RaiPlay. Proprio qui sono stati caricati da poco Un po’ sto a casa, spin-off “in quarantena” di Un Posto al Sole e La mia jungla, con Giovanni Scifoni che racconta con ironia la famiglia italiana. “Con Indigo”, rivela infine la Andreatta, “stiamo lavorando ad un racconto sempre per RaiPlay, una storia d’amore al tempo del coronavirus. Ricordiamo che dopo la grande Peste Nera c’è stato il Rinascimento”.

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