Home Festival di Sanremo Sanremo 2013: gli autori e i giornalisti, le domande e gli interrogativi intelligenti (Video)

Sanremo 2013: gli autori e i giornalisti, le domande e gli interrogativi intelligenti (Video)

Ci sarebbero ancora un sacco di questioni da sviscerare, di questa vigilia del Festival. Questioni che non arrivano mai al pubblico a casa (quasi mai, diciamo).Una delle più importanti ed urgenti, che mi sta particolarmente a cuore, è la questione del momento delle domande e risposte, che in inglese si chiama Q&A (pronunciato, se sei

12 Febbraio 2013 01:03

Ci sarebbero ancora un sacco di questioni da sviscerare, di questa vigilia del Festival. Questioni che non arrivano mai al pubblico a casa (quasi mai, diciamo).

Una delle più importanti ed urgenti, che mi sta particolarmente a cuore, è la questione del momento delle domande e risposte, che in inglese si chiama Q&A (pronunciato, se sei italiano, kiùenei, in maniera estremamente ostentata. Fortunatamente non è il caso del Festival di Sanremo, capita più spesso in certi festival cinematografici quando ci si vuole dare un tono ad ogni costo.

Insomma. Il kiùenei è un momento catartico: finalmente si può chiedere tutto quel che ci si sarebbe sognati di chiedere. Solo che, obiettivamente, che vuoi chiedere a due conduttori televisivi? Di cui non hai ancora visto quel che faranno, ma di cui sai già che ricostruiranno i siparietti di Che tempo che fa? Come fai, insomma, tu, giornalista, a fare davvero una domanda intelligente?

Per carità, di domande intelligenti ce ne sono.

Quella sul wi-fi, per esempio: la rete che non funziona all’Ariston (a meno che non la paghi), quella che singhiozza al Palafiori sono un capolavoro, nell’Italia del 2013.

Solo che evidentemente non riguarda lo show, ma qualcosa d’altro. E allora cosa gli chiedi, ai due conduttori? Vorresti chiedere un sacco di cose, a dire il vero. Perché ci sono così tanti autori al Festival. Questa faccenda delle due canzoni non è che ha poco senso, alla fine della fiera? E altre cose del genere.

Che però, mi sa, non sono tanto intelligenti.

E allora la domanda è: mi si nota di più se faccio una domanda intelligente, o se taccio e critico quelle degli altri?

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