Home Notizie Grand Tour mescola acqua e olio nei toni e nei racconti, indeciso tra day e prime time

Grand Tour mescola acqua e olio nei toni e nei racconti, indeciso tra day e prime time

Prove generali di conduzione per Lorella Cuccarini, che inizia la sua avventura su Rai 1 con 5 puntate in giro per l’Italia.

pubblicato 2 Agosto 2019 aggiornato 9 Novembre 2020 14:50

Il cammino del Grand Tour di Rai 1 parte dalla via Francigena ma procede a zig zag, indeciso tra il tenere i toni più leggeri del daytime o tentare l’approfondimento più introspettivo à la Angela – figlio di una certa presunzione in questo caso – di prima serata. Ne viene fuori un racconto frammentato e frammentario non solo per il montaggio che rende i 100′ del programma vicino, talvolta, a un match di ping pong, ma soprattutto l’intreccio di due storie opposte per toni e intenzioni. Un racconto indeciso e noioso, a tratti vicino all’inutilità.

Da una parte c’è la Cuccarini, alla quale davvero si può chiedere di tutto: intonazione suadente e fiabesca, grazia e semplicità innata, Lorella svolge la missione di esplorazione e racconto in maniera convincente. Le viene inoltre inutilmente affidato l’alleggerimento di Peppone, che finisce per essere un ostacolo più che un facilitatore del viaggio. Dall’altra parte abbiamo una sorta di docureality, ovvero il cammino più riflessivo, più intimo, più introspettivo di Angelo Mellone: un racconto in sé interessante – se mantenuto come format a sé stante e di durata contenuta – e volutamente più denso, per quanto non valorizzato dalla colonna sonora e non diverso per struttura da quello dei compagni (a distanza) di viaggio, fatto di incontri e micro-approfondimenti. Un modello che in una prima serata estiva sa però di noioso. Nelle loro esplorazioni, Cuccarini e Peppone guardano più ad architettura e usanze, Mellone esplora natura e culture.

Le due cifre, però, stridono. E’ come tentare di unire acqua e olio: stanno sì insieme in un recipiente, ma non si mescolano. E così questo Grand Tour si muove tra tradizionale formula di daytime, la più congeniale al tipo di racconto e un tentativo di approfondimento più sostenuto, da prime time, che non centra l’obiettivo. Delle due l’una. Vedremo cosa succederà con e nella prossima puntata.

Ps. Le orecchiette a Bari vecchia le fa solo Nunzia?

Grand Tour, prima puntata in diretta

  • 21.15

    Techetechetè e poi la prima delle 5 puntate di Grand Tour.

  • 21.32

    L’anteprima parte con un spiegazione sulle vie dei pellegrinaggi, prime forme di ‘turismo’ antelitteram.

  • 21.33

    L’obiettivo è introdurre la via Francigena del Sud: parla così veloce e così a libro stampatro che l’ho già perso. L’importanza della cadenza nel racconto va ricordata… Non si è presentato. Pubblicità.

  • 21.39

    Il viaggio parte con Lorella Cuccarini che in vo racconta la leggenda di Pizzomunno. E canta anche la canzone di Gazzè. Si mostrano subito le qualità.

  • 21.41

    Inizia anche il diario di Mellone sul suo percorso: voice over introspettiva, immagini a corredo. Si chiede al pubblico di partecipare al viaggio di qualcuno, come una docufiction (e la vedremo, a settembre, con Boez).

  • 21.44

    Prima tappa di Mellone a Celle san Vito: si visita il centro storico con la scusa di avere informazioni contrastanti in dialetto franco-provenzale. Qui conosce Stefania che racconta la lingua e la storia del posto.

  • 21.46

    Mellone raccoglie anche le credenziali, come vuole ogni cammino e ogni pellegrinaggio.

  • 21.47

    Le saline di Margherita di savoia, una delle cose più belle che abbia mai visto: il tono fiabesco della Cuccarini funziona.

  • 21.48

    Ma neanche il tempo di farsi portare dal racconto della Cuccarini che torniamo sul cammino di Mellone. Cambia colonna sonora, cambia tono, cambia racconto… Ma perché? Di fatto il gran tour lo fa Mellone e la Cuccarini fa l’ipertesto, la vocina che senti se clicchi sui punti di interesse vicini.

  • 21.53

    La Cuccarini stringe mani, saluta la gente, balla e le tocca dividere lo schermo con Peppone. Intanto è a Barletta.

  • 21.56

    La prima serata è un gran regalo che neanche l’estate spiega del tutto.

  • 21.58

    Almeno arriva Fabio Troiano che declama il classico nel teatro di Barletta, pagato dai cittadini per i cittadini e che infatti non ha il Palco reale. Troiano lo dirige.

  • 22.02

    Mellone arriva ad Altamura dove incontra Donato Laborante, mentre Lorella è a Bari per l’ennesima toccata e fuga e per conoscere Nunzia e la mamma che fanno orecchiette da sempre. Ho la sensazione che anche Rubio le abbia incontrate…

  • 22.12

    E infatti ecco Nunzia con Rubio nella prima puntata della seconda stagione di Unti e Bisunti.

