Home Notizie Lorella Cuccarini: “Ho detto di essere sovranista… e lo ridirei senza problemi”

Lorella Cuccarini: “Ho detto di essere sovranista… e lo ridirei senza problemi”

Per la showgirl La vita in diretta può tornare ad essere leader negli ascolti. Poi replica a Heather Parisi: “Faccio davvero troppa fatica a spiegarmi il suo livore”

pubblicato 21 Agosto 2019 aggiornato 30 Agosto 2020 15:33

Per lanciare la sua nuova avventura televisiva, alla conduzione di La vita in diretta accanto ad Alberto Matano, Lorella Cuccarini ha rilasciato un’intervista al settimanale Chi. La showgirl ha spiegato perché ha accettato di essere al timone del contenitore di Rai1 al via il 9 settembre:

Quando il direttore di Rai1 Teresa De Santis mi ha comunicato di aver pensato a me per ‘La vita in diretta’, non ci ho pensato un secondo a dirle sì. In fondo è arrivata al momento giusto. A 54 anni penso di avere la maturità giusta per affrontare qualsiasi tematica. E poi con me ci sarà Alberto Matano. Una bella persona, oltre che un grande professionista. Con lui mi sento sicura.

La Cuccarini è tornata anche sulle polemiche seguite alle sue recenti dichiarazioni sovraniste:

Ho detto di essere sovranista perché amo il mio Paese e perché penso che debba riappropriarsi della sua capacità di scegliere, visto che ultimamente non è stato così. Questo, da alcuni, è stato percepito come un qualcosa di brutto, mentre io non ci vedo nulla di male e, al netto di tutte le polemiche, lo ridirei senza alcun problema.

Rispetto alle insistenti frecciatine della nemicamatissima Heather Parisi, secondo la quale le dichiarazioni sovraniste avrebbero aiutato la showgirl a tornare in Rai:

Se fosse vero vorrei capire come faccio a lavorare da 34 anni. Chissà quali endorsement avrò avuto in passato (ride, ndr). Perché tanto livore da parte di Heather Parisi? Dovrebbe chiederlo a lei. Personalmente faccio davvero troppa fatica a spiegarmelo. E in questi giorni di relax, voglio pensare solo alle cose belle.

Infine, sull’aspettativa di ascolti per Vita in diretta:

Gli ascolti sono importanti ma la premura, sia mia, sia di Alberto, risultati a parte, è che il programma sia in sintonia con il pubblico da casa e con la rete. È giusto mettersi in discussione e competere serenamente, ma non dobbiamo dimenticarci che parliamo di un programma che è stato, per anni, leader assoluto nella sua fascia oraria e che ha tutte le carte in regola per tornare a esserlo.

P.S. Nessun commento alla chiusura anticipata di Grand Tour, svelata soltanto oggi da Blogo.