Viva RaiPlay con Fiorello, puntata 19 dicembre 2019

Collegamento con il Tg1, c’è Benigni in studio, che ci tiene a lanciare il collegamento con Fiorello (e con il muppet di Mollica). Poi si parte con lo showman che fatica a ricordare il titolo Viva RaiPlay.

Subito il primo ospite, Brunori Sas canta al pianoforte, live, il suo ultimo singolo Per due che come noi.

Sigla, coreografia e monologo di Fiorello. Che inizia con lo showman che torna sulla dimenticanza di poco fa del titolo del programma.

Fiorello commenta la classifica della qualità della vita delle città italiane.

Tra il pubblico anche Piero Angela, che Fiorello saluta frettolosamente.

Gag di Fiorello sul finto mash-up di New york new york e Oh mia bela madunina. Poi entra in studio Malika Ayane, con un microfono un po’ dispettoso.

Duetto Malika-Fiorello su La prima cosa bella.

Anche Enrico Vanzina in studio, con Fiorello che ricorda il fratello Carlo.

Non ci facciamo mancare nemmeno Gabriele Muccino, con marchetta per il suo nuovo film.

Fiction fallata di oggi: Epidemy.

Fiorello torna (giustamente) da Piero Angela. Altro momento promozionale, stavolta del programma che il divulgatore firmerà per Rai Play, SuperQuark +.

Angela si dilunga, Fiorello poi torna sul palco, con un pezzo sulla pigrizia.

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Si riparte dal dj set di Vacchi e da Fiorello che balla insieme al pubblico.

Vacchi: “Sono felicissimo di essere qui a Sanremo”. Mah.

Fiorello intervista Vacchi mentre fanno le flessioni.

Vacchi: “Dormo 3 ore per notte. Mangio un solo alimento a pasto, quanto ne voglio”.

Tra il pubblico Garrone con Massimo Ceccherini (di Benigni nessuna traccia). L’attore: “Io dormo 21 ore, sto sveglio 3”.

Ceccherini a Fiorello: “Abbiamo passato dei pomeriggi insieme… insegnavamo catechismo ai bambini”.

Omaggio di Fiorello a Franco Battiato. Lo showman racconta alcuni aneddoti, poi canta la canzone che aveva scritto ai tempi di Radio Deejay, fingendo fosse di Battiato.

Titoli di coda mentre Fiorello canta. Vengono ringraziati, uno ad uno, gli orchestrali.

Fiorello richiama sul palco Malika. Canta Come foglie.

Fiorello, alla fine dell’esibizione di Malika, veste i panni del giurato di un talent: “Mi sei arrivata, ma studia un po’, poi torna l’anno prossimo”.

Fiorello racconta il Muccino regista del videoclip di Biagio Antonacci in cui ha recitato: “È tremendo”.

Fiorello sfora, raccontando di quando recitò nel film di Anthony Minghella, Il talento di Mr. Ripley.

Fiorello racconta anche dell’esperienza da attore nel film di Citti Cartoni animati.

Fiorello: “Io vorrò fare cinema, ma non ora. Devo invecchiare, ma non riesco a invecchiare. Vorrei fare una carogna o un anziano decrepito come Angelo Teodoli (e lo indica nel pubblico, Ndr)”.

Sul palco ecco Brunori Sas. Fiorello scherza con lui: “Sono l’unico artista che dichiara che la sua arte è a scopo di lucro”. Quindi arriva il duetto su Ma il cielo è sempre più blu.

Esibizione non particolarmente felice, con Brunori in difficoltà. E la regia indugia sulla moglie di Fiorello che balla.

Fiorello: “Questo è RaiPlay, senza prove”.

Fiorello mostra la clip celebrativa per i 200 anni de L’Infinito di Leopardi, con i versi declamati da alcuni cantanti italiani. Fiorello: “A me non mi hanno chiamato, ma solo perché ho l’esclusiva con Carducci”

Fiorello chiama in diretta il ministro della Cultura Franceschini, che ha voluto l’omaggio a Leopardi.

Il ministro non risponde. Fiorello intanto prende in giro Muccino per la balbuzie e annuncia che a breve tornerà ad essere diretto da lui.

Sketch improvvisato con Muccino, che però non ha il microfono.

Ceccherini (con la giacca): “Ma quanto dura ‘sto programma?”.

Fiorello imita Costanzo. Incontenibile. Poi canta La nebbia agli irti colli: “Poi ce ne andiamo. Anzi, voi ve ne andate, io non esco fino a domani”.

Con Fiorello che lascia lo studio cantando, finisce la puntata.