Home Notizie Io ricordo Piazza Fontana, la forza delle immagini supera quella della ricostruzione

Io ricordo Piazza Fontana, la forza delle immagini supera quella della ricostruzione

Su Raiuno, in occasione dei 50 anni dalla strage, va in onda Io ricordo Piazza Fontana, docufiction con ricostruzioni, materiale di repertorio e testimonianze

pubblicato 12 Dicembre 2019 aggiornato 30 Agosto 2020 10:14

Era il 12 dicembre 1969, esattamente cinquant’anni fa, quando una bomba esplose alla Banca Nazionale dell’Agricoltura di Piazza Fontana a Milano. Cinquant’anni di ricerca di una verità che, ancora oggi, non c’è: Io ricordo Piazza Fontana, in onda questa sera, 12 dicembre 2019, alle 21:25 su Raiuno, unisce testimonianze, materiale di repertorio e fiction perché nel 50esimo anniversario della strage la memoria non sia persa.

Io ricordo Piazza Fontana, la recensione

Raccontare quanto accaduto il 12 dicembre 1969 nella Banca Nazionale dell’Agricoltura a Milano non è difficile: tutti sanno della tragedia di Piazza Fontana. Quello che è difficile è raccontare il dopo, ovvero gli enormi sforzi dei familiari delle vittime per ottenere la verità, una verità che ancora oggi non è possibile avere.

Io ricordo Piazza Fontana cerca di muoversi con assoluta cautela lungo gli anni raccontati, ma allo stesso tempo il regista Francesco Miccichè ha la mano decisa nel momento in cui decide di focalizzare l’attenzione sul lavoro svolto da Francesca Dendena (Giovanna Mezzogiorno), che diventa rappresentate di tutti quei familiari che hanno lottato per avere giustizia.

Una mano decisa che si fa ancora più forte grazie al materiale di repertorio: è questo il vero pezzo forte della docufiction, che di fatto viene costruita tutta intorno alla vasta quantità di filmati storici in dotazione. A partire dalle dichiarazioni e dalle interviste alla vera Francesca Dendena, la cui determinazione in ogni singola parola pronunciata rappresentano al meglio la necessità di ricordare.

In tutto questo, la ricostruzione in fiction diventa la parte più debole. Necessaria, per creare un legante tra le varie parti, ma non abbastanza forte da avere lo stesso impatto di quelle scene e di quelle testimonianze di chi ha vissuto quegli attimi.

Di Io ricordo Piazza Fontana, quindi, resta la capacità di aver portato in prima serata un episodio della nostra Storia, e con esso un periodo storico tra i più bui del nostro Paese, ma con essi anche l’impegno civile di chi si è speso affinchè la memoria restasse viva e la verità potesse diffondersi nonostante le vicende giudiziarie.

La storia di Francesca Dendena

La docufiction parte dal racconto di Francesca Dendena, interpretata da Giovanna Mezzogiorno: all’epoca dei fatti, Francesca aveva 17 anni. Il 12 dicembre 1969 suo padre Pietro (Stefano Fregni), che per lavoro tutti i venerdì si recava alla Banca Nazionale dell’Agricoltura, si era seduto per ultimo al tavolo ovale sotto cui era stata posizionata la valigetta con la bomba.

Il racconto di Francesca, che fu presidente dell’Associazione dei Familiari delle Vittime di Piazza Fontana e che è scomparsa nel 2010, avviene con dietro una parete bianca, che nel corso del film-tv inizia a riempirsi dei volti di cui parla e degli eventi che si sono succeduti.

Dalla prima pista investigativa, il primo imputato, Pietro Valpreda, ai processi, gli appelli, la fondazione dell’Associazione fino alla sentenza definitiva della Corte di Cassazione del 3 maggio 2005, che attribuisce la strage al gruppo eversivo neofascista di Ordine Nuovo, ma dichiara i responsabili, Freda e Ventura, non punibili perché già assolti anni prima e per mancanza di prove sufficienti.

La docufiction, però, vuole anche evidenziare la solidarietà tra i familiari delle vittime e raccontare così la strage dal loro punto di vista. Numerose, oltre alle immagini di repertorio, le testimonianze, come quelle di Bruno Vespa, Giampiero Mughini, il prefetto Achille Serra, il Magistrato Guido Salvini, l’Avvocato Federico Sinicato, lo storico Aldo Giannulli, Fortunato Zinni, Martino Siciliano ed i familiari delle vittime: Carlo Arnoldi, Pietro Chiesa, Matteo Dendena, Paolo Dendena e Paolo Silva.

Il cast

Oltre alla Mezzogiorno, ad interpretare Francesca diciassettenne è Nicole Fornaro. Anna Ferruzzo, invece, è Luigia, Simone Gandolfo è Mauro. Lorenzo Cervasio presta il volto a Bruno Chiesa, marito di Francesca, mentre Francesco Siciliano interpreta l’avvocato Sinicato. Nel cast, tra gli altri, compaiono anche Niccolò Ferrero nei panni di Paolo, fratello della protagonista; Luigi Ciardo è Pietro Chiesa e Claudia Vismara, che interpreta una giovane vedova.

Francesco Miccichè, il regista

Io ricordo Piazza Fontana prende il titolo da un telegramma che la famiglia Dendena inviò al Presidente della Repubblica dopo i numerosi “non ricordo” dei politici italiani durante il Processo di Catanzaro. La docufiction, prodotta da Rai Fiction e da Aurora Tv, ha il soggetto di Giannandrea Pecorelli, Franco Bernini e Giovanni Filippetto. Gli ultimi due hanno anche scritto la sceneggiatura con il regista Francesco Miccichè.

Proprio Miccichè, alla sua quinta esperienza dietro la macchina da presa per una docufiction (l’ultima, Figli del destino, è andata in onda ad inizio anno), spiega che Io ricordo Piazza Fontana ha voluto soffermarsi sui familiari delle vittime, perché “troppo poco si pensa alle vite spezzate di chi ha avuto un padre, un fratello, un marito, vittima di quei tragici eventi”.

“Questo”, ha proseguito, “è un lavoro che ci mette di fronte anche a questi paradossi: mettiamo in scena la vita di persone che hanno sofferto e che si sono battute per la giustizia e in questo abbiamo una grande responsabilità. Ecco, credo che quello che abbiamo cercato di fare ancor più di altre volte, è stato avere rispetto e attenzione per coloro che hanno vissuto tragicamente in prima persona uno dei momenti più bui della storia del nostro Paese”.

Il regista ha anche ricordato un episodio durante le riprese:

“Un giorno proprio a Lodi, durante una pausa, c’è stato un momento emozionante quando Pietro, il figlio di Francesca, mi ha svelato che non riusciva a distogliere lo sguardo dai due giovani attori che interpretavano il ruolo di sua madre e suo padre (i bravi Nicole Fornaro e Lorenzo Cervasio). Ho pensato fosse meglio rompere gli indugi e ho portato Pietro a conoscere meglio ‘i suoi genitori’ ed è stato un dialogo toccante”.

Io ricordo Piazza Fontana, streaming

E’ possibile vedere Io ricordo Piazza Fontana in streaming sul sito ufficiale della Rai e sull’app per smart tv, tablet e smartphone, mentre da domani si potrà vedere su Guida Tv/Replay.

Io ricordo Piazza Fontana, social network

Si può commentare Io ricordo Piazza Fontana su Twitter, utilizzando l’hashtag #IoRicordo.