Home Reazione a catena - L'intesa vincente Gabriele Corsi: “Fuori da Reazione a catena, nella Rai del cambiamento l’unico cambiato sono stato io”

Gabriele Corsi: “Fuori da Reazione a catena, nella Rai del cambiamento l’unico cambiato sono stato io”

Il suo posto è stato preso quest’anno da Marco Liorni, ecco la reazione del conduttore

pubblicato 9 Luglio 2019 aggiornato 30 Agosto 2020 17:14

Intervistato dal settimanale Tv Sorrisi e Canzoni per lanciare il suo ritorno su Nove (dopo Ninja Warrior Italia) con Deal with it – Stai al gioco, un nuovo programma al via in autunno che promette di essere un mix tra Candid camera, Spie al ristorante e un quiz itinerante, Gabriele Corsi ha parlato anche di Reazione a Catena. Il componente del Trio Medusa, infatti, dopo solo una stagione al timone del game show estivo di Rai1, non è stato confermato, venendo sostituito da Marco Liorni (a sua volta rimpiazzato da Corsi lo scorso anno quando sembrava fosse sua la conduzione). Ecco la dichiarazione a riguardo, un po’ diplomatica, un po’ polemica:

Reazione a catena è stata un’esperienza straordinaria. La Rai di Napoli è una eccellenza in Europa, gli autori sono tra i migliori e sono stato molto fortunato. Certo, poi l’epilogo è stato… particolare. Io sono un artigiano, ho portato a casa il risultato, anche contro i Mondiali di calcio. Pensavo di avere detto la mia e di avere una possibilità. Invece nella Rai del cambiamento l’unico cambiato sono stato io, ma va bene lo stesso.

Gabriele Corsi: progetti futuri

Per Corsi quella appena conclusa è stata una stagione televisiva non fortunata, caratterizzata dalla chiusura per flop di B come sabato (Rai2) e dalla conduzione non particolarmente indimenticabile di Boss in incognito (Rai2). Non a caso, la sua parentesi in Rai si è chiusa nell’indifferenza generale. Per sua fortuna Discovery, che lo aveva lanciato in tv come conduttore singolo con Take me out (Real Time), gli ha riaperto le porte. E lui sembra esserne riconoscente:

Con loro ho un debito di affetto enorme, sono stati i primi a scommettere su di me per una conduzione singola e un po’ glielo dovevo, anche se ero stato contatto da altri dopo l’esperienza in Rai. Quando sono tornato mi sono sentito a casa, è una realtà che sento mia.

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