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Ballata per Genova, un ‘Pride’ della cultura della Lanterna a tre velocità

Una serata di spettacolo e solidarietà a 10 mesi dal crollo del Ponte Morandi.

pubblicato 14 Giugno 2019 aggiornato 9 Novembre 2020 14:51

  • 21.10

    Ancora un po’ di Techetechetè prima della Ballata per Genova.

  • 21.30

    Amteprima al via con Antonella Clerici e Amadeus: prove generali di Sanremo 2020?

  • 21.31

    Una clip ci porta tra le bellezze della città. I droni servono a questo…

  • 21.33

    Sbirciano il palco e la platea, ma piove. Peccato. Si elencano gli ospiti, incluso il ‘regalo’ di Pausini e Antonacci.

  • 21.34

    “Questa sera siamo tutti genovesi” chiosa Amadeus che evoca JFK a Berlino. Pubblicità e si inizia.

  • 21.38

    “Genova,mia città intera”: la serata si apre con Paolo e Luca che leggono “Litania” di Giorgio Caproni.

  • 21.40

    E subito attacca Cristiano De Andrè che canta Crêuza de mä, accompagnato da Luca e Paolo.

  • 21.43

    Un diluvio, praticamente. “Una ramata d’acqua” dicono Luca e Paolo che accolgono Amadeus e gli presentano il pubblico di Genova, preparato ed esigente.

  • 21.45

    Un’introduzione alla cultura genovese, sotto l’acqua.

  • 21.47

    Amadeus inizia con un applauso per le 43 vittime e i quasi 600 sfollati per il Crollo del Ponte Morandi. L’obiettivo è fare un Parco del Mare: il numero per donare è 45585.

  • 21.48

    I genovesi sono ‘gente di mare’ e quindi ecco Raf e Tozzi.

  • 21.52

    “Speriamo nella nuvola di Fantozzi, che poi se ne va…”. E mica tanto. Quella nuvola segue…

  • 21.54

    Due chiacchiere con Raf e Tozzi, che poi regalano un medley.

  • 21.58

    Su Gloria sembra che la pioggia conceda una tregua… Si salutano i due dando appuntamento all’Arena di Verona il 25 settembre.

  • 22.01

    “L’Italia deve molto a Genova: Colombo, Mazzini, Villaggio, Montale, Gassman, Paganini e anche Mameli, Tenco… Siamo felici di essere qui e chiamo la signora della Tv, Antonella Clerici”.

  • 22.03

    “La prima volta insieme” per Amadeus e Clerici (56 anni entrambi, complimenti), che racconta la sua relazione con Genova. E la conduzione passa ad Antonella.

  • 22.05

    Tante parole e non solo perché c’è bisogno di tempo… Ma ecco Gino Paoli e Danilo Rea. Si parte con Il Cielo in una Stanza e tutto il pubblico canta. E su Sapore di Sale il pubblico canta quasi più alto di Paoli.

  • 22.09

    Una serata per gusti e palati più raffinati: non siamo nel rondò furioso di un Music Awards, ma neanche nel clima narrativo da Telethon. Non è tanto uno show tv, quanto la ripresa di un evento live a Genova, che è diverso.

  • 22.12

    60 anni di carriera, un disco e un tour – a Genova a luglio ai Parchi di Nervi – per Paoli. “La vita è l’arte dell’incontro diceva Vinícius de Moraes… siamo fatti per andare avanti”.

  • 22.17

    Ci si saluta con Vedrai Vedrai, di Luigi Tenco. Che gran pezzo.

  • 22.20

    Amadeus ci porta nel1898, 8 maggio: il primo campionato di calcio durò una sola giornata vide una squadra genovese, il Genoa, che vinse.

  • 22.21

    Il palco unisce i colori del Genoa e della Sampdoria: e arriva Roberto Pruzzo, bandiera del Genoa.

  • 22.23

    Più applausi per il Genoa che per la Sampdoria in piazza: e Amadeus richiama la Clerici che accompagna Roberto Mancini, ora CT della Nazionale. “Come sapete, non posso vivere senza calcio…”: adoro Antonellina.

  • 22.28

    Pubblicità. La serata non decolla mai: diciamo che a regalare qualche guizzo e un po’ di emozione in più è la Clerici, prima con quello squarcio aperto nei ricordi di un Paoli sempre piuttosto ritroso e poi con questo amarcord calcistico. Ma forse ricordare un po’ più il numero non farebbe male.

  • 22.34

    A Genova ha smesso di piovere. Ed è già una buona notizia. Ma tocca ad Amadeus annunciare l’arrivo di Lorella Cuccarini, a breve nel daytime di Rai 1.

