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La Storia di Nilde di Raiuno ed il suo triplice valore

La recensione di Storia di Nilde, la docufiction che tramite ricostruzioni con Anna Foglietta, materiale di repertorio e testimonianze ricostruisce la vita di Nilde Iotti

pubblicato 5 Dicembre 2019 aggiornato 30 Agosto 2020 10:27

A vent’anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 4 dicembre 1999, ed a quaranta dalla sua elezione a Presidente della Camera dei deputati, risalente al 20 giugno 1979, Raiuno ricorda Nilde Iotti. Lo fa con una docufiction, che alterna ricostruzioni, materiale di repertorio e testimonianze, che hanno dato forma a Storia di Nilde, in onda questa sera, 5 dicembre 2019, alle 21:25.

Storia di Nilde, recensione

Quando la Storia irrompe nella fiction di Raiuno l’effetto è sempre straniante per il pubblico. Ritrovarsi davanti ad una storia che fonde testimonianze e documenti con scene girate da attori non è proprio nel Dna della fiction della prima rete Rai.

Eppure, la direzione sembra essere anche quella, ovvero il sapere fare Servizio Pubblico utilizzando uno dei suoi mezzi più popolari, il racconto seriale. Storia di Nilde, fin dal titolo, cerca di catturare un pubblico in cerca di una storia, appunto, e per farlo cerca l’equilibrio tra il documentario ed il sentimento.

Nel mezzo, però, c’è anche una necessità: far conoscere alle nuove generazioni un personaggio chiave della Storia d’Italia e dell’emancipazione femminile quale è stata Nilde Iotti. Il lavoro di Emanuele Imbucci diventa quindi triplice: non tradire il racconto storico, delineare un personaggio realmente esistito affidandone l’interpretazione ad una brava Anna Foglietta e proporlo a quel pubblico che, probabilmente, di Nilde Iotti non sa abbastanza.

La politica domina tutta la docufiction, che s’insinua nel privato della protagonista senza trasformarlo in drama storico ma facendo diventare funzionale al percorso intrapreso dalla Iotti. Tocca alle testimonianze tracciare un ritratto vero e proprio di Nilde Iotti, regalare al pubblico quei dettagli che non vengono affrontati dalla ricostruzione.

Un po’ di fretta in certi passaggi, ma è evidente che Storia di Nilde vuole evidenziare i momenti salienti della vite della Iotti che l’hanno portata ad essere eletta Presidente della Camera. E, soprattutto, offrire al pubblico un esempio dal valore civico e sociale ancora potentissimo. La Storia di Nilde diventa così materiale storico, ma anche fortemente attuale, necessario e da ricordare.

Nilde Iotti, una vita da ricordare

Obiettivo della docufiction è quello di restituire alle nuove generazioni una figura, come quella di Nilde Iotti, protagonista della Storia del nostro Paese. Nilde Iotti, una delle ventuno donne che parteciparono all’Assemblea Costituente del 1946 e prima donna a ricoprire il ruolo di Presidente della Camera dei Deputati per tre legislature, dal 1979 al 1992.

La Iotti, partecipe alla vita politica italiana, ebbe anche il merito di contribuire alla conquista di civiltà del nostro Paese ed al processo di emancipazione femminile. Il racconto prende spunto da una vicenda realmente accaduta, ovvero la lettera inviata al giornale Avanguardia da una giovane che lamentava le imposizioni sulle sue scelte di vita da parte del fidanzato. Una lettera a cui la Iotti rispose, consigliandole di prendere in mano la propria vita.

Il rapporto di finzione tra la ragazza, Rosanna, e Nilde Iotti permette di seguire la vita di quest’ultima dai primi passi nella politica all’adesione alla Resistenza, dalla partecipazione all’Assemblea Costituente fino all’inizio dell’attività parlamentare ed all’avvio della sua relazione sentimentale con Palmiro Togliatti, Segretario del Partito Comunista Italiano, all’epoca sposato con Rita Montagnana.

