Home Festival di Sanremo Sanremo, Gabbani canta all’1.40. All’Ariston molte poltrone vuote

Sanremo, Gabbani canta all’1.40. All’Ariston molte poltrone vuote

Terza serata del Festival di Sanremo senza fine. Francesco Gabbani si è esibito per ultimo all’1.40 quando l’Ariston presentava diverse poltrone vuote. Una performance che non ha raccolto l’attenzione che meritava

pubblicato 7 Febbraio 2020 aggiornato 30 Agosto 2020 07:04

Terza serata del Festival di Sanremo senza fine, conclusasi cinque minuti dopo le due di notte. Un record di durata che però si è portato dietro qualche inevitabile inconveniente. E così, quando all’una e quaranta sul palco si è presentato Francesco Gabbani, ultimo della lista, il teatro Ariston presentava diverse poltrone vuote.

Il cantante, vestito da astronauta, ha portato in scena la cover de L’Italiano di Toto Cutugno. Una performance curiosa e a suo modo originale, incapace tuttavia di raccogliere l’attenzione che meritava.

Limiti e controindicazioni di un’edizione affollatissima, con ben ventiquattro cantanti in gara che per la prima volta si sono ritrovati a convivere tutti assieme in una puntata che, tra l’altro, risultava asciugata dall’assenza eccezionale di Fiorello.

L’orario di uscita è spesso oggetto di polemica da parte degli artisti. Oltre a condizionare l’attesa dietro le quinte, l’ordine di scaletta influisce sull’esito del televoto (ancora inattivo) e sulla vivacità del pubblico in sala che col passare delle ore comincia comprensibilmente a sentire la fiacca.

Evitare il campo largo della platea, a quel punto, sarebbe stata la scelta più consigliabile.

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