  • 22.35

    E’ Lorella a spiegare il progetto del Parco del Mare per il quale si raccolgono fondi: un luogo per famiglie e bimbi, con giochi dedicati al mare.

  • 22.37

    Da Roma Laura Pausini e Biagio Antonacci in E ritorno da teA occhio direi contributo registrato, va… (Dio santo, la regia/montaggio della clip…). Si continua con Iris.

  • 22.42

    “Siamo tutti genovesi”, anche Laura e Biagio.

  • 22.43

    Posso dire che con la Cuccarini è cambiato il ritmo? Ed è iniziato il charity show? Videomessaggio di Renzo Piano: si inizia a parlare di Ponte, di tragedia e di riscotruzione.

  • 22.44

    Ecco il ponte immaginato da PIano, “lineare ed elegante come Genova” con l’area verde sotto per la quale il Comune sta raccogliendo progetti.

  • 22.45

    Tutti e tre sul palco: il charity è iniziato di fatto un’ora dopo l’inizio, con il suo racconto del progetto, con la ripetizione del numero, con le testimonianze, con le clip esterne.

  • 22.46

    E non poteva mancare Non mollare mai, di Gigi D’Alessio, che a orecchio non viene proprio accolto benissimo dalla piazza. Intanto è vestito da pioggia… La cosa ammirevole è che è live, rigorosamente live. Mi sembra teso…

  • 22.50

    Generosità inizia ad essere la parola d’ordine, per le donazioni e per presentare gli ospiti, come D’Alessio che, come dice la Clerici, “non si tira mai indietro”.

  • 22.51

    D’Alessio canta De Andrè con Don Raffae’. “Ero molto emozionato… non ho dormito una settimana. Prima ho detto che la volevo fare solo col pianoforte, poi mi sono trovato pentito” dice Gigi. Beh, sulla pronuncia nessuno di certo potrà dire nulla. L’omaggio ci stava. Pubblicità.

  • 23.01

    The Kolors ed Elodie con Pensare Male. E Amadeus ricorda l’uscita del nuovo singolo di Elodie.

  • 23.08

    Arriva il trio dei fondatori di band: sul palco Piero Cassano (Matia Bazar), Vittorio De Scalzi (New Trolls) e Franco Gatti (Ricchi e Poveri). Medley, breve: partono con La prima cosa bella (Ricchi e Poveri), quindi Solo Tu (Matia Bazar, ma meno male che interviene De Scalzi) e Aldebaran (New Trolls). Il momento a tre è vocalmente complicato. Diciamo che c’è chi ha fatto davvero un grande sforzo, e un regalo, per non mancare a questa serata.

  • 23.10

    Amadeus sta virando verso l’incarnato ‘conti’. Ma urla e si agita forse ancora un po’ troppo, live, per Sanremo…

  • 23.12

    Secondo giro con Che Sarà, Stasera che sera e Quella carezza della sera.

  • 23.18

    Ringraziamento a MSC Foundation, partner; ma Franco Gatti è scatenato: “Mica date i soldi per rimbiancare casa mia”. E parte Una miniera dei New Trolls che compie 50 anni.

  • 23.22

    E per un capolavoro come Vacanze Romane arriva Arisa, anche lei da Genova con furore.

  • 23.25

    Si continua, ma penso si chiuda, con Sarà perché ti amo.

  • 23.27

    Tornano Luca e Paolo: la gag è quella di Bin Laden col traduttore. La traduzione resta un cavallo di battaglia del duo (sempre bravo Paolo). Bin Laden racconta di non aver fatto un’altra guerra per chiedere il Reddito di Cittadinanza… si va poi di doppi sensi tra il genovese e la traduzione (immagino che ‘mussa’ non sia proprio il museo, ecco).

  • 23.30

    Luca e Paolo cantano O Frigideiro di Bruno Lauzi. Vanno abbastanza di repertorio…

  • 23.32

    Amadeus: “Lo sapete che anche a me piacciono tanto i musei?”. Saranno contenti a casa… Ma cambia subito registro per ricordare l’emigrazione genovese in Argentina: dice che sono stati i genovesi a inventare il tango. E arriva il maestro Miguel Angel Zotto che balla Italiani d’argentina con Lorella Cuccarini.

  • 23.36

    Sarà per il pavimento scivoloso o per le poche prove, ma sono piccole e meschine soddisfazioni quella di vedere che se non lo studi, il tango non viene come dovrebbe. Insomma non si improvvisa, ecco.

  • 23.39

    E niente, la Clerici ha proprio una marcia in più. E non solo perché invita di nuovo la Cuccarini al centro palco per lodi e un abbraccio prima dell’uscita di scena.

