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Gli Stati Generali, il miracolo di far ridere nonostante il sovranismo

Serena Dandini e il suo folto gruppo di comici confezionano un’ottima prima puntata di satira sociale in cui funziona quasi tutto.

pubblicato 21 Novembre 2019 aggiornato 9 Novembre 2020 14:43

  • 21.20

    Una raggiante Serena Dandini saluta il pubblico: “Non era previsto che tornassimo, c’è crisi!”.

  • 21.22

    Il Giuseppe Conte di Neri Marcorè è semplicemente perfetto. Il premier parla come un amministratore di condominio alla Dandini: “Il geometra Salvini deve 49 milioni di mensilità”. E l’Ilva diventa una caldaia.

  • 21.29

    Ritorna Martina Dell’Ombra nei panni della conduttrice sovranista innamorata di Salvini: “Chiuderemo i porti, gli aeroporti e le pescherie: Matteo è allergico alle sardine!”.

  • 21.34

    Collegamento con il sondaggista piacione Massimo Stima (Edoardo Ferrario): “Il Movimento 5 Stelle all’84 per cento. L’ho preso da Rousseau!”. E poi registra la risalita della Rosa nel Pugno,

  • 21.39

    Momento musicale con gli Scissionisti, ovvero l’ennesimo ritorno degli Elio e le Storie Tese. Poi rendono omaggio ai Beatles “dopo la scissione” con la traduzione di All you need is love”. Non si mettono d’accordo sul finale. Numero interessante.

  • 21.46

    A quel punto Serena Dandini cerca un cantante volontario: eccolo qui.

  • 21.53

    Il volontario, di nome Lionel, canta con la band degli Scissionisti, che ora si ribattezza Il Gruppo Misto. Davvero una trovata intelligente per inserire Marco Mengoni, molto a suo agio stasera. Esibizione impeccabile, pubblico in visibilio.

  • 22.00

    Si entra nel vivo degli Stati Generali, con il regista horror Dario Argento iscritto a parlare: “Un tempo era difficile avere paura dopo due guerre mondiali, oggi c’è paura di tutto: del lattosio, del glutine, del lavoro, di non trovarlo, di essere inseguito dai cinghiali, al posto dei demoni fanno paura dei grassi saturi”. Poi attacca i politici della paura: “Io non voglio essere un maestro di questa paura, non ho mai avuto paura di chi è diverso da me. Il terrore puro viene quando ci scopriamo tutti uguali. Fatevelo dire da uno che di paura ne sa qualcosa”. Immenso.

  • 22.12

    Una straordinaria Germana Pasquero propone Franca Leosini che intervista Renzi (ovviamente sono frammenti a sue interviste).

  • 22.16

    Sul celebre divano rosso si siede ora Jane Birkin, celebre per la canzone proibita Je t’aime, censurata da Vaticano e Bbc: “Cinquant’anni dopo ancora se ne parla”, commenta.

  • 22.31

    Salto indietro di 200mila anni con una divertente donna preistorica interpretata da Lucia Ocone.

  • 22.36

    Già cult questo Nelle puntate precedenti nel presentare serie tv assurde come Mio padre è una testa di cuoio e rapitori che sbagliano numero.

  • 22.39

    Collegamento con Lionel aka Marco Mengoni dal camerino.

  • 22.50

    Riecco la signorina Vaccaroni, interpretata da Cinzia Leone. Un personaggio leggermente annacquato nonostante i richiami a Moscovici e alla proposta di eliminazione del contante.

  • 22.55

    Irresistibile questo trailer di Brainbusters, dei Ghostbusters che fermano i cervelli in fuga.

  • 23.10

    Convince anche Stefano Mancuso. Funziona davvero quasi tutto stasera.

  • 23.15

    Divertentissima questa clip dei The Pills, genitori con bambini che di nascosto leggono libri invece di fare gli influencer come ordinato da loro. “Vi portiamo in Belgio!” è la minaccia.

  • 23.17

    Un monologo di Daniela Delle Foglie sull’amarsi a Roma con i mezzi pubblici malfunzionanti.

  • 23.34

    Omaggio di Valerio Aprea allo sceneggiatore Mattia Torre.

  • 23.43

    C’è gloria anche per Lercio. Tra le chicche: “Italia Viva, Renzi apre anche alle SS”.

  • 23.45

    Ovviamente Marco Mengoni non poteva andarsene senza promuovere l’ultimo singolo Duemila volte.

  • 23.56

    Si chiude di nuovo con Conte. La sigla viene improvvisata da Elianto, che non “legge un c… dal gobbo, come la Vanoni”. La prima puntata finisce qui.

