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Presidenziali USA 2020, già decise le date per i dibattiti tra candidati

A più di un anno dalle prossime Presidenziali, sono già stati calendarizzati i dibattiti tv tra Trump e i suoi (ancora ignoti) avversari.

pubblicato 14 Ottobre 2019 aggiornato 30 Agosto 2020 12:51

Le prossime Presidenziali USA sono fissate per il 3 novembre 2020: la campagna elettorale sta ancora prendendo forma, ma la Commissione per i Dibattiti Presidenziali ha già fissato le date per i confronti televisivi dei candidati Presidenti e dei candidati Vice-Presidenti. I faccia a faccia tra i candidati sono uno dei punti forti della campagna presidenziale e terreno definitivo di affermazione sugli elettori (citofonare Nixon nel 1960), oltre ad essere fonte di massicci ascolti per le emittenti televisive.

Il calendario definito dalla Commissione prevede il primo dibattito tra candidati Presidenti martedì 29 settembre 2020, ospitato dall’University of Notre Dame in Indiana. Il primo dibattito tra candidati vice-Presidenti, invece, è fissato per mercoledì 7 ottobre 2020 e sarà ospitato dall’Università dello Utah, a Salt Lake City.

Il secondo dibattito tra candidati Presidenti è fissato per martedì 15 ottobre 2020 all’Università del Michigan, nella città di Ann Arbor, mentre il terzo si terrà martedì 22 ottobre 2020 alla Belmont University nella città di Nashville, in Tennessee.

Ulteriori dettagli, inclusa la struttura dell’incontro e i moderatori per ciascun appuntamento, saranno diffusi più in là: di certo tutti i dibattiti andranno in onda alle 21.00 e dureranno 90′, senza interruzioni pubblicitarie.

Inutile dire che per noi, in Italia, è a dir poco un miraggio: ormai i faccia a faccia tra candidati resistono per le Primarie PD e per pochi altri appuntamenti – ricordo le Regionali di ormai quasi 5 anni fa – strenuamente cercati da Sky Tg24.  Lontani anche i tempi dei faccia a faccia in stile Berlusconi – Occhetto moderato da Mentana ricordato ai millennials dalla serie 1994 o il memorabile ping pong tra Berlusconi e Prodi con Vespa nel mezzo, AD 2006. Tempi che sembrano lontanissimi in una tv che ormai ha come formula di pseudo-confronto nei talk politici quello del ‘trenino’, con una staffetta di ospiti che non si fronteggiano in studio e che non temono fact-checking, concedendosi il lusso di poter dire qualsiasi cosa, falsi inclusi. Gli esempi non mancano

Intanto negli USA si guardà già al prossimo anno: la campagna elettorale nell’era Trump, di fatto, non è mai finita; adesso si cerca di capire chi saranno i suoi veri competitors.

Fonte | Variety