  • 23.40

    Omaggio a Bindi, marchiato per la sua omosessualità e colpevolmente dimenticato, come sottolinea la Clerici. Arisa canta Il mio concerto, ma sbaglia due volte l’intonazione dell’attacco: anche questa è diretta. E immagino che le prove non siano state tante.

  • 23.45

    Pubblicità. Ma ho sentito qualcuno fuori onda dire qualcosa o mi sbaglio? Qualcosa del tipo “… che palle ‘sto…”. Non era voce dei conduttori, forse da qualche panoramico piazzato tra palco e platea…

  • 23.50

    The Kolors cantano La mia banda suona il rock. Questi link sono la cosa migliore.

  • 23.53

    Direi che questo show si è ricordato di essere un charity un’ora dopo l’inizio e ha visto almeno due velocità diverse, se non tre, una per conduttore, con la Clerici a fare la differenza. E ha tutta la faccia di essere stato messo su di fretta, ma con tutte le migliori intenzioni. Il che però non ne ha fatto uno show tv (se non per la scenografia, poco sfruttata dalla regia però), quando una serata live a Genova per Genova ripresa dalla Rai (come detto anche prima).

  • 23.54

    Mi sa che siamo un po’ in ritardo: tocca a Irama con Arrogante. Cerca di lasciare il segno con un appello all’unità dell’Italia e con l’orgoglio di rappresentare la sua generazione.

  • 23.59

    Arisa presenta Tam Tam, la sua canzone dell’estate insomma. La prima canzone italiana estiva senza sonorità latine me la tatuo…

  • 00.03

    Arisa racconta di essere andata a visitare l’ospedale dove è nata, ha anche conosciuto il medico che l’ha fatta nascere: è venuta alla luce a Genova, ma non l’aveva mai visitata.

  • 00.04

    Chiusura con Amadeus, Antonella e Cristiano De André – di cui si ricorda il concerto-evento all’Arena di Verona con la PFM e anche l’opera rock che ha scritto su Storia di un impiegato. E si chiude con Il Pescatore. Cristiano che si perde gli attacchi anche no, però…

  • 00.10

    Gran finale con tutti i conduttori, il sindaco di Genova e il Governatore della Regione Liguria, cui non si lascia neanche una parola. L’ultima parola è del pubblico che urla, scandendo, “GE-NO-VA”. Più che una raccolta fondi è sembrato un Genova Pride.

Un primo commento a caldo, in attesa di una riflessione più articolata: più che una raccolta fondi è sembrato un Genova Pride incentrato sulla cultura – soprattutto musicale più spendibile televisivamente – della Superba. Un omaggio alla città dalla città, rappresentata dalla platea che ha pure  resistito alla pioggia e da alcuni suoi cittadini illustri che hanno offerto quel che avevano, dalle voci ai ricordi. A questo si sono aggiunti alcuni ospiti generosi, come D’Alessio e Arisa, e un grappolo di giovani artisti praticamente di passaggio, a eccezione dei The Kolors che si mettono variamente in gioco. Tutto serve a fare spettacolo e soprattutto a invitare il pubblico a casa a partecipare a un sogno, quello di un parco urbano, un Parco del Mare, che riqualifichi la zona del Ponte Morandi e diventi uno spazio per famiglie e bambini. Non il ponte, come fece capire il Ministro Toninelli, ma l’area circostante, oggi oggetto di demolizioni e domani spazio per ricostruzione urbana, sociale, emotiva.

Questa Ballata per Genova – nata da un’idea di Lucio Presta e prodotta da Arcobaleno Tre  – diventa un charity show, rendendo protagonista la sua missione, a quasi un’ora dal suo inizio, quando cioè appare Lorella Cuccarini, che imprime una svolta a un programma fino ad allora più simile a un live music show di classe (De André e Paoli all’inizio sono stati un imprinting notevole) che a un emotaiment capace di coinvolgere il grande pubblico a casa. Apprezzabile la scelta di non spingere sul pedale delle testimonianze e della tragedia, puntando piuttosto sull’intrattenimento, sulla positività, sull’incontro – come il trio di glorie musicali made in Genova -, sui cortocircuiti tra artisti (D’Alessio che canta De André, The Kolors e Fossati, Arisa & Bindi) senza retorica, senza sfruttare una ferita ancora aperta, ma guardando avanti e non indietro.