Vita pubblica e privata si intrecciano, fino all’attentato subìto da Togliatti nel 1948, mentre usciva da Montecitorio con Nilde ed a cui sopravvisse. Una relazione, la loro, che non mancò di suscitare polemiche anche all’interno dello stesso partito, ma che vide Nilde sempre decisa a portare avanti le sue scelte, anche quella di adottare, insieme a Togliatti, Marisa Malagoli, sorella di un operaio morto durante una manifestazione del 1950.

Il racconto si chiude con il discorso tenuto dalla Iotti in occasione della sua elezione a Presidente della Camera dei Deputati, un evento fondamentale nella trasformazione sociale del nostro Paese.

Il cast e le testimonianze

A dare volto, nei momenti di ricostruzione, alla protagonista è Anna Foglietta: l’attrice viene affiancata da Francesco Colella nei panni di Palmiro Togliatti, mentre Linda Caridi è Rosanna, la ragazza che le scrive e da cui parte la docufiction.

Nel cast compaiono anche Massimo De Rossi (Giulio Andreotti), Astrid Meloni (Teresa Mattei), Elisabetta De Palo (Albertina Vezzani, madre della protagonista), Pietro Ragusa (Pietro Secchia) e Vincenzo Amato (Enrico Berlinguer).

Come detto, alla ricostruzione si alternano momenti di repertorio e di testimonianze inedite. A queste ultime hanno preso parte Marisa Malagoli Togliatti, figlia adottiva di Nilde e Palmiro; il Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano; Emanuele Macaluso, parlamentare del PCI dagli anni ’50 ed ex direttore dell’Unità; Giorgio Frasca Polara, portavoce di Nilde Iotti; il giornalista Marcello Sorgi; Alessio Falconio, direttore di Radio Radicale; Filippo Ceccarelli; Giuliano Amato; Giorgio Ferrara; Livia Turco, presidente della Fondazione Iotti; Luisa Lama, biografa di Nilde Iotti e lo storico Giuseppe Vacca.

Il regista

La sceneggiatura di Storia di Nilde, co-produzione tra Rai Fiction ed Anele, è stata scritta da Salvatore De Mola, con la collaborazione di Marco dell’Omo ed Emanuele Imbucci. A loro si deve il soggetto, firmato anche da Giorgia Giorgianni. La regia, invece, è di Imbucci.

Proprio il regista, a proposito della docufiction, parla di “un attento studio della documentazione di oltre un trentennio di storia del nostro paese e la visione del prezioso repertorio d’epoca insieme all’approfondimento con i testimoni diretti e con il nostro consulente storico (Giuseppe Vacca, ndr) avvenuto in tutte le fasi di lavorazione. Un repertorio che è stato inserito non solo come supporto delle interviste fatte a grandi personalità politiche o a storici e giornalisti, ma che è anche diventato vero e proprio elemento di linguaggio e di suggestione di questa docu-fiction, laddove è stato integrato come fattore di continuità in alcune sequenze di ricostruzione storica”.

Per rispettare i fatti storici realmente accaduti, Imbucci spiega di essere riuscito a “calibrare a volte gli stessi movimenti della macchina da presa per collegarli al materiale girato decine di anni prima dai cine-operatori della Rai, dell’Istituto Luce, della Aamod. Una sfida che si è unita all’esclusiva opportunità di girare all’interno della Camera dei Deputati e nei corridoi e stanze di Montecitorio, stimolando le soluzioni di regia e l’interpretazione degli attori, tutti ispirati dai luoghi in cui gli avvenimenti messi in scena erano realmente accaduti”.

Storia di Nilde, streaming

E’ possibile vedere Storia di Nilde in streaming sul sito ufficiale della Rai, e sull’app per smart tv, tablet e smartphone, mentre da domani si potrà vedere in Guida Tv/Replay.

Storia di Nilde, social network

Si può commentare Storia di Nilde su Twitter, utilizzando l’hashtag #StoriaDiNilde.