Non prendiamoci in giro: una volta finita l’era berlusconiana, i programmi di satira hanno faticato a brillare di luce propria, ad esclusione di Maurizio Crozza e i suoi one man show prima su La7 e poi sul Nove. Soprattutto nell’era dei sovranismi sembrava fosse diventato proibito prendere in giro i politici della paura, come accaduto nel caso di “Io sono Giorgia”, che aveva spaccato l’Italia tra apocalittici e integrati.

A un anno di distanza da La Tv delle Ragazze la prima puntata de Gli Stati Generali risulta di una qualità decisamente superiore rispetto al suo predecessore al femminile: quasi tutti gli sketch riescono nell’impresa di strappare un sorriso o addirittura di ridere di gusto, senza mai nominare i politici della paura, ma prendendo in giro il populismo. Una satira sociale più che politica, ma per una televisione a digiuno sul genere è una gran boccata di ossigeno.

Martina Dell’Ombra con la sua conduttrice sovranista “innamorata del Capitano” è l’unica a citare il nome di Salvini: il suo personaggio risulta particolarmente divertente soprattutto quando prende in giro le esclusive dei programmi di Barbara d’Urso, ma è ormai un’ottima spalla per Serena Dandini, a sua volta spalla eccellente per tutti i comici.

Sono davvero poche le cose che perplimono nel corso di questa serata: fatta eccezione per una signorina Vaccaroni un po’ annacquata interpretata da Cinzia Leone e un poco convincente Edoardo Ferrario nei panni del sondaggista Massimo Stima, il Giuseppe Conte di Neri Marcorè è magnificamente simile all’originale, le clip dei The Pills sono irresistibili, Germana Pasquero è bravissima nell’interpretare Franca Leosini e Lucia Ocone si conferma un valore aggiunto con la sua donna preistorica.

Per quanto riguarda gli ospiti, se Jane Birkin ammazza un po’ il ritmo, Dario Argento regala un monologo sulla paura da incorniciare. Convince l’intervento di Stefano Mancuso, mentre Marco Mengoni è semplicemente formidabile come frontman degli Scissionisti, ovvero l’ennesima reunion degli Elio e le Storie Tese.

Gli Stati Generali tuttavia soffre di un difetto ormai endemico alla televisione italiana, arrivando a coprire anche la seconda serata e quindi allungando il brodo con sketch non sempre divertenti. Il problema è che farlo su Rai3 si trasforma in una sfida alla pazienza di Maurizio Mannoni per il suo Linea Notte, citato dal bravo Elianto nella sua sigla improvvisata.

Gli Stati Generali, anticipazioni puntata 21 novembre 2019

Serena Dandini  torna su Rai3 con sei puntate de Gli Stati Generali in prima serata da stasera alle 21.20. Tanti i protagonisti di questo nuovo appuntamento con la satira. TvBlog seguirà in liveblogging il debutto.

Tra i personaggi fissi Martina Dell’Ombra (Federica Cacciola), la conduttrice sovranista; Neri Marcorè che, al suo ritorno alla satira politica, ci porta il messaggio di buon augurio del premier Conte e le ritrovate, secretatissime Stories di Andreotti. Lucia Ocone è Guga, in collegamento dal Paleolitico; Cinzia Leone spiega la manovra economica coi toni apocalittici della sua mitica signorina Vaccaroni; Edoardo Ferrario, nei panni del sondaggista Massimo Stima, ci tiene aggiornati sugli umori del popolo italiano, e Germana Pasquero, che imiterà Franca Leosini, darà un’anticipazione delle sue nuove Storie Maledette. Previste le partecipazioni anche dei The Pills, di Lercio, Natalino Balasso e degli Elio e le Storie Tese.

Tra gli ospiti d’eccezione di questa prima puntata Dario Argento in un monologo sulla paura e Marco Mengoni che giocherà con la resident band e con Neri Marcorè. Sul suo celebre divano, Serena Dandini intervisterà il neurobiologo di fama internazionale Stefano Mancuso e una vera e propria icona degli anni 60: la stupenda Jane Birkin.

 

Gli Stati Generali: dove seguirlo

Gli Stati Generali va in onda su Rai3 alle 21.20 ed è disponibile anche in livestreaming su Raiplay, oltre che sulla Guida Tv dello stesso portale.

 

Gli Stati Generali: Second Screen

Gli Stati Generali non possiede al momento dei profili social ma potrete usare i canali Facebook, Instagram e Twitter di Rai3 per commentare la prima puntata.