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Stasera Italia, nuovo scontro. Liguori a Molinari: “Se avesse figli li terrei con la testa sott’acqua”

A Stasera Italia Paolo Liguori va all’attacco del leghista Molinari mentre si discute dei migranti della Gregoretti: “La gente va fatta scendere e curata, lasciarla in mare è da pazzi”

pubblicato 1 Agosto 2019 aggiornato 3 Novembre 2020 15:39

Nuovo scontro a Stasera Italia, ad una settimana dalla clamorosa rissa tra Vittorio Sgarbi e Giampiero Mughini. Protagonisti stavolta Paolo Liguori e Riccardo Molinari.

A dire il vero sarebbe il caso di parlare di un monologo del giornalista contro il capogruppo leghista alla Camera, che incassa i colpi senza mai perdere le staffe.

Si ridistribuiscano le persone, ma si facciano scendere, si ospitino in alcuni posti, perché questa brutalità, questa bestialità spettacolare di tenerli in mare è una cosa che fa vergogna all’Italia”, afferma il direttore di TgCom 24 riferendosi al caso della nave militare Gregoretti. “Se non vi vergognate voi, mi vergogno io. La gente va fatta scendere e curata, lasciarla in mare è da pazzi. Si devono distribuire, bene, ma lasciarli in mare con le telecamere addosso facendo la figura degli esseri brutali è una cosa di cui vi dovrete assumere la responsabilità. Se poi si tratta di una nave militare italiana è una follia”.

Liguori è senza freni e rincara la dose, fino a quando non chiama direttamente in causa il deputato.

“Fate così, teneteli con la testa sott’acqua, cosi l’Europa decide prima. È più brutale, è più violento, è più leghista, è più sovranista”.

A quel punto il giornalista chiede a Molinari se ha dei figli. Il parlamentare scuote la testa, ma Liguori non molla ugualmente la presa:

Se li avesse li vorrei mettere in una tinozza e tenerli con la testa sott’acqua e poi dire all’Europa ‘veniteli a liberare’”.

Il leghista non si scompone (“si sta trascendendo un po’, non mi pare un ragionamento con cui discutere di immigrazione”), mentre Giuseppe Brindisi riprende Liguori, forse memore dei recenti precedenti.

La situazione torna rapidamente alla normalità, con il direttore che poco dopo si riappacifica – seppur in parte – con Molinari: “Se non torturasse i migranti in mare io sarei quasi in tutto d’accordo con la Lega”.