Inedita anche la conduzione a staffetta, che ha segnato un programma non solo ibrido per generi (serata-evento, charity, music show), ma anche per ritmo: mentre Amedeus porta avanti la scaletta tendendo sempre a urlare un po’ e a ‘agitarsi’, quasi a voler riempire il palco pensando quindi più alla piazza che alla tv, la Clerici cambia ritmo, calore e colore con una sola battuta  e imprime tempi e modi da sabato sera, con quella capacità naturale di bucare lo schermo e coinvolgere i telespettatori; diversa ancora l’impronta della Cuccarini, che prende per mano il charity e lo conduce verso il racconto ordinato di progetti, obiettivi, inviti. Tre modi diversi di guidare la serata, insomma.  Luca e Paolo hanno mantenuto il ruolo di incursori con interventi sempre legati alla città, dalla lettura di Litania a Creuza de Ma cantata con Cristiano De André, alla gag del ‘genovese’ Bin Laden rispolverata per l’occasione. L’effetto ‘Music Show’ – con un primo giro di raffinati ospiti musicali all’inizio e il veloce turn-over sul finale di artisti giovani ed eterogenei che salgono sul palco spesso ‘fuori’ da quel filo narrativo che si è provato a costruire con altri – è marcato anche dal ‘momento promozione’ in cui si ricorda l’ultimo singolo o il prossimo live: magari è una forma di cortesia per chi ha abbracciato un progetto senza nulla a pretendere, e ci sta, ma a casa fa subito un po’ passerella.

Nonostante la cura nella definizione della staffetta dei conduttori e una certa attenzione a legare le varie parti dello spettacolo tra loro, Ballata per Genova ha tutta la faccia di essere stato messo su di fretta, anche se con tutte le migliori intenzioni. Forse non è bastato a farne uno show tv organico e avvolgente (la scelta di non raccontare il ‘brutto’ ma di guardare solo al bello ha il suo valor, e i suoi rischi) e neanche uno show ‘pienamente tv’ se non per il palco e la scenografia (a mio avviso sfruttati poco dalla regia) piuttosto una raffinata serata live a Genova, per Genova, con Genova protagonista, ripresa della Rai. L’importante è il risultato della raccolta fondi. L’importante è che la zona del ponte Morandi torni ad essere luogo di rinascita e non di distruzione.

 

Ballata per Genova, in diretta

Ballata per Genova, anticipazioni

Tanti nomi della tv e dello spettacolo, oltre i confini delle ‘scuderie’, per raccogliere fondi a sostegno di un progetto di riqualificazione dell’area del Ponte Morandi: è un omaggio alla città e un’occasione per dare il segno della ricostruzione, là dove per ora si procede solo a demolizioni, questa Ballata per Genova, in onda su Rai 1 in diretta dalle 21.25 in questo venerdì 14 giugno, a 10 mesi esatti dal crollo del Viadotto Polcevera che ha ucciso 43 persone e sdradicato migliaia di sfollati dalle loro vite.

Una serata dalla conduzione corale che vede impegnati Amadeus e Antonella Clerici con Luca e Paolo e Lorella Cuccarini per uno show che guarda a tutte le forme di spettacolo, dalla musica alla danza, tra leggerezza e riflessione.

Ballata per Genova, gli ospiti

Tra gli ospiti annunciati Gino Paoli con Danilo Rea, Cristiano De Andrè, Gigi D’Alessio, Raf e Umberto Tozzi, Arisa, The Kolors, Elodie, Irama; sul palco anche un trio inedito con i fondatori di grandi band italiane nate a Genova come Piero Cassano (Matia Bazar), Vittorio De Scalzi (New Trolls) e Franco Gatti (Ricchi e Poveri); in collegamento da Roma anche Laura Pausini e Biagio Antonacci.

Presenti anche Anna Mazzamauro, nel nome di Paolo Villaggio, l’allenatore della Nazionale Roberto Mancini e il bomber Roberto Pruzzo. Un parterre per Genova e anche molto di Genova, che porta in tv alcune delle anime di una città ricca di cultura, di arte e di

Per l’occasione è stata realizzata una struttura ad hoc a piazzale Kennedy, sul mare della Foce, per 12.000 posti a disposizione di cittadini e turisti, allestito con 11 telecamere full HD e le scenografie di Maria Chiara Castelli.

Ballata per Genova, la raccolta fondi

Nel corso della serata sarà attivata una raccolta fondi solidale, Anch’io per Genova, per finanziare un progetto di riqualificazione urbana della zona colpita dal crollo di Ponte Morandi e regalare alla città anche il “Parco del Mare”. Per aderire all’iniziativa, sostenuta da Responsabilità Sociale Rai, basta un sms o una chiamata da rete fissa al numero solidale 45585. Il valore della donazione sarà di 2 euro per ogni SMS e di 5 euro per ogni chiamata fatta da rete fissa

Ballata per Genova, come seguirla in tv, radio e streaming live

La serata va in onda in diretta su Rai 1 e Rai 1 HD (DTT, 501), oltre a essere disponibile in live streaming, e poi on demand, su RaiPlay, ed è trasmessa anche su Rai Radio1, arricchita dalle interviste agli artisti nel backstage con Marcella Sullo e Duccio Pasqua.