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La Gialappa’s band, Aldo Grasso e il diritto alla satira trash

Ammetto che me l’ero persa quest’ultima “sciabolata” di Aldo Grasso, l’editorialista televisivo del Corriere della Sera. Letta oggi, su Tvblog, la segnalazione necessaria di Malaparte relativa ai nuovi colpi geniali della Gialappa’s Band, immediatamente dopo mi è capitato sotto gli occhi il contributo di Grasso, di tutt’altro stampo e risalente all’edizione di ieri del quotidiano

pubblicato 5 Novembre 2009 aggiornato 5 Settembre 2020 21:33


Ammetto che me l’ero persa quest’ultima “sciabolata” di Aldo Grasso, l’editorialista televisivo del Corriere della Sera. Letta oggi, su Tvblog, la segnalazione necessaria di Malaparte relativa ai nuovi colpi geniali della Gialappa’s Band, immediatamente dopo mi è capitato sotto gli occhi il contributo di Grasso, di tutt’altro stampo e risalente all’edizione di ieri del quotidiano di Via Solferino. Può valere la pena, forse, al fine consueto di sviluppare una riflessiva discussione, parlarne. Dice Malaparte che i “Gialappi” sono “tre geni” e personalmente sono d’accordo: sempre uguali a se stessi ma dignitosamente geniali e onesti col pubblico. Sostiene Grasso invece:

“Ero sicuro che i bravi Gialappi la smettessero con Mai dire Grande Fratello. Per mettere fine a quella sciocchezza estrema conosciuta con il nome di «tv intelligente»: prendo in giro il GF per far veder che sono più intelligente. Non è vero niente. Le prime vittime del GF sono proprio quelli che si sentono superiori agli inquilini della casa. Anzi, come si diceva un tempo, fanno il loro gioco. Ancora una volta mi sono sbagliato: finita la maratona del GF è subito andata in onda la sua appendice «intelligente»”.


Il giornalista sembra parlare anche di noi, o almeno di quelli che, come il sottoscritto, hanno scelto di “parlare male” del Grande Fratello nonostante la collaborazione a una testata che si occupa quotidianamente di televisione, qual è TvBlog: “Le prime vittime del GF sono proprio quelli che si sentono superiori agli inquilini della casa”. Verrebbe da chiedersi, allora, per non rischiare di cadere in questo tranello suggerito da Grasso, come dovrebbe fare il povero critico a esercitare il proprio diritto, appunto, alla critica senza per questo essere tacciato di sentirsi “superiore” o chissà che altro: esiste ancora il diritto alla critica scevro da strumentalizzazioni? Del tipo: mi piace, ne scrivo bene/non mi piace, ne scrivo male. Sembra di no, il che è furstrante a dirla tutta. D’altra parte la satira dovrebbe essere satira, anche quando prende di mira il trash: altrimenti si fa tutto questo grande urlare al diritto alla satira quando tratta i grandi temi della politica e del sociale e poi si fa tacita “censura” appena si scende di livello. Prosegue Grasso:

Mai dire Grande Fratello - I provini degli esclusi
Mai dire Grande Fratello - I provini degli esclusi
Mai dire Grande Fratello - I provini degli esclusi
Mai dire Grande Fratello - I provini degli esclusi

“Non so se i Gialappi siano ancora un gruppo. Ho qualche dubbio, viste le partecipazioni di Santin a programmi peggiori del GF. Forse Mediaset non li ama più, forse si è spenta la fiammella dell’inventiva, forse ci sono cose che noi umani non comprendiamo: ma perché continuare a fare gli impiegati della tv intelligente? Con il trash bisogna sporcarsi le mani, altrimenti è meglio lasciar perdere”.

Che significa quest’ultima affermazione? “Con il trash bisogna sporcarsi le mani, altrimenti è meglio lasciar perdere”. Non è forse proprio questo che fanno i Gialappi? Prendono quanto di trash offre il Grande Fratello e lo ritorcono contro il medesimo prodotto, accentuando il potenziale comico che certe situazioni producono già autonomamente. Si sporcano le mani, in altre parole. A me non sembra che la Gialappa’s salga su un piedistallo quando tratta la materia del GF: lo dimostra il fatto che sono loro stessi i primi a fare largo uso degli ex Gieffini nelle loro trasmissioni. Investono tempo e risorse facendo studiare ai loro comici imitazioni e parodie dei concorrenti più caratteristici. Eccetera: questo è sporcarsi le mani. Senza contare che Mai Dire Grande Fratello una grande lezione ce l’ha impartita davvero: visti i provini di chi non ce l’ha fatta, uno finisce pure col rivalutare quelli che stanno dentro la Casa.

Mai dire Grande Fratello - I provini degli esclusi

Mai dire Grande Fratello – I provini degli esclusi
Mai dire Grande Fratello - I provini degli esclusi
Mai dire Grande Fratello - I provini degli esclusi
Mai dire Grande Fratello - I provini degli esclusi
Mai dire Grande Fratello - I provini degli esclusi
Mai dire Grande Fratello - I provini degli esclusi
Mai dire Grande Fratello - I provini degli esclusi
Mai dire Grande Fratello - I provini degli esclusi
Mai dire Grande Fratello - I provini degli esclusi
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