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Salvo Sottile a TvBlog: Il mio Prima dell’alba in prima serata sulla Rampa di lancio di Rai3

Alla vigilia della nuova serie di prima serata di Prima dell’alba, la chiacchierata su TvBlog con il conduttore Salvo Sottile

di Hit
pubblicato 13 Giugno 2019 aggiornato 21 Gennaio 2021 19:09

Rai3, una rete pimpante che non ammaina mai la bandiera, anche in estate. In questa ottica il buon Stefano Coletta ha piazzato nel prime time della sua rete sei nuovi appuntamenti con uno dei programmi più identificativi della linea editoriale che il capo del terzo ha voluto dare al suo canale.

Il riferimento è presto svelato ed ha il volto di uno dei giornalisti più credibili che militano attualmente nella televisione pubblica: Salvo Sottile. Sarà il suo “Prima dell’alba” ad occupare sei prime serate del lunedì di Rai3 a partire dal 17 giugno, con una nuova serie di questo programma che racconta le storie, spesso sorprendenti ma tutte molto interessanti, di chi vive e lavora durante le ore piccole.

Con Salvo TvBlog ha voluto scambiare quattro chiacchiere per parlare di questo nuovo debutto, ma arrivando a parlare ovviamente anche di molto altro.

Dunque Salvo, rieccoci con Prima dell’alba, stavolta declinato in prime time, raccontaci come sarà questo nuovo viaggio nelle storie della notte

Sarà un viaggio incredibile, un racconto per livelli fatto da un posto speciale La Rampa, un luogo abbandonato alla periferia di Roma che di giorno è vuoto e di notte si popolerà di storie, personaggi e commentatori che si alterneranno su storie notturne e notizie d’attualità. Tutto questo nel solco della precedente edizione di Prima dell’alba, improntata a dei punti cardine: nessun giudizio, curiosità e imprevedibilità.

Come cambierà questa serie rispetto all’appuntamento di seconda serata ?

Ci sarà la Rampa e insieme ci saranno tre inviati che gireranno per la notte italiana. Rispetto alla seconda serata dove ero io che andava a caccia di storie, questa volta saranno le storie a venire nella Rampa e io a scovarle nei posti più impensati

Ci anticipi una storiadi quelle che racconterai in questa nuova serie ?

Ci occuperemo del neofascismo e dell’ondata nera che sembra farsi largo in molte città italiane, realtà che prendono di mira anche giornalisti che cercano di fare il loro mestiere. Ci occuperemo di storie sulla legittima difesa, persone che hanno ucciso per colpa di un’arma o hanno perso qualcuno per caso o perché c’era una pistola di troppo nei paraggi. Ci interrogheremo sul bisogno di sicurezza degli italiani ma affronteremo anche tanti temi “notturni”, i segreti della mafia foggiana poco raccontata da tutti, il confine tra fede e religiosità’ con i battenti di Verbicaro che si fanno sanguinare le gambe per devozione alla Madonna e sentiremo che hanno da dire sul tema un agnostico e un teologo, Corrado Augias e Vito Mancuso. Andremo a Genova a capire cosa succede di notte sotto ciò che resta del Ponte. Parleremo di trasgressioni, insomma tanti argomenti, tanti ingredienti trattati col respiro della prima serata. Sono grato a Stefano Coletta e a Simona Ercolani che mi hanno permesso di sperimentare un linguaggio completamente nuovo

Parliamo anche di Mi manda Rai3, ci fai un bilancio della stagione appena terminata ?

Sono molto soddisfatto. un punto in più’ di share rispetto all’anno scorso e un programma moderno realizzato da una squadra di primissimo livello che e’ vero servizio pubblico. Cerchiamo di risolvere davvero i problemi dei cittadini e dare voce a chi non ce l’ha

Quale dei due programmi ti da più soddisfazioni ?

Entrambi, sono i due rovesci della medaglia

Torneranno queste due trasmissioni nella prossima stagione tv, da quando e in che modalità ?

Mi manda Raitre tornerà a settembre. Da ottobre (in attesa di capire come evolverà’ l’esperimento di prima serata) tornerà con 6 seconde serate ed alcune speciali, Prima dell’alba

C’è un progetto televisivo nuovo a cui stai lavorando o a cui ti piacerebbe lavorare ?

No lavoro fin troppo e ho poco tempo per riposare

Hai parlato recentemente di tuo padre, grande giornalista, perchè hai deciso di fare anche tu questo mestiere ?

Per capire cosa provava mio padre all’inizio, e poi perché’ facendolo mi sono fatto prendere dalla curiosità

Cosa ti piace e cosa non ti piace del mestiere di giornalista ?

Non mi piace la sciatteria. mi piace la possibilità di usare il mezzo televisivo per costruire invece che per distruggere

Come ti trovi nella Rai di oggi ?

Mi trovo bene, conosco l’amministratore delegato Fabrizio Salini per averci lavorato insieme e so che è una persona in gamba. Ho molta fiducia in lui e in Stefano Coletta, direttore colto e a cui piace la sperimentazione e sempre alla ricerca di nuovi fronti da raccontare

In tutto questo hai avuto il tempo anche di scrivere un libro “Notta fonda”, ce ne vuoi parlare ?

E’ un romanzo, una storia inventata nata dalle costole di Prima dell’alba. la differenza con la tv e’ che questa volta il protagonista sono io perché’ due ragazzi mi vengono a trovare a casa e da li’ comincia un’avventura che dura una notte. Si chiama Notte fonda ma l’ho scritto di pomeriggio, la mattina lavoro, la notte pure, il pomeriggio era l’unico momento a disposizione