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Linea Verde Life, Daniela Ferolla a Blogo: “Con la valigia sempre pronta, alla scoperta delle città verdi”

La conduttrice e giornalista campana parla della nuova stagione di Linea Verde Life, a cui approda dopo l’esperienza domenicale, e della sua carriera professionale

pubblicato 11 Settembre 2019 aggiornato 30 Agosto 2020 14:30

Il sabato mattina di Rai 1 torna a tingersi di verde. Dal 14 settembre riparte Linea Verde Life, spin-off di Linea Verde, che da circa quarant’anni si occupa di ambiente e natura. Ad arrivare al timone della trasmissione, direttamente dallo storico programma dell’Ammiraglia che va in onda di domenica, Daniela Ferolla. La conduttrice campana ha rivelato a Tvblog gli obiettivi della nuova edizione del programma, che la vedrà al fianco di Marcello Masi, ripercorrendo poi la propria carriera sin dagli esordi a Miss Italia. E non è mancato il tempo per parlare dei suoi sogni nel cassetto.

Linea Verde e Linea Verde Life: quali le differenze e di cosa vi occuperete durante la stagione?

Linea Verde Life, diversamente Linea Verde, si sposta in città. Quest’anno andremo alla scoperta delle città verdi, che manifestano una certa sensibilità verso le tematiche che riguardano le nuove tecnologie e l’ecosostenibilità ambientale. Il nostro compito sarà di valutare soprattutto la condizione italiana, ma andremo in giro anche per l’Europa. Per l’esordio abbiamo deciso di partire da Roma: un racconto alternativo rispetto a quello offerto tradizionalmente dai media, perché qualcosa di positivo si sta muovendo, anche grazie all’iniziativa dei più giovani. La Rai, in quanto azienda di servizio pubblico, ha il compito di valorizzare ciò che funziona.

Cambierà modo di rivolgersi al pubblico, stile di conduzione, per la nuova esperienza urbana?

Delle differenze ci saranno perché cambieranno i tipi di approfondimento. Non ci troveremo tra campagne e aziende agricole: se prima potevate vedermi in vesti più rurali, in sella a un cavallo o mentre scalavo le montagne, ora mi troverete più tranquilla, costantemente attenta a ciò che succede, analizzando il territorio con un taglio più giornalistico. Andremo comunque in onda alle 12.20, all’ora di pranzo, e non puntiamo ad appesantire i telespettatori, che da Linea Verde si aspettano leggerezza. Mi piacerebbe raccontare gli ambienti metropolitani ecosostenibili anche attraverso il linguaggio del food, dell’alimentazione e della natura, sempre diffondendo notizie positive. Senza ipocrisia: capita di dover raccontare anche ciò che non va come dovrebbe, ma anche in quel caso bisogna trovare la chiave giusta per lasciare un messaggio di speranza.

Rimaniamo su Linea Verde. Federico Quaranta, in un’intervista di Massimo Galanto di qualche giorno fa, ha rivelato che sia lui, che lei, avevate ricevuto la proposta di condurre Grand Tour. Linea Verde di sera, insomma. Le convinceva l’idea?

Io conduco Linea Verde da cinque anni ed è una cosa che spesso proponevamo, anche se ci siamo resi conto da subito che un programma del genere, in prima serata, sarebbe stato un azzardo. I nostri telespettatotri sono abituati a vederci in palinsesto a un determinato orario, è difficile proporre quel linguaggio alla sera. Detto ciò, si tratta comunque di argomenti che interessano molti e molto, attualissimi oggigirono, e l’idea di portarli in prima serata rimane una sfida positiva, anche se molto rischiosa. Giusto tentare l’esperimento in estate, quando la televisione si fa laboratorio in dove sperimentare nuovi format, nuove idee, senza le pressioni del palinsesto autunnale.

E un programma che tradizionalmente fa da apripista alla stagione autunnale è Miss Italia. Diciotto anni fa, proprio nella notte fra il 10 e l’11 settembre, lei veniva incoronata più bella d’Italia.

I tempi sono cambiati. Quando ho partecipato io, Miss Italia era uno dei pochi programmi che offrivano un trampolino di lancio per le ragazze che volevano entrare nel mondo dello spettacolo. È stato un concorso che ha lanciato tanto chi vinceva, tanto coloro che prendevano fasce nazionali. Per tantissime mie colleghe è stato così. Successivamente sono arrivati i talent e le occasioni si sono moltiplicate. Sono contenta del rinnovato risalto mediatico e del ritorno su Rai 1, perché Miss Italia è sempre stato un concorso pulito, dove viene premiata la bellezza in purezza. Uscite da lì, bisogna però saper dimostrare altre qualità per intraprendere una carriera. Solo un appunto: forse è il caso di rivisitare il format, per dare più visibilità alle ragazze, quest’anno si sono viste poco.

Non l’abbiamo vista nella giuria delle Miss storiche. Come mai? Ha a che fare la partecipazione di sua sorella al concorso?

Mi hanno invitata, ma stavo registrando Linea Verde Life! Mi trovavo da tutta altra parte e per problemi di organizzazione non sono riuscita ad allontanarmi per un giorno intero dalla produzione. Settembre è sempre un mese concitato. Mia sorella Miriam? Se fosse arrivata in finale, non sarei andata comunque per principio. Sarebbe stato scorretto nei confronti delle altre miss. Non è passata, si è fermata alle prefinali, quindi avrei potuto partecipare senza problemi, da questo punto di vista.

È nella famiglia di Linea Verde da cinque anni. Cosa sogna per il futuro? 

Sono molto legata a Linea Verde, che pone l’attenzione su tematiche a me molto care, che sono anche le mie passioni. Mi ritengo fortunata perché non capita spesso di lavorare facendo ciò che si ama. È ovvio, tuttavia, che chi fa il mio mestiere voglia ogni tanto sperimentare. Già da quest’anno avrei voluto cambiare, e in effetti così è stato, anche se parzialmente. Lo sto notando già dalle prime registrazioni. Il mio sogno è di poter fare qualcosa in studio, dopo tanti anni on the road: è da quando ho diciassette anni (ultima Miss Italia eletta minorenne, ndr) che sono sempre in giro, sono la ragazza con la valigia!

Mai pensato a un talent?

Come Tale e Quale? Sarebbe anche bello, ma non mi ritengo così brava da poterlo fare. Preferirei sperimentare prime serate, programmi in cui parlare di persone che ce l’hanno fatta, con sudore e sacrificio. La gente ha bisogno di queste storie. Con Linea Verde ho conosciuto un’Italia vera, fatta di belle persone che mi hanno dato grande energia, di giovani che riscoprono le proprie origini. Mi piacerebbe poter estendere questa narrazione anche ad altre professioni. Mi piacerebbe dare belle notizie al pubblico.