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Che Tempo Che Fa, Fazio sempre più one-man talk: “Sentiamo il dovere di essere in onda”

Fabio Fazio apre la puntata di domenica 22 marzo 2020 con un sorriso: c’è bisogno di un po’ più di leggerezza, ma senza allentare la presa.

pubblicato 22 Marzo 2020 aggiornato 30 Agosto 2020 04:19

Che Tempo Che Farà ritrova il suo jingle e dopo settimane di silenzio è un segno che alleggerisce la tensione di una programmazione tv che non riesce a ritrovare l’intrattenimento. Anche quando le Ammiraglie provano a dare un senso di normalità, là dove ancora possibile, ci pensa il Premier a creare suspance con una diretta Facebook che ha tenuto col fiato sospeso l’informazione per un’ora prima di trasformare il sabato sera in un’unica edizione straordinaria.

Fabio Fazio, dal canto suo, prova a cambiare ancora la struttura e il tono del segmento preserale: si parte col jingle, come dicevamo, si sta direttamente dietro la scrivania particolarmente ricca di colori e di pesci, e si sottolinea l’importanze dell’essere in onda in diretta in un periodo così difficile.

“Grazie per essere con noi. Lo dico a voi a casa e chi è in studio, ridotto per garantire le condizioni di sicurezza. Mi scuso per le condizioni in cui andiamo in onda: ci sarà un po’ meno vivacità, ma l’mportante è esserci e sentiamo tutti il dovere di esserci. Ci proviamo”

dice Fazio aprendo la puntata. Beh, di vivacità ce n’è stata giustamente poca nelle ultime settimane, anzi la musica in apertura e il sorriso più disteso vs la comprensibile contrizione delle ultime puntate lascia spazio, come detto, a un barlume di maggior, per quanto cautissima, leggerezza.

Segue quindi l’aggiornamento consueto con RaiNews 24 e con gli inviati dalle capitali europee e da New York, tutte sempre più in lockdown come l’Italia, e un collegamento con Roberto Saviano proprio dalla Grande Mela. Torna in questo segmento anche Carlo Cottarelli, che riconquista lo spazio finora riservato al virologo Burioni, comunque ospite fisso di questa domenica 22 che cerca però di ritrovare un pizzico di ‘anteguerra’.

Lo dimostra anche il parterre di ospiti, che vede il ritorno di Enrico Brignano, oltre ai collegamenti con Andrea Bocelli che canta l’Ave Maria, Federica Brignone, vincitrice della Coppa del Mondo di sci, e del CT della Nazionale Roberto Mancini. Ospite musicale Mahmood e collegamento Fedez, ospite anche di Mara Venier a Domenica In, per parlare del nuovo reparto di Terapia Intensiva del San Raffaele di Milano. Ovviamente sempre ampia la pagina sul Coronavirus con Giuseppe Sala, Angelo Borrelli, Roberto Burioni, Giorgio Gori, Carlo Cottarelli, Alberto Zangrillo, Giuseppe Remuzzi, Antonio Di Bella, Gianfilippo Maria Bancheri, Filippo Mezzolani, Matteo Montanari.

E mentre Luciana Littizzetto sfida la superstizione di Fazio indossando una maglia viola (“Tanto più sfiga di questa….” commenta la Littizzetto accompagnando il tutto col gesto dell’ombrello e provocando l’amico su una delle sue più note idiosincrasie), cambia anche il Tavolo, ridotto a un collegamento con Marzullo e Frassica ‘in praesentia’ da Roma.

“Il nostro mestiere, se fatto con responsabilità, è importante”

dice Fazio parlando con Mahmood, mentre altrove c’è chi dà spazio a strumentali polemiche pseudo-elettorali e a opinionisti di varia fatta. Ribadiamo anche questa settimana i complimenti a Fabio Fazio: tenere dritta una diretta di oltre 4 ore senza interruzioni, senza possibilità di tirare il fiato, sempre in scena, senza lasciare neanche per un momento la sensazione dell’arrangiato è davvero da pochi. E senza trucco e parrucco attivi al CPTv di Milano conferma di essersi persino truccato e pettinato da solo. Note di colore a parte, Fazio riesce a offrire ogni settimana davvero un one-man talk di servizio pubblico.

 

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