  • 22.13

    Parte più lunga dedicata a Bari con la Cuccarini, che va a visitare la Basilica di San Nicola, dove riposano le spoglie del santo.

  • 22.14

    Si torna al cammino di Mellone che incontra un gruppo di cantastorie, di canzoni di tradizione.

  • 22.18

    Non poteva mancare una puntatina a Ostuni. Manca un’ora alla fine… Intanto c’è Mario Tozzi.

  • 22.23

    Mellone è nelle gravine pugliesi: ha deviato verso Castellaneta per conoscerle meglio con due guide del posto.

  • 22.26

    Che fai, vai in Puglia e non vai a Cellino San Marco?

  • 22.27

    Prima pubblicità finora.

  • 22.32

    Ed eccoci, si va a Cellino San Marco, da Al Bano.

  • 22.39

    E si torna da Mellone che sta a Ginosa di Puglia. Il programma è completamente diviso a metà, sopratutto per toni e modalità di racconto. Acqua e olio, questa è la sensazione: si è voluto cercare un tono più ‘alto’ per il prime time, dimenticando che il tono più adatto per un programma del genere resta quello da daytime.

  • 22.44

    Le luminarie pugliesi sono un’eccellenza: ecco la Cuccarini alla festa di Santa Domenica a Scorrano.

  • 22.47

    Mellone invece arriva a Massafra.

  • 22.52

    Il giro continua a Otranto con la Cuccarini che illustra l’albero della vita della Cattedrale della città. Un mosaico da 600.000 tessere.

  • 22.58

    Una specie di anabasi questo viaggio, dice Peppone, salutando la Cuccarini in quello che dovrebbe essere il loro ultimo blocco che vede una esibizione delle Frecce Tricolori. Colonna sonora? Top Gun.

  • 23.00

    Intanto Mellone si interroga sulle ragioni dei suo cammino, o meglio viene interrogato – come prassi – dal parroco che poi ‘rilascia’ il certificato del cammino compiuto sulla via Francigena.

  • 23.01

    E alla fine Lorella e Angelo si incontrano a Santa Maria di Leuca. Il grand Tour continua la prossima settimana.

Grand Tour, Lorella Cuccarini in giro per l’Italia per Rai 1: anticipazioni prima puntata

 

Un Linea Verde con un pizzico di Meraviglie: si presenta così Grand Tour, cinque prime serate su Rai 1 che raccontano alcune delle bellezze paesaggistiche d’Italia, al via da stasera, 2 agosto 2019, alle 21.25. A guidare questo viaggio in Italia c’è Lorella Cuccarini, alla sua prova generale di conduzione di un titolo dell’ammiraglia Rai in attesa di prendere il timone de La Vita in Diretta con Alberto Matano nell’ormai vicino Autunno tv.

Anche in questo caso, però, la Cuccarini non è sola: con lei Angelo Mellone, giornalista e scrittore, e le incursioni di Giuseppe Calabrese, in arte “Peppone”.

L’ispirazione ovviamente è quella del Grand Tour del ‘700 e ‘800, ovvero quello spirito di scoperta meravigliata delle bellezze dello ‘sconosciuto’ Stivale da parte dei nobili e degli intellettuali dell’epoca, anche se riuscire a trovare contenuti, scorci e racconti nuovi dopo decenni di programmi dedicati ai luoghi più affascinanti, più o meno misconosciuti, del nostro Paese, non è proprio facilissimo.

La prima puntata ci prova partendo dalla Puglia con un percorso che guarda alla via Francigena: si va da Vieste, di cui si racconta anche la leggenda di “Pizzomunno” portata a Sanremo da Max Gazzè, a Barletta  per scoprire l’ottocentesco Teatro comunale “Giuseppe Curci” con l’attore Fabio Troiano; quindi si va a Bari Vecchia con Nunzia, la “signora delle orecchiette”, ed Enzo, il proprietario del Chiringuito, prima di arrivare a Ostuni con Mario Tozzi e il cantastorie Tonino Zurlo, mentre Peppone conoscerà Al Bano.

Angelo Mellone, invece, percorrerà la via Francigena del sud, un percorso spirituale che parte da Celle di San Vito, prosegue a Troia dove incontrerà Michele, un pellegrino che ha percorso i cammini più conosciuti e raggiunto più volte la Terrasanta, per passare ad Altamura con Donato, custode di una masseria che gli offrirà il tipico pranzo del pellegrino, e arrivare alle gravine della Murgia.

Lorella, Angelo e Peppone si ricongiungono per arrivare a Santa Maria di Leuca, Finibus Terrae, ultima tappa della via Francigena, luogo di incontro tra culture. Una cosa rivoluzionaria.

Lo vedremo stasera e lo seguiremo live su TvBlog dalle 21.25.