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Rinviato il debutto di Fargo 4 e Salvatore Esposito torna a casa

Sospeso il set e rimandato il debutto della serie tv FX che vede nel cast Salvatore Esposito e Francesco Acquaroli

pubblicato 17 Marzo 2020 aggiornato 30 Agosto 2020 04:39

Dovremo aspettare per assistere al debutto americano di Salvatore Esposito. L’attore è infatti parte del cast della quarta stagione di Fargo, serie antologica ispirata al film omonimo, prodotta da FX e in Italia distribuita da Sky Atlantic (le prime due stagioni sono recuperabili in streaming su TIMVISION).

Il set della serie è stato sospeso come misura restrittiva per il Coronavirus, come sta succedendo a tutte le produzioni in giro per il mondo, inoltre il debutto della serie previsto per il 19 aprile prossimo negli USA su FX è stato rimandato a data da destinarsi. L’obiettivo è far debuttare la serie entro il 2020, sicuramente però la serie non sarà candidabile per gli Emmy del 2020. Il rinvio è legato al fatto che la produzione ha completato otto episodi su 10 e al momento non c’è una data in cui sarà possibile riaprire il set. Su Instagram Salvatore Esposito ha confermato la notizia spiegando di essere appena rientrato in Italia non avendo potuto terminare le riprese di Fargo.

 

Scritta, creata e diretta da Noah Hawley, la quarta stagione sarà ambientata negli anni ’50 in Kansas City. Al centro lo scontro tra due fronti di criminalità legati a diversi flussi migratori, da un lato gli Europei come gli italiani, dall’altro gli afro-americani scappati dalla cintura di Jim Crow, entrambi desiderosi di conquistarsi il proprio posto al sole. Donatello Fadda guida la criminalità italiana, Loy Cannon (Chris Rock) quella afro-americana e per mantenere l’equilibrio le due bande si scambiano i figli più piccoli.

Nel cast oltre a Rock ed Esposito troviamo Gaetano Bruno, Francesco Acquaroli, Ben Whishaw, Jason Schwartzman, Timothy Olyphant, Jack Huston, Uzo Aduba.

Sicuramente il rinvio di Fargo sarà solo il primo di tanti rinvii e slittamenti cui assisteremo nelle prossime settimane. Se da un lato, come dimostrano i dati Nielsen riportati da deadline, sia negli USA che in Italia o in Corea del Sud sta aumentando il numero di persone davanti alla tv (o a una piattaforma streaming), dall’altro lato non potendo girare e doppiare, come nel caso dell’Italia, diminuiranno progressivamente i prodotti disponibili.

The CW ha già iniziato a programmare alcune repliche delle sue serie tv per avviarsi al finale di stagione e aspettare di capire se riusciranno a completare gli episodi. Molte serie broadcaster da The Neighborhood a Superstore, da Chicago Fire a NCIS termineranno con uno o due episodi in meno la stagione, più complicata la questione per altri come Grey’s Anatomy cui mancano 4 episodi da girare, senza contare tutte le serie dei servizi di streaming o cable le cui riprese non sono partite.