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Romolo + Giuly 2, recensione in anteprima della serie tv di Fox Italia

La recensione in anteprima della seconda stagione di Romolo + Giuly 2, la serie originale di Fox Italia che torna con nuovi episodi sempre all’insegna dell’ironia e del nonsense

pubblicato 15 Settembre 2019 aggiornato 30 Agosto 2020 14:11

Cosa aspettarsi da una serie tv che già alla prima stagione aveva premuto l’acceleratore a tavoletta sul nonsense? Semplice: ancora più nonsense! E’ la ricetta della seconda stagione di Romolo + Giuly-La guerra mondiale italiana, la produzione originale di Fox Italia che torna con i nuovi episodi da domani, lunedì 16 settembre 2019, alle 21:15.

Roma divisa in due… e i romani?

Avevamo lasciato Roma Nord e Roma Sud ai ferri corti, proprio mentre dal Vesuvio un’ondata di immondizia veniva riversata su tutta la Penisola. A guadagnarci erano stati Milano e Napoli, con Giorgio Mastrota (nei panni di se stesso) e Don Alfonso (Fortunato Cerlino) pronti a spartirsi la Capitale.

Da qui parte la seconda stagione: Roma è letteralmente divisa in due, con i milanesi ed i napoletani che la stanno trasformando a loro immagine e somiglianza. I romani, invece, o sono stati resi schiavi o sono stati portati al Campo Vacanze Romane, gestito da Martina (Federica Cacciola), ad espiare i loro peccati.

Ed i protagonisti? Romolo (Alessandro D’Ambrosi), Giuly (Beatrice Arnera) ed i loro ex Deborah (Ludovica Martini) e Giangi (Niccolò Senni) riescono a fuggire ed a raggiunge una Cortina in cui il tempo si è fermato agli anni Ottanta -come potete vedere nella clip in apertura-, in cui si trova anche Edoardo Pederzoli (Francesco Pannofino), che abbiamo scoperto essere il padre naturale di Romolo. I quattro, però, non riusciranno a resistere tanto tempo lontano da casa, e decideranno di tornare a Roma per tentare l’impossibile: riprendersi ciò che gli spetta.

Nel cast della seconda stagione, inoltre ritroveremo Michela Andreozzi (Olimpia), Lidia Vitale (Anna), David Pietroni (Manuel), Matteo Nicoletta (Dario), Nunzia Schiano (Donna Assunta) e Federico Pacifici (Arfio).

Quanta follia (ma con un pizzico di equilibrio)

L’asticella si alza, ma Romolo + Giuly non perde il suo senso per la rappresentazione dei luoghi comuni degli italiani. Individuata la strada da intraprendere già nella prima stagione, si è deciso ora di rendere le cose più divertenti non solo grazie ad alcuni sketch e dialoghi che ben riflettono la follia della sceneggiatura, ma puntando anche sulla presenza di guest-star che si sono messe in gioco rispettando le regole della trama.

Vedremo così, nomi “generalisti” come Carlo Conti (sarà se stesso come rappresentante della fazione dei presentatori tv contro Mastrota), Luciana Littizzetto (a cui tocca il ruolo nientemeno che di Dio) e Giobbe Covatta, che interpreterà Carlo Marzo, l’ultimo dei comunisti. A loro si aggiungono altri camei, come quelli di Enrico Papi, Max Vado, Ludovica Comello, Roberto Da Crema e Cristiano Malgioglio.

Tutti personaggi rimasti ipnotizzati da un racconto che, c’è da dire, è sicuramente unico nel suo genere per il panorama televisivo italiano. Wildside e Zerosix Productions hanno confezionato per Fox Networks Group Italy una produzione che, in questa seconda stagione, riesce anche a trovare un suo equilibrio tra le trovate paradossali che servono a far ridere il pubblico ed una trama che procede a passo più spedito rispetto alla prima stagione.

Messa da parte la sua natura più barzellettistica, Romolo + Giuly 2 prende più… seriamente il proprio ruolo di serie comedy tutta italiana, pescando dall’ironia del web ma non riportandola in maniera identica. Agli sceneggiatori Giulio Carrieri (anche co-creatore della serie con D’Ambrosi e Michele Bertini Malgarini) e Flavio Nuccitelli va il merito di aver sì intuito la potenza dello humor 2.0 ma di averlo filtrato per la tv pay. Sul fatto che faccia ridere in tanti o pochi, poi, ci si potrebbe aprire un’altra guerra mondiale, tutta italiana.