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Fake, la fabbrica dell’ovvio

Nel cast anche David Puente di Open. Ospiti della prima puntata Ferruccio de Bortoli e Nina Palmieri.

pubblicato 24 Ottobre 2019 aggiornato 9 Novembre 2020 14:45

  • 23.31

    Nel promo Valentina Petrini annuncia il quesito della puntata: le bufale portano voti? Se ne parlerà con Ferruccio de Bortoli e Nina Palmieri, già alle sue spalle.


  • In studio la Petrini dice che il 65,46% degli Italiani non sa riconoscere una fake news.

  • 23.37

    La conduttrice presenta gli ospiti e i suoi esperti, David Puente di Open e Michelangelo Coltelli di Butac, il quale spiega i significati in italiano di fact checking e debunker, ovvero “verifica dei fatti” e “cacciatori di bufale”.

  • 23.39

    Nina Palmieri: “Bolsonaro è stato favorito dall’aver diffuso fake news”.

  • 23.41

    Servizio sulle cybertruffe che diffondono la disinformazione su Facebook e Twitter, secondo uno studio dell’Università di Oxford e di Urbino.

  • 23.48

    Era cominciata a circolare la voce di interferenze della mafia nigeriana per l’omicidio di Pamela Mastropietro: in particolare Guido Crosetto e Alessandro Meluzzi avevano parlato dell’assenza del cuore di Pamela e del traffico di organi da parte dell’organizzazione africana. Il pm fu costretto a smentire il contenuto della clip.

  • 23.55

    Matteo Flora, prof a contratto dell’Università di Pavia ha contato 3 milioni di contenuti inneggianti all’odio razziale nelle conversazioni social durante le elezioni 2018. Ecco il cloud delle parole più usate.

  • 00.01

    Nel periodo Minniti dall’analisi delle conversazioni è emerso che i contenuti di odio verso i migranti erano maggiori rispetto a quelli relativi alla loro inclusione rispetto al periodo Salvini.

  • 00.02

    De Bortoli: “Non è un problema di numeri, è un problema di percezione”.

  • 00.03

    L’associazione Avaaz ha monitorato dal basso la disinformazione in Rete. Tra le più diffuse bufale, la frase mai pronunciata da Roberto Saviano: ‘Preferisco aiutare un amico migrante che un italiano piagnucolone”. Facebook ha chiuso 23 pagine di disinformazione che diffondevano odio razziale.

  • 00.13

    Si parla della bufala relativa all’uomo diventato gay per gli antidolorifici (in italia introdotta da Leggo). In realtà il padre aveva spiegato che era già bisessuale. Solo il Daily Mail aveva pubblicato una smentita.

  • 00.20

    Momento “vittime delle fake news”: viene intervistata una mamma che ha creduto al legame tra vaccini e autismo.

Se ci sono bufale che non vi fanno dormire la notte scrivete al nostro indirizzo mail“: così Valentina Petrini, reduce dalle fatiche dello sfortunato Nemo – Nessuno escluso, congeda i telespettatori di Fake – La Fabbrica delle Notizie, il nuovo programma del Nove in seconda serata interamente dedicato al fenomeno delle fake news.

Il tentativo di creare una trasmissione sulle bufale è lodevole, ma la resa è abbastanza discutibile: la conduttrice è leggermente ansiosa (“Vogliamo che i telespettatori capiscano“) e gli ospiti della serata Ferruccio de Bortoli e Nina Palmieri non aggiungono elementi interessanti a bufale stranote.

Anche il buon David Puente di Open non graffia, mentre più interessante risulta l’analisi delle conversazioni social effettuate dal prof Matteo Flora dell’Università di Pavia durante le Politiche del 2018: pare che durante la gestione Minniti del Viminale i contenuti tendenti all’odio razziale sono in misura maggiore rispetto al periodo Salvini. “Questa è una notizia“, commenta la Petrini. Un po’ poco, per un programma che vuole esserne la fabbrica.

Fake – La fabbrica delle notizie, anticipazioni puntata 23 ottobre 2019

Prende il via stasera alle 23.30 su Nove Fake – La fabbrica delle notizie, una nuova trasmissione in otto puntate incentrata sulle bufale condotta da Valentina Petrini, reduce da Nemo- Nessuno escluso su Rai2 (qui l’intervista a Blogo). Ospiti della serata il conduttore del Corriere della Sera Ferruccio de Bortoli e la “iena” Nina Palmieri. TvBlog seguirà in liveblogging questo debutto.

Nel cast anche il consulente di comunicazione David Puente, prima firmata annunciata da Enrico Mentana poche settimane prima dall’arrivo di Open, oltre a Michelangelo Coltelli, fondatore di BUTAC – Bufale Un Tanto Al Chilo. Alla fine di ogni puntata una vittima di “bufale” racconterà la propria esperienza.

Con il programma collabora la piattaforma internazionale AVAAZ, organizzazione non governativa che racconterà il suo lavoro alla ricerca dei “falsari” in rete. Istituita nel 2007 a New York, è attiva in diversi ambiti, fra i quali cambiamento climatico, diritti umani, diritti degli animali, povertà. Matteo Flora, hacker e professore a contratto in Corporate Reputation e Storytelling alla Facoltà di Economia dell’Università di Pavia, parlerà invece di “viralizzazione” delle fake.

 

Fake – La Fabbrica delle Notizie: dove seguirlo

Fake – La fabbrica delle notizie va in onda alle 23.30 su Nove. Il programma è disponibile anche in livestreaming su Dplay.

 

Fake – La Fabbrica delle Notizie: Second Screen

Fake – La fabbrica delle notizie non ha al momento attivi dei canali social, ma in compenso ci sono gli account Facebook, Twitter e Instagram del Nove.

 

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