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Mario Giordano Show, anche in trasferta. A Dritto e rovescio il giornalista prende la sedia e se ne va (Video)

Mario Giordano al centro dell’attenzione anche in trasferta. Ospite a Dritto e rovescio, il giornalista prende la sedia e se ne va in segno di polemica con Davide Faraone. Poco dopo si parla del ‘movimento delle sardine’ e il conduttore di Fuori dal coro espone un gatto di peluche

pubblicato 22 Novembre 2019 aggiornato 30 Ottobre 2020 13:30

E’ sempre Mario Giordano Show, anche in trasferta. Il conduttore di Fuori dal coro va ospite a Dritto e rovescio e lo spettacolo è ugualmente garantito.

Smorfie, risatine, testa china e mani sui capelli, a cui si aggiunge pure un finto abbandono dello studio con tanto di sedia “in spalla”.

E’ il metodo Giordano, inaugurato oltre un anno fa. Grazie a dei semplici cartelli il giornalista piemontese varò la strategia del ‘disturbo silenzioso’. Il giochino, semplice quanto efficace, prevede il tentativo di rimanere al centro della scena quando a parlare è il proprio avversario. Certo, c’è bisogno della complicità della regia, ma di fronte a determinati colpi di teatro risulta difficile buttare l’occhio altrove.

E così, durante uno scontro con Davide Faraone sul tema delle tasse, Giordano non si limita a sbuffare. Va ‘oltre’, rompe gli schemi, arrivando a generare il paradossale superamento del personaggio reale sulla propria imitazione.

Giordano è un personaggio surreale, fa simpatia proprio per questo”, è il secco commento di Faraone. L’esponente di Italia Viva mostra un sorriso forzato, consapevole che la platealità del gesto sorpasserà qualunque altra riflessione, sovrastandola e annientandola.

Passano pochi minuti e Giordano si ripete. In studio entrano alcuni rappresentanti del ‘movimento delle sardine’ e lui si fa inquadrare mentre accarezza un gattino di peluche. Giordano lo sventola, lo lancia in aria, lo dona agli interlocutori di opinione opposta.

Mario ormai è un format. Non lo guardi per sentire cosa dirà – perché in fondo lo sai già – bensì per vedere cos’altro si inventerà.