Home Notizie Ambra Angiolini: “Ho fatto pace con la tv, ringrazio Boncompagni. Il prossimo Primo Maggio canterò T’appartengo” (Video)

Ambra Angiolini: “Ho fatto pace con la tv, ringrazio Boncompagni. Il prossimo Primo Maggio canterò T’appartengo” (Video)

Intervistata da Corriere della sera, Ambra Angiolini ha commentato la conduzione dell’edizione ridotta del Primo Maggio, ammettendo di essersi lasciata andare all’emotività

pubblicato 4 Maggio 2020 aggiornato 30 Agosto 2020 02:22

Il Primo Maggio andato in scena venerdì scorso su Raitre è stato differente per tutti, sia per chi lo ha seguito obbligatoriamente a casa (oltre 2,2 milioni di telespettatori, 8,7% di share), sia per chi lo ha preparato. Tra questi, Ambra Angiolini, alla sua terza conduzione dell’evento che solitamente affolla Piazza San Giovanni a Roma.

E proprio da lì è iniziata la serata; una serata che, su ammissione della stessa conduttrice ed attrice, renderà tutto diverso. Intervista da Chiara Maffioletti sul Corriere della Sera, Ambra ha infatti ammesso di aver lasciato cadere per la prima volta in tv quelle barriere che solitamente le permettono di mantenere un certo distacco. Il pubblico lo ha notato subito, fin dall’anteprima in cui, in un monologo che ha preceduto le testimonianze di coloro che anche in queste settimane non hanno smesso di andare a lavorare, Ambra si è commossa.

“Ho lasciato andare l’emotività, facendomi forza di questo”, ha ammesso Ambra (che nelle ultime settimane si è molto impegnata per sostenere una campagna a favore delle famiglie in difficoltà a Brescia, città in cui vive da anni). “Di solito cerco di tenerla a bada ma poi ne esce un comportamento che non mi piace. L’altra sera ho iniziato a piangere appena scesa dal taxi in piazza San Giovanni: mi si erano appannate le lenti e non leggevo più”.

Questo Primo Maggio l’ha vista non solo lavorare davanti alla telecamera, ma anche dietro, in scrittura, “con quattro giovani autori, che per la prima volta hanno trovato il loro nome nei titoli di testa”. Ne è nata una serata che entrerà sicuramente nella Storia del Concertone, “frutto di confronti continui via Skype (…), ma tutto questo ci ha dato un’umanità che gli altri anni non c’era: è stato il valore aggiunto”.

Così Ambra è stata per la prima volta anche autrice di un progetto televisivo, cosa che le ha regalato maggiore sicurezza: “ho agito con serenità, senza la percezione di una minaccia, perché dicevo quello che sentivo”. Sono passati gli anni dei suggerimenti via auricolare in Non è la Rai, ma già allora Ambra, nonostante le polemiche, aveva dato prova di saper gestire il mezzo televisivo. I consigli di Gianni Boncompagni sono diventati utili di fronte a questa esperienza, su sua stessa ammissione:

“È stato pazzesco rendermi conto di come mi sia sentita guidata da un signore che non c’è più, ma che mi ha insegnato a farmi forza delle difficoltà: tutte le sue lezioni sono tornate a galla. Grazie a Boncompagni, che citavo di continuo, le difficoltà non mi hanno spaventata. E abbiamo cercato di far brillare quello studiolo con tre operatori, lì anche perché possano tornare presto al lavoro gli altri”.

Seria quando si è rivolta ai politici, emozionata di fronte ai cantanti di cui è fan: “abbiamo lasciato i capricci a prima della quarantena”, ha semplicemente spiegato così la sua conduzione di venerdì scorso. “Chiusi in uno sgabuzzino che non vorrei riaprire più, visto che, mi rendo conto, mi hanno fatto perdere tanto tempo in cui potevo, semplicemente, lavorare”.

Per Ambra potrebbe essere iniziata, insomma, una… “Fase 2” in televisione. “Con onestà posso dire che ora ho fatto finalmente pace con il mio mestiere d’esordio”, ha detto a conclusione dell’intervista. “La sensazione di benessere che ho rivissuto la voglio portare nel mio futuro, poi si vedrà”: noi speriamo di rivedere presto questa nuova Ambra sul piccolo schermo, in attesa di rivederla nei panni di Luisa Ferrari ne Il Silenzio dell’Acqua 2, su Canale 5.

Infine, c’è quella promessa fatta a chiusura di serata (e che potete vedere nel video in alto): cantare, al prossimo Concertone, “T’appartengo”, diventata un cult, insieme a Lo Stato Sociale. “Dopo 12 ore di riunioni ho avuto l’idea malsana di dire che tutti me lo chiedono e il gruppo è impazzito”, ha rivelato. “Studierò una coreografia per farli ballare sul palco. Intanto ho scaricato la canzone: mai fatto, non l’avevo sul pc”.